Sostenibile

E’ l’area editoriale di INGENIO collegata agli obiettivi dell’Agenda 2030 e al contrasto al cambiamento climatico.

Qui si trovano gli articoli sulle energie rinnovabili, sulla riduzione della CO2 e dei gas climalteranti, sui protocolli di certificazione energetico ambientale, sull’efficienza energetica, sulla progettazione sostenibile.

Sul Tema

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Da Bruxelles 1,2 mld alle rinnovabili innovative

Dalla vendita di 200 milioni di quote di emissione Da Bruxelles 1,2 mld alle rinnovabili innovative Share on print La Commissione assegna i nuovi finanziamenti per dare impulso a 23 progetti innovativi sulle green energy. Non previsto alcun finanziamento per progetti in tema di cattura e stoccaggio del carbonio (Rinnovabili.it) – “Quest’anno Natale è arrivato presto”. Con queste parole la Commissaria responsabile dell’Azione per il clima, Connie Hedegaard, ha annunciato l’assegnazione dei nuovi fondi del programma NER 300. Oltre 1,2 miliardi di euro provenienti dalla vendita di 200 milioni di quote di emissione dei nuovi entranti nell’ETS europeo e che serviranno a finanziare (al 50%) 23 progetti sulle energie rinnovabili. “Il programma NER300 – spiega Hedegaard - è sostanzialmente un meccanismo “Robin Hood” che costringe chi inquina a pagare per finanziare progetti di dimostrazione su vasta scala per nuove tecnologie a basse emissioni di carbonio. Le sovvenzioni per un importo di 1,2 miliardi di EUR (a carico degli inquinatori) stimoleranno l’erogazione di altri 2 miliardi di EUR provenienti da investimenti privati nei 23 progetti di dimostrazione delle tecnologie a basse emissioni di carbonio selezionati”. Le 23 proposte selezionate dal primo invito del programma produrranno secondo le stime di Bruxelles un aumento collettivo della produzione annua di energia rinnovabile in Europa di circa 10 TWh; un quantitativo equivalente al consumo annuo di carburante di oltre un milione di automobili a cui si aggiunge il dato occupazionale: alcune migliaia di posti di lavoro a tempo pieno durante la fase di avvio e altri mille per 15-20 anni per mantenere in funzione gli impianti. Dalla decisione odierna rimangono fuori soli i progetti in tema di cattura e stoccaggio del carbonio (carbon capture and storage – CCS) e l’esecutivo fa saper che i 275 milioni precedentemente destinati restano disponibili per finanziare la seconda fase di NER300. La Commissione intende, inoltre, procedere rapidamente al secondo invito a presentare proposte, che mobiliterà i fondi non spesi dal primo invito e gli introiti della vendita dei restanti 100 milioni di quote della riserva per i nuovi entranti.

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Da Bruxelles 1,2 mld alle rinnovabili innovative

