Sostenibile

E’ l’area editoriale di INGENIO collegata agli obiettivi dell’Agenda 2030 e al contrasto al cambiamento climatico.

Qui si trovano gli articoli sulle energie rinnovabili, sulla riduzione della CO2 e dei gas climalteranti, sui protocolli di certificazione energetico ambientale, sull’efficienza energetica, sulla progettazione sostenibile.

Sul Tema

Pagina 180

Efficienza energetica immobili PA: al via la consultazione su linee guida Agenzia del DEMANIO e ENEA

Efficienza energetica degli immobili della P.A. Al via la consultazione pubblica sulle linee guida realizzate da Agenzia del Demanio e ENEA

Leggi

Gas effetto-serra: parere favorevole delle Regioni sul Decreto

E’ stato favorevole il parere delle Regioni sul Decreto che, attuando Direttive europee, perfeziona ed estende il sistema comunitario per lo...

Leggi

Natural Gas Generator Set Market to Reach Nearly $10 Billion by 2018

Natural Gas Generator Set Market to Reach Nearly $10 Billion by 2018

Leggi

Info Day Regione Liguria su Energia ed Ecoinnovazione

Unioncamere Liguria – Alps Liguria e Agenzia Regionale per l’Energia, con la collaborazione del Ministero dello Sviluppo Economico e di Regione Liguria, organizza a Genova il prossimo 26 febbraio un Info Day Energia

Leggi

Novel Designs Are Taking Wind Power to the Next Level

Novel Designs Are Taking Wind Power to the Next Level

Leggi

EFFICIENZA ENERGETICA - PUBBLICATO BANDO 2013 ENERGIA INTELLIGENTE, 65 MILIONI DI EURO DI INCENTIVI

EFFICIENZA ENERGETICA - PUBBLICATO IL BANDO 2013 ENERGIA INTELLIGENTE, 65 MILIONI DI EURO DI INCENTIVI

Leggi

Il Conto Energia Termico

Il tanto atteso Conto Energia Termico ha visto finalmente la luce: con l’approvazione del D.M. 28/12/12, atto dovuto in base al D.Lgs. 28/11, viene ad aprirsi finalmente una nuova pagina, ci auguriamo ricca di possibilità per quanti si occupano di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di piccoli interventi di efficienza energetica.

Leggi

ENERGIA - INCENTIVI AL FOTOVOLTAICO, PREMIALITÀ PER COMPONENTI MADE IN EUROPE

ENERGIA - INCENTIVI AL FOTOVOLTAICO, PREMIALITÀ PER COMPONENTI MADE IN EUROPE

Leggi

AMBIENTE - il 6 febbraio CONFRONTO PRESSO GSE SU ‘EFFICIENZA ENERGETICA E RINNOVABILI TERMICHE’

AMBIENTE - il 6 febbraio CONFRONTO PRESSO GSE SU ‘EFFICIENZA ENERGETICA E RINNOVABILI TERMICHE’

Leggi

Green economy, l’8 febbraio a Udine il ministro Clini presenta i bandi per l’occupazione giovanile

Green economy, l’8 febbraio a Udine il ministro Clini presenta i bandi per l’occupazione giovanile e il “carbon footprint”...

Leggi

ISPRA - Il consumo di suolo: lo stato, le cause e gli impatti

Il consumo di suolo: lo stato, le cause e gli impatti Roma, 5 febbraio, Via Eudossiana 18, Sala del Chiostro. Il tema del consumo del suolo dovuto...

Leggi

Perugia, inaugurato il centro di ricerca nazionale sulle biomasse universitario

Perugia, inaugurato il centro di ricerca nazionale sulle biomasse universitario Taglio del nastro alla presenza del ministro dell'Ambiente Corrado...

