Arriva il timbro "Ingegnera": l'ok dell'Ordine degli ingegneri per l'uso della firma al femminile
Per la prima volta in cento anni della storia degli Ordini è stato confermata la possibilità dell'uso del timbro professionale al femminile. Ad approvarlo è stato l'Ordine degli ingegneri di Bologna. Un commento anche del presidente Andrea Gnudi.
Ingegnera, non solo ingegnere: l'ok dell'Ordine di Bologna
Per primo ad approvare il timbro al femminile è l'Ordine degli ingegneri di Bologna, confermato poi dal CNI (Consiglio Nazionale Ingegneri). Da ora in poi verrà attribuito anche il valore giuridico di termini come "ingegnera" e "architetta", per cui chi vorrà declinare i titolo di professione al femminile potrà farlo.
Vittoria storica per chi ha portato avanti questa "mission", la professionista, classe 93, Sofia Fantini. Dopo aver inviato la prima richiesta nel 2020, è stata supportata dall’associazione RebelArchitette per un nuovo sollecito in via ufficiale nel 2021; a distanza di due anni arriva la conferma di approvazione da parte del Consiglio di Bologna.
Sinergia tra professioniste/i per il rispetto della diversità e della parità di genere
Il riconoscimento di questo strumento nasce dalla sinergia di professioniste e professionisti che credono fortemente nel rispetto della diversità e nella parità di genere nella professione che non si risolve solo con questa azione, ma può essere uno dei tanti tasselli attraverso i quali ottenerla.
La presidente di RebelArchitette Francesca Perani ha commentato: "Questo ottenimento è frutto di un'alleanza interdisciplinare di più professioniste e professionisti con età ed esperienze tra loro molto diverse ma con la stessa volontà di ottenere un diritto negato. Linguiste, ingegneri, ingegnere e architette che nel corso degli anni si sono sostenute a vicenda in un percorso lungo e fortemente dibattuto. Sofia Fantini e Giulio Piancastelli per l’Ordine di Bologna, Roberta Manca per l'Ordine di Rieti, sono state/i affiancate/i dalla nostra associazione e sostenute/i da Cecilia Robustelli accademica come consulente linguistica dell’associazione. Una campagna di diffusione dei timbri di genere che l'architetta Cinzia Bigoni ha coordinato in questi anni attraverso relazioni continue con richiedenti e ordini."
La possibilità di richiedere il timbro al femminile resta una libera scelta delle singole iscritte e aggiunge un tassello al ben più lungo percorso di superamento delle discriminazioni di genere in ambito professionale. La formalizzazione del titolo “Ingegnera”, con cui già molte professioniste si definiscono, persegue l’obiettivo di rendere visibili le donne nelle professioni un tempo appannaggio dei soli uomini; aderisce inoltre alla forma corretta prevista dalla lingua italiana come confermato recentemente anche dalla nuova edizione dell'Enciclopedia Treccani.
Dal 2022 infatti, l'Enciclopedia riporta la declinazione femminile per le professioni aderendo alle politiche di pari opportunità attraverso l'adozione del linguaggio di genere secondo le pratiche introdotte nel 1986 da Alma Sabatini e sostenute dalla linguista Cecilia Robustelli, accademica e consulente linguistica dell’associazione nelle attività di adozione del timbro al femminile.
“L’augurio è quello che altri ordini si adeguino all’iniziativa, non solo quelli appartenenti al mondo dell’ingegneria e dell’architettura ma tutti quelli che ancora oggi non prevedono la declinazione al femminile, così da facilitare le nuove generazioni di professioniste.” afferma Francesca Perani, presidente di RebelArchitette.
Conclude Sofia Fantini: “Sono molto contenta che l’esigenza da me sentita di veder riconosciuto dall’Ordine il titolo in cui mi riconosco possa ora essere un’opportunità per le iscritte che condividono lo stesso bisogno su tutto il territorio nazionale”.
Ordine Ingegneri di Bologna: il presidente Andrea Gnudi interviene sul timbro al femminile "ingegnera"
In merito alla vicenda di cui stanno occupandosi diverse testate giornalistiche, relativa al timbro con la definizione di ingegnere al femminile (ingegnera) richiesto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bologna e avallato anche dal CNI, lo stesso Ordine professionale ritiene utile e doveroso un chiarimento a beneficio di tutti gli iscritti e non solo.
Queste le dichiarazioni:
“la decisione di trattare la tematica sul rilascio del timbro con la denominazione ingegnera è stata sollecitata e richiesta da una nostra iscritta. Successivamente è stato sentito il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) che non ha ravvisato alcuna contraddizione, criticità o altre problematiche al riguardo. Pertanto in un’ ottica di innovazione e apertura verso la parità di genere anche linguistica, il timbro con la dicitura al femminile è stato autorizzato e concesso.
É importante sottolineare che la scelta e l’uso della definizione di ingegnera è opzionale ed è una libera scelta di ogni iscritta all’Ordine. L’emissione dei timbri conterrà la declinazione liberamente richiesta dalle iscritte”.
Il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Bologna, ing. Andrea Gnudi, sottolinea inoltre che a prescindere dalla scelta di ogni singola iscritta rispetto alla propria definizione, da tempo si è intrapreso un ampio e impegnativo percorso verso le pari opportunità, attraverso la promozione e l’organizzazione di iniziative che vedono le professioniste in prima linea insieme ai professionisti, per una cultura contro ogni discriminazione a tutela dell’uguaglianza di genere.
Chi sono RebelArchitette
L’associazione RebelArchitette dal 2017 infatti si occupa di iniziative di visibilità e sensibilizzazione sul tema della parità di genere nella professione. Tra le iniziative proposte l’introduzione del timbro “ARCHITETTA” presso tutti gli Ordini degli Architetti d’Italia (il primo adottato a Bergamo nel 2017) raggiungendo ad oggi il 72% delle iscritte (42 ordini). Nel 2022, con il team coordinato dall’architetta Cinzia Bigoni, ha sostenuto ed ottenuto anche la richiesta dell’architetta Valentina Lucich per il rilascio del primo diploma di abilitazione professionale con il titolo declinato al femminile, presso l’Università di Bologna.
In questi anni di ricerca il team ha evidenziato 1000 esperte del mondo della progettazione a livello internazionale attraverso un libro ed una piattaforma in open source dedicata www.rebelarchitette.it e lanciato la campagna #timefor50 #tempodiparità finalizzato ad una presenza diversificata ed inclusiva di relatrici e relatori negli eventi pubblici di settore.
Per maggiori info è possibile visitare il sito dell'associazione.
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