Dalla vendita di 200 milioni di quote di emissione Da Bruxelles 1,2 mld alle rinnovabili innovative Share on print La Commissione assegna i nuovi finanziamenti per dare impulso a 23 progetti innovativi sulle green energy. Non previsto alcun finanziamento per progetti in tema di cattura e stoccaggio del carbonio (Rinnovabili.it) – “Quest’anno Natale è arrivato presto”. Con queste parole la Commissaria responsabile dell’Azione per il clima, Connie Hedegaard, ha annunciato l’assegnazione dei nuovi fondi del programma NER 300. Oltre 1,2 miliardi di euro provenienti dalla vendita di 200 milioni di quote di emissione dei nuovi entranti nell’ETS europeo e che serviranno a finanziare (al 50%) 23 progetti sulle energie rinnovabili. “Il programma NER300 – spiega Hedegaard - è sostanzialmente un meccanismo “Robin Hood” che costringe chi inquina a pagare per finanziare progetti di dimostrazione su vasta scala per nuove tecnologie a basse emissioni di carbonio. Le sovvenzioni per un importo di 1,2 miliardi di EUR (a carico degli inquinatori) stimoleranno l’erogazione di altri 2 miliardi di EUR provenienti da investimenti privati nei 23 progetti di dimostrazione delle tecnologie a basse emissioni di carbonio selezionati”. Le 23 proposte selezionate dal primo invito del programma produrranno secondo le stime di Bruxelles un aumento collettivo della produzione annua di energia rinnovabile in Europa di circa 10 TWh; un quantitativo equivalente al consumo annuo di carburante di oltre un milione di automobili a cui si aggiunge il dato occupazionale: alcune migliaia di posti di lavoro a tempo pieno durante la fase di avvio e altri mille per 15-20 anni per mantenere in funzione gli impianti. Dalla decisione odierna rimangono fuori soli i progetti in tema di cattura e stoccaggio del carbonio (carbon capture and storage – CCS) e l’esecutivo fa saper che i 275 milioni precedentemente destinati restano disponibili per finanziare la seconda fase di NER300. La Commissione intende, inoltre, procedere rapidamente al secondo invito a presentare proposte, che mobiliterà i fondi non spesi dal primo invito e gli introiti della vendita dei restanti 100 milioni di quote della riserva per i nuovi entranti.

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ENEA E FONDAZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE PRESENTANO IL RAPPORTO SULLA GREEN ECONOMY

ENEA E FONDAZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE PRESENTANO IL RAPPORTO SULLA GREEN ECONOMY Un percorso di sviluppo sostenibile per uscire dalle crisi economica e climatica È stato presentato oggi all’ENEA il Rapporto “Green economy per uscire dalle due crisi”, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dall’ENEA a supporto degli Stati generali della Green economy, che si sono tenuti recentemente in occasione della Fiera Ecomondo di Rimini. Hanno partecipato alla presentazione, oltre ai curatori Edo Ronchi e Roberto Morabito e a tutti gli altri autori, il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini e il Commissario dell’ENEA Giovanni Lelli. La Green economy punta su produzioni di beni e di servizi a elevata qualità ecologica in grado di affrontare sia la crisi economico-finanziaria, sia quella climatica-ecologica, alimentando un nuovo sviluppo. La Green Economy promuove inoltre un’idea di benessere non legata alla crescita del consumismo, ma allo sviluppo di consumi più equi, sobri e consapevoli, e sollecita un uso efficiente dell’energia e delle risorse materiali, innovazioni di prodotto e di processo, nuove competenze e professionalità, con significative possibilità di aumento dell’occupazione. Anche il nostro Paese è ormai maturo per un mercato ecosostenibile e ha bisogno di attivare un percorso di rinnovamento attuando sinergie tra il mondo industriale,quello della ricerca e dell’innovazione tecnologica. Per favorire lo sviluppo di una Green economy, occorre realizzare un quadro normativo stabile e coerente, all’interno del quale poter contare su competenze e professionalità, e la comunità scientifica, e l’ENEA in particolare, è pronta a supportare le esigenze che provengono dalle diverse realtà produttive mettendo a disposizione le necessarie competenze tecniche nel settore dell’energia, del trasferimento tecnologico e dell’ambiente. La qualità delle manifatture, il design, e le peculiarità territoriali che contraddistinguono il nostro Paese nel mondo, grazie a tutto il capitale di risorse naturali e culturali sono sinonimo di bellezza e di qualità, che ben si sposano con i valori della produzione “green”. Accanto ad un’industria manifatturiera di grandi tradizioni ed a produzioni agroalimentari di eccellenza, possiamo oggi vantare anche una crescita nel settore delle rinnovabili, dell’uso razionale dell’energia e del riciclo, grazie alla disponibilità di elevate capacità tecnologiche e professionali di alto livello. Siamo tuttavia un Paese che continua a pagare una bolletta energetica salata perché siamo costretti ad importare gran parte dell’energia consumata. Per queste ragioni diventa prioritaria una maggiore diffusione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza e del risparmio energetico. Allo stesso tempo, un forte sviluppo dell’industria del riciclo comporterebbe un grande vantaggio per la nostra industria manifatturiera che importa ingenti quantità di materie prime. La prima parte del Rapporto fornisce un contributo di analisi e di approfondimento della Green economy, sulla base delle elaborazioni dell’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente), dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), dell’Unione Europea e della Conferenza di Rio+20. Oltre all’analisi degli strumenti economici, viene posta una particolare attenzione al ruolo che riveste il patrimonio delle risorse culturali ed ambientali in Italia alla luce della Green economy. La seconda parte del Rapporto evidenzia sei settori strategici per lo sviluppo della green economy in Italia, che sono: l’ecoinnovazione; l’efficienza ed il risparmio energetico; le fonti energetiche rinnovabili; l’uso efficiente delle risorse, la prevenzione ed il riciclo dei rifiuti; le filiere agricole di qualità ecologica; la mobilità sostenibile. L’analisi di questi settori strategici, anche sulla base di confronti internazionali, evidenzia come una svolta economica in chiave green abbia rilevanti potenzialità di sviluppo proprio in Italia.