Leggi

Recupero di materie prime da rifiuti: l’ENEA capofila del progetto LILIEX

Recupero di materie prime da rifiuti: l’ENEA capofila del progetto LILIEX

Leggi

Total Capacity of U.S. Department of Defense Renewable Energy Installations Will Quadruple by 2025

Total Capacity of U.S. Department of Defense Renewable Energy Installations Will Quadruple by 2025

Leggi

Acqua pulita? Sì, con le nanotecnologie

L'Unità di Catania dell'Istituto di microelettronica e microsistemi (Imm) del Cnr coordina il progetto 'Water' (Winning applications of nanotechnology for resolutive hydropurification), finanziato dalla Commissione europea nell'ambito del VII Programma quadro con quattro milioni di euro. Il progetto risponde al crescente bisogno di individuare soluzioni innovative e a basso costo per garantire l'accesso all'acqua pulita, sfruttando le potenzialità delle nanotecnologie. Missione ultima, creare un centro di eccellenza europeo per la ricerca di base e applicata sul tema. "Tramite nanotecnologie si possono migliorare la qualità sia dell'acqua marina, attraverso la filtrazione delle acque reflue che si riversano in mare, sia di quella potabile, fornendo un importante contributo in una regione come la Sicilia che soffre di cronica scarsità d'acqua", afferma il coordinatore del progetto, Vittorio Privitera dell'Imm-Cnr. "Se sviluppate su larga scala industriale, poi, tali sistemi potranno sostenere sul lungo termine una fetta significativa dell'economia della Sicilia ionica". I materiali nanostrutturati, come ossidi metallici, nanotubi di carbonio e grafene, possono intervenire nella filtrazione dell'acqua in due modi: costituendo una membrana con aperture più piccole delle dimensioni di batteri e virus, e impedendone fisicamente il passaggio; oppure dando luogo a particolari processi chimico-fisici che inducono la morte dei batteri o provocano l'abbattimento di sostanze organiche e particelle tossiche. A testimoniare la qualità dell'area di ricerca catanese, 'Water', che avrà durata triennale, si è classificato nono su oltre 200 progetti sulle nanotecnologie, ed è stato l'unico, tra i primi 21 ammessi a finanziamento, ad avere un capofila italiano. "Come primo step abbiamo in programma l'acquisto di nuove attrezzature e l'assunzione di tre giovani ricercatori. Inoltre, sono state pianificate iniziative volte ad accrescere le professionalità locali, a rafforzare l'impatto economico e sociale del Cnr sul territorio e ad attuare un'azione di integrazione e visibilità a livello europeo del gruppo proponente. Il nostro obiettivo è attuare una forte sinergia tra strutture di ricerca, enti locali e tessuto economico produttivo", continua Privitera. Il progetto si avvale del supporto di partners scientifici quali le Università di Oslo (Centro per la scienza dei materiali e la nanotecnologia) e Sheffield (gruppo 'Pennine Water'), il Cnrs francese (Centro di elaborazione dei materiali e degli studi strutturali), il Csic spagnolo (Istituto Pireneo di ecologia), l'Istituto di ricerca per le tecnologie sull'acqua e le acque reflue di Berlino e l'Università di Catania. A questi si aggiungono come partners industriali Atlas Filtri e New Ecotecnica Sud, mentre il Comune di Aci Castello e l'area marina protetta delle Isole dei Ciclopi come partner locali. Fonte: Giuliana Impellizzeri, Imm-Cnr - Unità di Catania presso Dipartimento di fisica e astronomia dell'Università di Catania, tel. 095/3785509, email giuliana.impellizzeri@ct.infn.it Per saperne di più: - www.water.imm.cnr.it

Leggi

BORSA DI STUDIO ALL'ESTERO PER GREEN ECONOMY

BORSA DI STUDIO ALL'ESTERO PER GREEN ECONOMY

Leggi

Harsco Infrastructure Italia ottiene la Certificazione ambientale ISO 14001:2004

Harsco Infrastructure Italia è già certificata dal 2003 secondo la ISO 9001:2008, sistema di gestione per la qualità, che...

