Armature non assemblate per calcestruzzo armato, pubblicata la prima norma italiana

Perchè una norma sulle armature per calcestruzzo armato

Il settore delle costruzioni è un pilastro fondamentale dell'economia italiana, con un impatto significativo sul PIL (circa il 10%) e sull'occupazione (circa 1,5 milioni di persone, tra diretti e indiretti). All'interno di questo comparto, un ruolo cruciale è svolto dalla produzione di armature in acciaio per calcestruzzo armato, un materiale indispensabile per la realizzazione di edifici, infrastrutture e opere civili di ogni genere.

Le armature in acciaio, integrate con il calcestruzzo, conferiscono a quest'ultimo la resistenza necessaria per sopportare sia gli sforzi di compressione che di trazione, garantendo la stabilità e la durabilità delle strutture. Senza armature, il calcestruzzo sarebbe vulnerabile a fessurazioni e rotture, compromettendo la sicurezza e la longevità delle costruzioni.

Il mercato delle armature per calcestruzzo armato in Italia è un settore dinamico e in continua evoluzione, con un valore di diversi miliardi di euro e un elevato numero di imprese coinvolte.

Si stima che la quantità di barre, rotoli e reti elettrosaldate, disponibili in Italia, per utilizzo come armature strutturali nel calcestruzzo armato, sia pari a 1,8 milioni di tonnellate all’anno.

Di questa quantità l’80% circa viene lavorato presso Centri di Trasformazione acciaio da calcestruzzo armato con attestato di deposito secondo il paragrafo 11.3.1.7 del DM 17.01.2018, generando un volume d’affari, per tutti i Centri di Trasformazione acciaio da calcestruzzo armato in Italia, pari a circa 1,2 miliardi di €/anno.

Negli ultimi anni, il settore ha mostrato una certa crescita, trainata dalla ripresa del mercato immobiliare e dagli investimenti in infrastrutture. Tuttavia, il settore deve affrontare sfide importanti, come la necessità di innovare i processi produttivi, ridurre l'impatto ambientale, garantendo la conformità ai requisiti regolamentari, in primis quelli contenuti nelle Norme Tecniche per le Costruzioni (DM 17.01.2018).

In quest’ottica, sulla scorta delle esperienze maturate in altri paesi quali Regno Unito, Francia e Belgio, A.N.SAG., l’Associazione Nazionale Sagomatori acciaio per calcestruzzo armato, che rappresenta le Aziende che operano nel comparto della presagomatura dell'acciaio per calcestruzzo armato in veste di Centri di Trasformazione in possesso di Attestato di denuncia delle attività secondo il paragrafo 11.3.1.7 del DM 17.01.2018, ha promosso la stesura della prima norma nazionale sulla fabbricazione delle armature da calcestruzzo armato.

I contenuti della norma UNI 11967-1

La norma UNI 11967-1 “Prodotti in acciaio per calcestruzzo armato – Armature- Parte 1: Armature non assemblate” fornisce indicazioni univoche per la fabbricazione delle armature in acciaio per calcestruzzo armato, a prescindere dal luogo di produzione, che sia all’interno o all’esterno del cantiere (come nei Centri di Trasformazione o Centri di Prefabbricazione), al fine di avere pari gradi di sicurezza delle Opere in cui le armature saranno permanentemente posate.

La presente parte di norma si focalizza sulle armature non assemblate, lasciando a future parti di norma la trattazione dell’assemblaggio, al fine di fornire documenti dedicati alle specifiche attività da eseguire e/o verificare.

La norma definisce i requisiti che devono possedere le armature non assemblate utilizzate come rinforzo strutturale nel calcestruzzo armato.

Queste armature sono realizzate a partire da barre e rotoli di acciaio. È importante notare che la norma non si applica alla fabbricazione di reti e tralicci elettrosaldati, né all'acciaio per calcestruzzo armato precompresso.

La norma è stata scritta dal Gruppo di lavoro GL 07 “Armature per calcestruzzo armato” della Sotto Commissione SC 24 “Prodotti di acciaio per cemento armato e per cemento armato precompresso e relative prove” di UNSIDER.

UNSIDER è l’Ente Italiano Federato all’UNI incaricato di svolgere attività di normazione per il settore siderurgico (acciaio e ghisa) e il settore dedicato a materiali, equipaggiamenti e strutture in mare per le industrie del petrolio e del gas naturale, rappresenta l’Italia presso le organizzazioni di normazione europea (CEN) e mondiale (ISO). Al gruppo di lavoro hanno partecipato esperti provenienti dalla presagomatura dell’acciaio da calcestruzzo armato, organismi di certificazione, acciaierie, progettazione e università. Il coordinatore del gruppo di lavoro è stato Stefano Menapace, Direttore A.N.SAG.

La norma introduce e definisce una serie di termini tecnici per gli addetti ai lavori, agevolando un linguaggio comune utile, nonché indispensabile, per lo sviluppo di qualità del settore. Tali termini saranno oggetto di approfondimento in un capitolo successivo del presente articolo.

Di seguito si riporta l’indice completo della norma:

INTRODUZIONE
1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
3 TERMINI E DEFINIZIONI
4 SIMBOLI E DENOMINAZIONI
5 REQUISITI
5.1 Generalità
5.2 Materiale base, caratteristiche
5.3 Dimensioni e tolleranze delle armature
5.4 Processi di raddrizzatura
5.5 Processi di sagomatura
5.5.1 Generalità
5.5.2 Processi di taglio
5.5.3 Processi di piegatura
5.6 Conservazione dei materiali e prodotti
6 METODI DI VALUTAZIONE
6.1 Generalità
6.2 Verifica del materiale base
6.3 Controllo dei processi di raddrizzatura
6.4 Controllo dei processi di sagomatura (taglio e piegatura)
6.5 Prove e controlli sulle armature
7 IDENTIFICAZIONE E RINTRACCIABILITÀ
7.1 Identificazione del materiale base
7.2 Identificazione delle armature
7.3 Rintracciabilità delle armature
7.4 Documentazione di accompagnamento delle armature
BIBLIOGRAFIA

Di seguito si riporta una panoramica dei contenuti della norma UNI 11967-1.

...CONTINUA LA LETTURA DELL'ARTICOLO NEL PDF.