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Nasce FREE, Coordinamento Associazioni delle Fonti Rinnovabili e dell'Efficienza Energetica

Nasce FREE, Coordinamento Associazioni delle Fonti Rinnovabili e dell'Efficienza Energetica Hanno aderito oltre 20 Associazioni di settore. Scopo del neo coordinamento è lo sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica nel quadro di un modello economico ambientalmente sostenibile, della decarbonizzazione dell’economia e del taglio delle emissioni. La costituzione di una rappresentanza del settore più coesa consentirà un più proficuo confronto con tutte le Istituzioni del Paese. Le prime iniziative di FREE. 17 dicembre 2012 Share on facebook Share on google_plusone A -A +A | Commenti (0) | Newsletter Venerdì 13 dicembre 2012, alle ore 18, al termine dell’Assemblea fondativa, è nato il Coordinamento FREE (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica) che raccoglie in qualità di Soci ordinari più di venti Associazioni che rappresentano questo articolato settore, oltre a un ampio ventaglio di Enti e Associazioni che hanno chiesto di aderire come ‘sostenitori’ (senza ruoli decisionali). Il neo Coordinamento delle Associazioni e degli Enti attivi nel settore, come afferma il suo Statuto, avrà lo scopo di promuovere lo sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica nel quadro di un modello economico ambientalmente sostenibile, della decarbonizzazione dell’economia e del taglio delle emissioni climalteranti, avviando un’azione più coesa delle Associazioni e degli Enti che ne fanno parte anche nei confronti di tutte le Istituzioni. Il percorso per arrivare al Coordinamento FREE ha origine nel marzo scorso allorché ISES Italia e Kyoto Club si fecero promotori degli “Stati Generali delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica”, convocati per la prima volta a Roma il 2 aprile per affrontare, con i rappresentanti dei ministeri competenti, le questioni relative ai decreti sulle rinnovabili che stavano per essere emanati. All’iniziativa, e ora a FREE, hanno aderito le seguenti Associazioni del settore: AES - Azione Energia Solare AGESI - Associazione Imprese di Facility Management ed Energia AICARR - Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione AIEL - Associazione Italiana Energie Agroforestali ANEST - Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica ANEV - Associazione Nazionale Energia del Vento ANIE/GIFI - Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane ANIT - Associazione Nazionale per l’isolamento Termico e Acustico ANTER - Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili ASSIEME – Associazione Italiana Energia Mini Eolica ASSOLTERM - Associazione Italiana Solare Termico ATER - Associazione Tecnici Energie Rinnovabili CIB - Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione COGENA - Associazione Italiana per la promozione della Cogenerazione COMITATO IFI - Industrie Fotovoltaiche Italiane CONFAGRICOLTURA - AGROENERGIA CPEM - Consorzio dei produttori di energia da minieolico GBC ITALIA - Green Building Council Italia GIGA - Gruppo Informale per la Geotermia e l'Ambiente ITABIA - Associazione Italiana Biomasse KYOTO CLUB MSA - Movimento per lo Sviluppo energie Alternative Inoltre aderiranno come ‘sostenitori’ al Coordinamento anche: FIRE (Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia), Comitato Sì alle energie rinnovabili No al nucleare, Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, Dipartimento Energia dell'Università di Palermo, Greenpeace Italia, Legambiente, Symbola, WWF Italia. Possono chiedere di aderire a FREE in qualità di Soci tutte le Associazioni di cittadini e/o di imprese e gli Enti che, tra i loro scopi sociali, prevedono la promozione e lo sviluppo delle fonti rinnovabili e/o dell’efficienza energetica. Associazioni ed Enti che per motivi formali non possono diventare Soci possono comunque chiedere di partecipare a FREE come ‘sostenitori’. È stato nominato il primo Comitato di Gestione, in carica per tutto il 2013. Esso sarà costituito, in rappresentanza di tutti i settori di interesse del Coordinamento, così come previsto dallo Statuto stesso, da: Marino Berton Alessandro Caffarelli Livio De Santoli Marco Pezzaglia Gianni Silvestrini Simone Togni GB Zorzoli Tra le prime azioni previste da FREE per la fine di gennaio 2013 è in calendario un Convegno nazionale che farà il punto sulle criticità e le opportunità delle nuove normative sulle energie rinnovabili termiche e sull’efficienza energetica. Inoltre il neo coordinamento elaborerà un ‘position paper’ rivolto ai candidati alle prossime elezioni politiche e amministrative in cui si presenteranno precise richieste legate allo sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. La sede amministrativa del Coordinamento FREE sarà a Roma in Via Genova, 23 (c/o Kyoto Club). A breve verrà messo on line anche un sito internet di FREE che conterrà mission, iniziative e documenti del neo gruppo di Associazioni. (da comunicato stampa Coordinamento Fonti Rinnnovabili ed Efficienza Energetica)