Leggi

Ecosistema rischio: i dati sul rischio industriale in uno studio della Prot. Civile e Legambiente

Ecosistema rischio: i dati sul rischio industriale Il dossier fotografa le attività dei comuni italiani in materia di rischio industriale Sono stati presentati oggi a Roma, nella sede di Legambiente, i risultati di Ecosistema Rischio Industrie: l’indagine realizzata da Legambiente in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile volta a rilevare le attività di monitoraggio, prevenzione e informazione messe in campo dalle amministrazioni comunali italiane in materia di rischio industriale. Alla presentazione del dossier hanno partecipato Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente, Franco Gabrielli, Capo Dipartimento della protezione civile e Simone Andreotti, responsabile Legambiente per il settore di protezione civile. L’indagine rientra nell’ambito del progetto di monitoraggio, prevenzione e informazione per la mitigazione dei rischi naturali e antropici “Ecosistema Rischio 2012” a cura del Dipartimento e di Legambiente. Il questionario è stato inviato a tutti i 739 comuni in cui sono presenti insediamenti che possono causare incidenti rilevanti – individuati in base all’inventario nazionale pubblicato sul sito minambiente.it – ed è stato compilato dal 29% del totale, per un totale di 210 amministrazioni comunali. I risultati dell’indagine Dagli elementi raccolti emerge che il 94% del campione ha recepito, come previsto dal decreto legislativo 334/99, la scheda informativa redatta dal gestore dell’impianto e ha dunque i dati necessari per valutare i possibili scenari di danno, attuare una pianificazione urbanistica del territorio e realizzare campagne di informazione. L’86% dei Comuni ha predisposto la planimetria del territorio e individuato le “aree di danno” sottoposte a conseguenze in caso di incidente industriale nel territorio comunale. Strutture vulnerabili o sensibili sono state individuate in “aree di danno” dal 49% dei Comuni intervistati. Dal dettaglio sulla tipologia di strutture vulnerabili/sensibili presenti in queste zone emerge che nel 18% dei casi si tratta di scuole, nel 13% di centri commerciali, nell’8% di strutture ricettive turistiche, nel 7% di luoghi di culto, nel 2% di ospedali. Il 64% dei comuni intervistati ha inoltre inviato alle prefetture tutte le informazioni sulle attività svolte e sulle modalità previste per l’allertamento della cittadinanza, per predisporre gli aggiornamenti ai Piani di emergenza esterna. Ai Comuni compete soprattutto la realizzazione di campagne informative per la cittadinanza sia sul rischio industriale in genere sia sui comportamenti da tenere per restare in sicurezza in caso di emergenza. A questo proposito il 70% delle amministrazioni ha realizzato campagne informative sul rischio industriale, ma soltanto nel 50% dei casi queste campagne hanno previsto anche l’informazione sulla fase dell’emergenza. Il 46% delle amministrazioni ha realizzato opuscoli informativi; il 28% pagine web consultabili sul sito dell’amministrazione; il 14% iniziative nelle scuole e sempre nel 28% sono stati organizzati incontri pubblici con la cittadinanza. Per le attività d’informazione e diffusione di conoscenze di protezione civile, la presenza sul territorio di associazioni e gruppi di Volontariato è una risorsa fondamentale: il 58% dei comuni intervistati ha stretto in questo senso rapporti di collaborazione con organizzazioni o gruppi di protezione civile. Anche l’organizzazione di esercitazioni è essenziale per testare le capacità di risposta in caso di eventi calamitosi, ma solo il 36% dei comuni intervistati ha partecipato/organizzato esercitazioni sul rischio industriale e soltanto nel 16% dei casi questi momenti esercitativi hanno coinvolto la popolazione. Le regioni dove è stato realizzato il maggior numero di esercitazioni sono la Toscana e il Piemonte, rispettivamente 64% e 63%. Sempre nei comuni del Piemonte, con il 32%, il maggior numero di esercitazioni con il coinvolgimento diretto dei cittadini. La presenza di insediamenti non è uniforme sul territorio nazionale ed è dunque possibile solo in parte una analisi comparata a livello regionale. La maggior parte degli impianti a rischio d’incidente rilevante è localizzata tra Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna, anche se insediamenti con caratteristiche tali da rientrare nei parametri della direttiva “Seveso” sono presenti in tutte le regioni. Fra le amministrazioni comunali intervistate tutte quelle di Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Toscana e Umbria sono attive nel recepimento dei dati della Scheda informativa sullo stabilimento industriale, mentre nelle altre Regioni alcuni Comuni del campione non si sono ancora adeguati a quest’obbligo di legge. La planimetria del territorio è stata realizzata nel Lazio solo dal 43% delle amministrazioni intervistate e appena il 22% delle amministrazioni campane ha individuato la presenza di strutture vulnerabili nelle aree cosiddette “di danno”. Molto diversificati nelle diverse regioni italiane anche i dati sulle attività d’informazione rivolte alla cittadinanza. Il 93% dei comuni toscani intervistati ha realizzato iniziative d’informazione ai cittadini, mentre per le altre regioni le percentuali sono decisamente più basse con un picco minimo del 33% in Campania. Nella predisposizione e realizzazione di campagne informative i più attivi, con l’86%, risultano i comuni delle Marche, i meno attivi sono invece con il 20% i comuni dell’Umbria. Nel rapporto con le organizzazioni di volontariato presenti sul territorio per la realizzazione di attività d’informazione alla popolazione, i comuni più attivi – con il 100% del campione – si sono dimostrati quelli marchigiani, mentre in coda alla classifica si collocano con il 33% i comuni del Friuli Venezia Giulia.

