Asili nido, si riparte: nuovo Bando da 800 milioni di euro
Il MIUR lancia il secondo Avviso pubblico PNRR per gli asili nido, con 800 milioni di finanziamenti per i comuni che possono procedere con le richieste propedeutiche alla costruzione di nuovi complessi o alla riconversione di edifici pubblici non destinati ad asili nido. Tutte le informazioni su requisiti, comuni beneficiari, interventi ammessi, risorse comune per comune, scadenza per la presentazione delle domande
Il finanziamento è rivolto ai comuni, ma interessa anche le imprese edili e i professionisti tecnici che, a cascata, saranno chiamati in causa per effettuare i lavori: tutto deriva dal nuovo Bando PNRR da 800 milioni di euro del MIUR, relativo a interventi di nuova costruzione di nuovi asili nido o riconversione di edifici pubblici non già destinati ad asili nido, al fine di raggiungere il target fissato dalla Commissione Europea.
Asili nido: a chi è rivolto l'Avviso
Il decreto 51/2025 del 17 marzo del MIUR, che approva il Bando dedicato (entrambi sono scaricabili in allegato), si riferisce alla presentazione, da parte dei comuni (Allegato 2) e delle 14 città metropolitane (Allegato 1), di manifestazioni di interesse finalizzata alla costruzione di nuovi asili nido e alla riconversione di edifici pubblici non già destinati a questo servizio.
Sono quindi ammessi a presentare la manifestazione di interesse tutti i comuni inseriti negli allegati 1 e 2 al decreto del Ministro dell’istruzione e del merito 17 marzo 2025, n. 51, che sono stati individuati e ordinati sulla base dei seguenti criteri:
- a) popolazione residente e popolazione nella fascia di età 0-2 anni di almeno 45 bambini, secondo gli ultimi dati ISTAT disponibili al 1° gennaio 2024;
- b) copertura del servizio nella fascia di età 0-2 anni inferiore al 33%, secondo il dato ISTAT 2022 e tenuto conto anche dei nuovi posti già autorizzati e in fase di realizzazione nell’ambito della Missione 4 – Componente 1 – Investimento 1.1 del PNRR.
Accesso ai fondi: le priorità
L'accesso ai fondi sarà regolato da criteri oggettivi privilegiando i Comuni con una copertura del servizio nella fascia 0-2 anni inferiore al 33% e assicurando almeno la percentuale minima di riserva per i comuni del Mezzogiorno.
Gli interventi ammissibili
Sono considerati idonei alla procedura di manifestazione di interesse esclusivamente gli interventi che riguardano:
- costruzione di nuovi edifici destinati ad asili nido;
- ampliamento di edifici esistenti, purché l’ampliamento sia funzionalmente autonomo e strutturalmente indipendente;
- riconversione di edifici pubblici attualmente non utilizzati come asili nido, al fine di destinarli a questa funzione.
NB - Tutti gli interventi devono necessariamente portare alla creazione di nuovi posti per bambini nella fascia di età 0-2 anni.
Non sono ammessi lavori di messa in sicurezza o riqualificazione di edifici già adibiti ad asilo nido. I posti per gli asili nido devono essere aggiuntivi, non rientranti in quelli già esistenti.
Requisiti tecnici e caratteristiche strutturali degli edifici
I progetti devono rispettare tutte le normative tecniche di riferimento per il settore edilizio e scolastico.
Nello specifico:
- gli spazi destinati agli asili nido devono essere preferibilmente collocati al piano terra;
- piani seminterrati o interrati possono essere utilizzati solo per funzioni di servizio, come depositi, magazzini, bagni e spogliatoi per il personale;
- deve essere garantita la piena accessibilità per le persone con disabilità in tutti gli edifici coinvolti.
Il cronoprogramma
Se selezionati per il finanziamento, gli enti locali devono rispettare il cronoprogramma procedurale stabilito.
Nello specifico:
- per gli interventi che saranno ammessi al finanziamento i comuni dovranno garantire l'aggiudicazione dei lavori entro il 31 agosto 2025, nel rispetto degli obiettivi previsti dal PNRR;
- i lavori devono essere completati e collaudati entro il 30 giugno 2026, in conformità con gli obiettivi del PNRR;
- gli edifici oggetto degli interventi devono mantenere la destinazione d’uso educativa per almeno 5 anni dopo la liquidazione finale dei fondi concessi.
Spese ammissibili
In caso di ammissione a finanziamento sulla base e nei limiti delle risorse che si renderanno disponibili, sono ammissibili le seguenti spese:
- a) lavori;
- b) incentivi per funzioni tecniche, ai sensi dell’art. 113, comma 3, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
- c) spese tecniche per incarichi esterni;
- d) imprevisti;
- e) pubblicità;
- f) altre voci di costo previste nei quadri economici di lavori pubblici.
Domanda entro il 3 aprile 2025
Gli enti locali interessati, tramite il legale rappresentante o loro delegato, devono far pervenire la propria manifestazione di interesse entro le ore 18.00 del 3 aprile 2025, esclusivamente attraverso il sistema informativo predisposto, accedendo al seguente link del portale del Ministero dell’istruzione e del merito dedicato al Piano nazionale di ripresa e resilienza
https://pnrr.istruzione.it.

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