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La massa termica: le sue potenzialità nel contenimento dei consumi energetici

Valutazione degli effetti di un involucro massivo nel contenimento dei consumi energetici in un edificio per uffici

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EPD: Dichiarazione ambientale di prodotto per i materiali da costruzione

La sostenibilità nel settore delle costruzioni è uno dei sei mercati di riferimento individuati quali strategici dalla Lead Market...

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Sostenibilità del calcestruzzo: questione di feeling

Nei prossimi decenni gli indirizzi cui l’industria europea sarà chiamata ad adeguarsi saranno funzionali ad una crescita economica...

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L'uso delle tecniche satellitari per il monitoraggio dei fenomeni franosi

L’interferometria differenziale consente di misurare le deformazioni della superficie terrestre, proiettate lungo la linea di vista del sensore (Line of Sight - LOS), calcolando la differenza di fase (interferogramma) tra due differenti immagini SAR relative all’area analizzata, acquisite in istanti di tempo (baseline temporale) e da posizioni orbitali (baseline spaziale) differenti

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Integrazione tra monitoraggio e modellazione delle grandi frane in roccia nell’ottica dell’allertamento rapido

Nella presente nota si intendono illustrare gli sviluppi di un progetto di ricerca che prevede l’integrazione tra tecniche di monitoraggio e modelli numerici avanzati per lo studio delle grandi frane in roccia ai fini di un allertamento rapido delle popolazioni e delle infrastrutture esposte al rischio. In particolare tra le tecniche di monitoraggio si prenderanno in esame l’interferometria radar da terra (GBInSAR), mentre a livello di modellazione numerica l’attenzione verrà rivolta al metodo ibrido elementi finiti/elementi distinti (FDEM).

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Discariche controllate e siti contaminati: aspetti critici e tecnologie

In questa breve nota vengono esaminati sinteticamente alcuni aspetti peculiari della progettazione delle discariche controllate e degli interventi sui siti contaminati. Per approfondimenti si rimanda al testo completo della Relazione Generale (Pasqualini et al., 2011).