Leggi

ENEA: On line il nuovo numero di EAI - Energia, Ambiente e Innovazione

ENEA: On line il nuovo numero di EAI - Energia, Ambiente e Innovazione È disponibile in rete il numero 6/2012 della rivista dell’ENEA, EAI – Energia, Ambiente e Innovazione. Apre il numero l’editoriale di Alberto Clò, professore di economia all’Università di Bologna ed ex ministro: qualsiasi politica o strategia energetica, avverte, rimarrà lettera morta se Governo e Parlamento non si doteranno di strumenti concreti di indirizzo ed attuazione delle scelte energetiche condivise a livello nazionale. A seguire l’intervista con Giovanni Lelli, Commissario dell’ENEA, sul tema della conversione “green” dell’economia italiana, un passaggio obbligato per il rilancio economico e la sostenibilità ambientale del Paese, in cui vengono sottolineati i contributi concreti alla eco-innovazione forniti dall’Agenzia. Nella sezione World View, uno sguardo attraverso 11 finestre sulle politiche e iniziative di ricerca energetica ed ambientale a livello internazionale, che spaziano dalle smart grids ai biocarburanti, dai piani europei sull’acqua agli studi sui cambiamenti climatici. Nella sezione Focus si segnalano, tra gli altri, il commento di Stefania Bove, archeologa, sul crollo della civiltà Maya e quello dell’esperto governativo Alessio Borriello sulla nuova politica italiana sui biocarburanti. Nella sezione Primo piano troviamo una disamina degli impegni presi da un consistente numero di sindaci italiani in tema di energia sostenibile, con un approfondimento delle azioni nel campo del trasporto locale. Nella rubrica Prospettive pubblichiamo il contributo di Alberto Moro del Centro Comune di Ispra sulle opportunità offerte dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per l’efficienza energetica e quello di un ricercatore dell’ISPRA su come ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici sul sistema energetico italiano. Nella sezione di Studi & ricerche, sono pubblicati due articoli scientifici, di cui uno (nella sezione Review & assessment paper) esamina il comportamento ambientale degli inquinanti organici , mentre l’altro (nella sezione Technical papers) effettua una valutazione dei costi economici attuali e futuri della generazione elettrica da varie tecnologie concorrenti (eolico on-shore ed off-shore, nucleare, gas, carbone). Un numero importante per la qualità degli articoli e per l’autorevolezza degli autori intervenuti. Per informazioni e contatti: infoEAI@enea.it Indice L'Editoriale di Alberto Clò La Strategia Energetica Nazionale: un compito arduo e complesso, ma necessario L'Intervista Intervista con il Commissario dell’ENEA: Giovanni Lelli World View Focus sulle notizie Collasso dei Maya Si può scientificamente provare il crollo di una civiltà? Il caso dei Maya S. Bove Biometano Una opportunità di sviluppo della green economy in Italia A. Borriello Cambiamenti climatici Politiche e misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici: cosa è stato deciso nella Conferenza mondiale di Doha N.M. Caminiti, S. La Motta Meccanica quantistica Un’aperta violazione della privacy E. Santoro Cavitazione Prevenire processi dannosi di cavitazione con il nuovo dispositivo CASBA 2012 S. Mannori Terremoto L’Aquila Presunto imminente E. Santoro Primo piano Emissioni da trasporti Patto dei Sindaci: gli impegni italiani per il settore trasporti G. Messina, S. Orchi Prospettive Efficienza energetica Le tecnologie dell’ICT per l’efficienza energetica A. Moro Cambiamenti climatici L’impatto dei cambiamenti climatici sul sistema energetico italiano: verso una strategia nazionale di adattamento D. Gaudioso Studi & ricerche Review & assessment papers Persistent organic pollutants in a global changing climate P. Spezzano Technical papers Simulation Theory Applied to the LCOE Analysis for Offshore Wind Power Plants and Other Competing Technologies M. Gaeta, M. Rao

Leggi

PROTEZIONE CIVILE - MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO A ROMA CONFERENZA NAZIONALE SUL RISCHIO IDROGEOLOGICO

PROTEZIONE CIVILE - MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO A ROMA CONFERENZA NAZIONALE SUL RISCHIO IDROGEOLOGICO Riportare l’attenzione sul tema del Rischio Idrogeologico in concomitanza con campagna elettorale per il rinnovo del parlamento: questo uno degli obiettivi della Conferenza nazionale che si terrà a Roma, mercoledì 6 febbraio 2013, presso Palazzo Rospigliosi in Via XXIV Maggio 43, dalle ore 9.30 alle ore 18.30. L’iniziativa è promossa da Legambiente, Anci, Consiglio nazionale dei geologi, Consiglio nazionali architetti, Consiglio nazionale dei dottori agronomi e forestali, Inu, Coldiretti, Anbi, WWF, TCI, Slow Food Italia, Cirf, Aipin, Sigea, Aiab, Tavolo nazionale dei contratti di fiume Ag21 Italy, Federparchi, Gruppo 183. Prevista la partecipazione del ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare Corrado Clini, mentre per l’Anci parteciperà Wladimiro Boccali, sindaco di Perugia e delegato nazionale alla Protezione civile. PROGRAMMA ore 9.30 Registrazione partecipanti ore 10.00 Azioni per la mitigazione del rischio idrogeologico Introduce e modera Giorgio Zampetti, Legambiente Governo del territorio e semplificazione normativa Stefano Masini, Coldiretti Reperimento e uso delle risorse economiche Mimmo Fontana, Legambiente Aspetti tecnico-scientifici per un nuovo approccio al problemaGiuseppe Dodaro, Cirf ore 11.00 Adattamento ai cambiamenti climatici e mitigazione dei loro effetti, le priorità per l’Italia moderaGiovanni Valentini, giornalista de La Repubblica ne dIscutonoCorrado Clini, Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mareSergio Marini, presidente ColdirettiCesare Patrone, capo del Corpo Forestale dello StatoWladimirio Boccali, sindaco di Perugia - Anci con delega alla protezione civileEnrico Rossi*, presidente della Regione ToscanaFrancesco Puma, segretario generale Autorità di bacino del PoLorenzo Bellicini, direttore CresmePaolo Buzzetti, presidente AnceFederico Oliva, presidente InuVittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente ore 14.30 La costruzione di una politica di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico (i lavori proseguono per sessioni parallele di discussione in cui saranno raccolti i contributi e le osservazioni in merito alle tre questioni centrali della conferenza nazionale) SeSSione i Governo del territorio e semplificazione normativa PresIede Leopoldo Freyrie, presidente Consiglio nazionale degli architetti coordIna Maria Adele Prosperoni, Coldiretti InterventI IntroduttIvI dI Massimo Gargano, presidente ANBI - Eugenio Di Loreto, Consiglio nazionale dei geologi - Daniel Modigliani, Inu - Andrea Agapito Ludovici, WWF Italia - Michele Zazzi, Gruppo 183, Massimo Bastiani, Coordinatore scientifico del Tavolo nazionale dei contratti di Fiume Ag21 Italy. SeSSione ii Reperimento e destinazione delle risorse economiche PresIede Andrea Sisti, presidente Consiglio nazionale agronomi e forestali coordIna Tiziana Guida, Ordine geologi Lazio InterventI IntroduttIvI dI Antonio Ragonesi, ANCI - Mimmo Fontana, Legambiente - Marco Lion, TCI - Alessandro Triantafillidis, Aiab. SeSSione iii Approfondimenti tecnico-scientifici e approccio al problema PresIede Gianvito Graziano, presidente ordine dei geologi coordIna Giulio Conte, Cirf InterventI IntroduttIvI dI Giuliano Sauli, AIPIN - Giuseppe Gisotti, SIgea - Silvio Greco, Slow Food Italia - Patrizio Scarpellini, Federparchi. ore 18.30 Chiusura dei lavori