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Rice unveils super-efficient solar-energy technology

Rice unveils super-efficient solar-energy technology Rice University scientists have unveiled a revolutionary new technology that uses nanoparticles to convert solar energy directly into steam. The new “solar steam” method from Rice’s Laboratory for Nanophotonics is so effective it can even produce steam from icy cold water. Details of the solar steam method were published online today in ACS Nano. The technology’s inventors said they expect it will first be used in sanitation and water-purification applications in the developing world. MEDIA CONTACTS: Jeff Falk 713-348-6775 jfalk@rice.edu Mike Williams 713-348-6728 mikewilliams@rice.edu

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Le microturbine a combustione esterna per lo sfruttamento della biomassa

Ormai da decenni, nell’ambito della generazione termoelettrica, la turbina a gas è oggetto di grande interesse per svariate ragioni quali: compattezza e semplicità della macchina, affidabilità, ridotti costi d’investimento, rapidità nella costruzione ed elevati rendimenti di conversione termica. Ciononostante, uno dei limiti più riconosciuti della tecnologia è certamente la necessità di usare combustibili puliti e pregiati, generalmente gas naturale. Le tecnologie che permettono ad oggi di utilizzare anche combustibili “sporchi” e poco pregiati per alimentare le turbine a gas sono infatti ancora in fase di sviluppo. Tra le numerose attività di ricerca, molte sono concentrate sull’uso della biomassa che, tra le fonti rinnovabili, ha certamente il pregio di essere una risorsa programmabile.

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AquaVisionFriend: la nanotecnologia che rivoluziona l’efficienza degli impianti fotovoltaici

Brevettato e sviluppato da Cieffe31, AquaVisionFriend è un composto a base di biossido di silicio, una nanotecnologia unica sul mercato,...

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CLINI: Assicurazione obbligatoria per le costruzioni nelle zone a rischio di inondazione

CLINI: Assicurazione obbligatoria per le costruzioni nelle zone a rischio di inondazione Al Cipe la PROPOSTA di strategia di difesa del territorio...

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Premio "Energia da vedere": Obiettivo efficienza energetica

Premio "Energia da vedere" Obiettivo efficienza energetica L'ENEA (Agenzia per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), in collaborazione con FIRE (Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia), ed ISONOVA (Istituto per la promozione dell'innovazione tecnologica), indice un premio per opere multimediali riservato a giovani -under 35- registi e a sviluppatori di applicazioni per telefonia cellulare dal titolo "ENERGIA DA VEDERE".

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L’Idroelettrico verso il 2015. Una scommessa per il futuro del territorio

Convegno: L’Idroelettrico verso il 2015. Una scommessa per il futuro del territorio

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Direttiva europea 2012/27/UE sull’Efficienza Energetica: dal 4 dicembre in vigore