Leggi

ENEA: Calo degli investimenti mondiali in energia pulita

ENEA: Calo degli investimenti mondiali in energia pulita Secondo Bloomberg New Energy Finance, nel 2012 si è registrato un calo degli investimenti mondiali nei settori dell’energia pulita pari all’11%. Le cause sono prevalentemente da individuare nell’incertezza della normativa di riferimento e in un quadro politico instabile che ha caratterizzato alcuni tra i principali mercati al mondo, come Stati Uniti, India, Spagna e Italia. Nell’ultimo anno, infatti, il valore cumulato delle risorse investite nel mondo è sceso a 268,7 miliardi di dollari, dai 302,3 miliardi di dollari nel 2011. Tuttavia, tale cifra è da considerarsi comunque elevata considerando che è pari a cinque volte gli investimenti del 2004. In cima alla classifica mondiale dei paesi che più hanno investito in questi settori vi è la Cina con quasi 68 miliardi di dollari (+20% rispetto al 2011), una cifra del 53% superiore a quella degli Stati Uniti che con poco più di 44 miliardi di dollari d’investimenti si posizionano al secondo posto. Tra i paesi in forte crescita vi sono il Sud Africa, passato da qualche decina di milioni di dollari d’investimenti nel 2011 a 5,5 miliardi di dollari nel 2012, e il Giappone che, a seguito dell’effetto Fukushima e dell’introduzione di generosi incentivi alle rinnovabili, nell’ultimo anno ha visto salire i propri investimenti del 75% per un totale di 16,3 miliardi di dollari. Il calo maggiore degli investimenti (-68%) è stato registrato, invece, in Spagna che a causa di una moratoria sugli incentivi a progetti non ancora approvati ha totalizzato solo 3 miliardi di dollari. Diminuzioni significative nell’ultimo anno sono state registrate anche negli Stati Uniti (-32%) e in India (-44%), sia per effetto della scadenza degli incentivi che della competizione con il settore del gas. In Italia si è verificato il secondo maggiore calo degli investimenti a livello mondiale. Questi, infatti, si sono più che dimezzati (-51%) rispetto al 2011, passando da 29 a 14,7 miliardi di dollari nell’ultimo anno, a causa essenzialmente della diminuzione delle attività nel settore fotovoltaico. Osservando la ripartizione per tecnologia degli investimenti mondiali nel 2012, emerge come quasi tutti i settori hanno registrato un calo, ad eccezione del piccolo idroelettrico che con 7,6 miliardi di dollari d’investimenti registra un aumento del 17%. Il solare, con 142,5 miliardi di dollari, è il settore ad avere attirato le maggiori risorse economiche seppure in calo rispetto all’anno precedente (-9%), seguito dall’eolico con 78,3 miliardi di dollari (-13%), dalle tecnologie “intelligenti” (smart grid, efficienza energetica e veicoli elettrici) con 18,8 miliardi di dollari (-7%) e dalle biomasse e rifiuti con 9,7 miliardi di dollari (-27%). Infine i biocarburanti, che registrano 4,5 miliardi di dollari (-38%) e la geotermia con 1,8 miliardi di dollari (-39%). Per Bloomberg, nel 2012 la riduzione complessiva degli investimenti mondiali è risultata meno importante del previsto, considerando le incertezze politiche, la crisi economica e la discesa dei costi delle tecnologie, in particolare quella dei moduli fotovoltaici (-24%), che hanno caratterizzato l’ultimo anno. Inoltre, la tendenza di fondo sembra essere quella di una espansione degli investimenti dalle economie più solide, come quelle di Europa, Stati Uniti e Cina, verso quelle di paesi, prevalentemente in via di sviluppo, appartenenti ad Africa, Medio Oriente, Sud America, Asia e Oceania. Secondo la Direzione Studi dell’ENEA, in Italia gli investimenti nei comparti delle rinnovabili e dell’efficienza energetica risentono da tempo delle incertezze relative al quadro normativo di rifermento, lo dimostra il rallentamento avvenuto nell’ultimo anno. In un’ottica di maggiore stabilità, sarebbe opportuno garantire politiche e misure a livello nazionale per portare rapidamente il costo di generazione dell’energia pulita verso la competitività con quello da fonti fossili, svincolando quindi le rinnovabili dai meccanismi d’incentivazione, e, allo stesso tempo promuovere la R&S e la competitività industriale attraverso l’istituzione di appositi meccanismi di finanziamento per questi settori. Per informazioni e contatti: infoEAI@enea.it