Direttiva europea 2012/27/UE sull’Efficienza Energetica Dal 4 dicembre 2012 entra in vigore la Direttiva europea 2012/27/UE sull’Efficienza Energetica destinata a garantire il raggiungimento degli obiettivi di riduzione e risparmio del 20% entro il 2020, stabiliti dall’Unione. Approvata i primi di ottobre e pubblicata in Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea lo scorso 14 novembre, l’Energy Efficiency Directive modifica le precedenti direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE, abrogando le ormai obsolete direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE, e mette finalmente a disposizione degli Stati Membri un quadro comune per le misure di riferimento. A partire dal 30 aprile 2013, e con cadenza annuale, ciascuno Stato sarà chiamato a riferire sui progressi realizzati nel conseguimento degli obiettivi, mentre entro il 30 aprile del 2014, e successivamente ogni tre anni, sarà necessario fissare gli obiettivi nazionali indicativi dell’efficienza energetica, basati sul consumo e sul risparmio di energia primaria o finale. A questo punto spetterà alla Commissione valutare, entro il 30 giugno 2014, “i progressi compiuti (da ciascuno Stato Membro) e se l’Unione sia in grado di raggiungere un consumo energetico non superiore a 1 474 Mtoe di energia primaria e/o non superiore a 1 078 Mtoe di energia finale entro il 2020”. Tra i contenuti della Direttiva ricordiamo: Rinnovamento degli edifici pubblici La direttiva sull'efficienza energetica impone agli Stati membri di rinnovare annualmente il 3% degli edifici occupati o di proprietà di enti statali basandosi, quantomeno, sugli standard minimi esistenti. Questa norma si applica agli edifici con una superficie calpestabile di più di 500 m2 e, da luglio 2015, per quelli con più di 250 m2. Gli Stati membri potranno impiegare misure alternative per garantire risparmi equivalenti. Piani di risparmio per le imprese di pubblica utilità Le imprese energetiche di pubblica utilità, coperte dalla nuova legislazione, saranno tenute a rispettare, nel periodo 2014-2020, un obiettivo annuale di risparmio energetico equivalente almeno all'1,5% del totale dell'energia venduta ai consumatori finali, sulla base della media dei consumi dei 3 anni precedenti all'entrata in vigore della direttiva. La vendita di energia per i trasporti può essere esclusa dal calcolo, cosi com'è possibile l'impiego di misure di risparmio alternative, a parità di risultati. Audit energetici Tutte le grandi imprese saranno obbligate a sottoporsi, ogni 4 anni, ad audit energetici svolti in maniera indipendente da esperti accreditati. Gli audit dovranno cominciare al massimo 3 anni dopo l'entrata in vigore della normativa. Le piccole e medie imprese saranno comunque esentate da tale obbligo. Finanziamento degli impianti La direttiva introduce anche disposizioni speciali per la creazione di strumenti di finanziamento per le misure di efficienza energetica. Gli Stati membri dovranno facilitare la creazione di queste strutture o l'utilizzo di quelle esistenti.

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Ambiente: allarme da 6 associazioni, siamo in stato di emergenza