Leggi

Fareambiente aderisce e caldeggia l’appello per chiedere la convocazione della Conferenza Nazionale

Fareambiente aderisce e caldeggia l’appello per chiedere la convocazione della Conferenza Nazionale Fareambiente aderisce e caldeggia l’appello per chiedere la convocazione della Conferenza Nazionale sull'Energia FareAmbiente, movimento presieduto dal dottor Vincenzo Pepe e caratterizzato da un forte radicamento sul territorio italiano, è da tempo impegnato in campagne finalizzate alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente, alla formazione di una coscienza morale e civile e alla promozione di uno sviluppo sostenibile della società. L’adesione di FareAmbiente rappresenta il primo concreto coinvolgimento di una organizzazione ecologista nazionale, che si affianca alle realtà tecnico-scientifiche di associazioni quali la Società Italiana di Fisica e l’Associazione Italiana Nucleare, che già hanno sottoscritto l’appello nelle settimane precedenti pagina dell'appello (http://conferenzaenergia.wordpress.com)

Leggi

Clini: l’Autorizzazione unica ambientale sarà approvata prima delle elezioni

Clini: l’Autorizzazione unica ambientale sarà approvata prima delle elezioni “Il rinvio del parere sull’Aua, l’autorizzazione unica ambientale, deciso nei giorni scorsi dalla Commissione ambiente della Camera, non va inteso come atto dilatorio e tanto meno mette quindi in discussione l'approvazione di questo importante provvedimento prima delle elezioni”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, precisando che, di fronte alla richiesta della Commissione di disporre di qualche giorno in più per effettuare un ultimo approfondimento tecnico, sarebbe stato irragionevole che il Governo si fosse impuntato. “Si tratta di una misura attesa e importante – aggiunge il ministro - che ha già ricevuto il via libera da parte della Commissione ambiente del Senato e che preferiamo segua in Parlamento un percorso il più condiviso e partecipato possibile”. L’Aua è uno degli strumenti di semplificazione per le imprese introdotti dalla legge n. 35 del 2012 (“Semplifica Italia”), con lo scopo di alleggerire il carico degli adempimenti amministrativi previsti dalla normativa ambientale, garantendo comunque la massima tutela dell’ambiente.

Leggi

Il ministro Clini presenterà i bandi per l’occupazione verde giovanile e il carbon footprint

Il ministro Clini presenterà i bandi per l’occupazione verde giovanile e il carbon footprint Lunedì 28 gennaio dalle 10 nella...

Leggi