Ambiente: allarme da 6 associazioni, siamo in stato di emergenza 17:48 04 DIC 2012 (AGI) - Roma, 4 dic. - "Siamo in uno stato permanente di ordinaria emergenza che dura da 3 anni (nell'ottobre 2009 il disastro di Giampilieri e Scaletta Zanclea, nel novembre 2012 l'allagamento della Maremma) e devasta l'ambiente, la convivenza civile, l'economie locali e distrugge affetti e memoria delle persone e delle famiglie": partendo da queste considerazioni una coalizione delle sei principali associazioni ambientaliste (Club Alpino Italiano, Fai - Fondo Ambiente Italiano, Italia Nostra, Legambiente, Touring Club Italiano, Wwf) sottoscrive, alla vigilia della Giornata mondiale del Suolo del 5 dicembre, una Carta di intenti per "La messa in sicurezza ambientale dell'Italia" chiedendo a gran voce, tra l'altro, che venga istituito un tavolo di confronto permanente, presso la presidenza del Consiglio, tra le amministrazioni competenti, le organizzazioni della societa' civile e le associazioni scientifiche e professionali perche' siano garantiti fondi adeguati per le attivita' di prevenzione e di intervento sull'emergenza, il coinvolgimento delle popolazioni e il coordinamento degli interventi. Le sei maggiori associazioni ambientaliste hanno chiesto in questi giorni un incontro con il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, a seguito della lettera che il ministro ha inviato il 19 novembre scorso al Commissario europeo sul Clima Connie Hedegaard e al Commissario Europeo per l'Ambiente Janez Potocnik per chiedere di portare fuori del Patto di Stabilita' i 40 miliardi di euro che dovrebbero servire per attuare la "Strategia nazionale per l'adattamento ai cambiamenti climatici e la sicurezza del territorio", che dovrebbe essere approvata in Cipe entro il dicembre 2012. Nel chiedere questo primo incontro le associazioni ambientaliste rilevano che a fronte di un impegno di 2,6 miliardi di euro l'anno per traguardare in quindici anni i 40 miliardi di euro, previsti per finanziare la Strategia di largo respiro annunciata dal ministro Clini, nella Legge di Stabilita' 2013, non ci sono nemmeno i soldi sufficienti per gestire le emergenze: al Fondo per la Protezione Civile il prossimo anno vengono destinati 79 milioni di euro, con un taglio di 100 milioni di euro rispetto a quanto stanziato nel 2009 (anno di inizio della emergenza permanente). Una cifra che costituisce solo il 2,6% dei 2,6 miliardi di euro l'anno che si ritengono necessari per fare interventi urgenti preventivi di manutenzione del territorio e di adattamento ai fenomeni estremi, sempre piu' frequenti. Ma non si tratta solo di agire sull'emergenza o adattarsi alla nuova situazione, nella Carta di intenti le sei maggiori associazioni ambientaliste italiane chiedono che "la messa in sicurezza, sia considerata la vera, piu' grande opera pubblica a garanzia del futuro del Paese. La migliore risposta alla necessita' di un rilancio economico e occupazionale dell'Italia. Solo cosi' si avrebbe sicuramente un intervento diffuso sul territorio, ad alta intensita' occupazionale, oltre che ad elevata qualificazione professionale". Occorrono interventi che sappiano coniugare prevenzione, informazione e coordinamento, perche' il rischio idrogeologico riguarda l'82% (6.633) Comuni italiani, come documentato nell'indagine "Ecosistema rischio 2011" di Legambiente e della Protezione Civile, che raccoglie le risposte di 1.500 Comuni sulle attivita' di prevenzione: l'82% ha risposto di avere piani di emergenza, ma solo il 33% svolge attivita' di informazione e il 29% esercitazioni di protezione civile che coinvolgano la popolazione. Prevenzione significa anche porre un limite al consumo del suolo che, ai ritmi attuali, mangera' 75 ettari al giorno nei prossimi 20 anni, in una situazione peculiare del nostro Paese nel quale, come documentato nel dossier "Terra rubata" del Fai e Wwf, non si puo' tracciare un cerchio di 10 km senza intercettare un insediamento urbano. E "contrastare severamente ogni forma di abusivismo edilizio, viste le cifre impressionanti che emergono dai 3 condoni del 1984, 1994 e 2003 che hanno fatto emergere dal 1948 a oggi 4,6 milioni di abusi edilizi, 75.000 l'anno e 207 al giorno, e registrare la costruzione di ben 450.000 edifici abusivi, per un totale di 1.700.000 alloggi abusivi abitati da circa 6 milioni di abitanti". (AGI) .

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Direttiva europea 2012/27/UE sull’Efficienza Energetica

Dal 4 dicembre 2012 entra in vigore la Direttiva europea 2012/27/UE sull’Efficienza Energetica destinata a garantire il raggiungimento degli...

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Una nuova “città della posa” a Restructura 2012

Dal 29 novembre al 2 dicembre 2012 si svolgerà al Lingotto Fiere di Torino, la 25a edizione di RESTRUCTURA, Salone delle costruzioni e...

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PROTEC - Tecnologie e Servizi per la Protezione Civile e Ambientale

GL Events Italia organizza la seconda edizione di PROTEC - Tecnologie e Servizi per la Protezione Civile e Ambientale - un evento dedicato agli operatori del settore e ai volontari

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Decalogo ANIT

Per una società “sana” è fondamentale il rispetto e la tutela delle persone e dell’ambiente, per questo scopo...

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La Termografia come strumento per la sostenibilità del patrimonio edilizio

A.I.T.I. organizza il convegno "La Termografia come strumento per la sostenibilità del patrimonio edilizio e la salvaguardia del patrimonio storico- architettonico"

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Architettura

ARCò, Architettura e Cooperazione, finalisti italiani Global Holcim Awards al Politecnico di Milano

I finalisti italiani dei Global Holcim Awards presentano il loro progetto al Politecnico di Milano

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