Comfort, Finiture e Design

In questa area di INGENIO sono raccolte le pubblicazioni, gli approfondimenti, le news riguardanti il tema dell’abitare.

In particolare l'isolamento e il comfort termico e acustico, l'efficienza energetica e gli impianti di riscaldamento e raffrescamento, la domotica, le finiture interne degli edifici, il design.

Approfondiremo anche gli aspetti sociali, i servizi per le persone, le regole del condominio, e tutto ciò che ha a che fare con questo tema.

Sul Tema

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Linee Guida ENEA per l'efficienza dell'illuminazione pubblica dei comuni

Al via l'Osservatorio Nazionale sull'illuminazione pubblica per la Smart City partendo dal progetto Lumière Presentate le Linee Guida per i...

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Da Bruxelles 1,2 mld alle rinnovabili innovative

Dalla vendita di 200 milioni di quote di emissione Da Bruxelles 1,2 mld alle rinnovabili innovative Share on print La Commissione assegna i nuovi finanziamenti per dare impulso a 23 progetti innovativi sulle green energy. Non previsto alcun finanziamento per progetti in tema di cattura e stoccaggio del carbonio (Rinnovabili.it) – “Quest’anno Natale è arrivato presto”. Con queste parole la Commissaria responsabile dell’Azione per il clima, Connie Hedegaard, ha annunciato l’assegnazione dei nuovi fondi del programma NER 300. Oltre 1,2 miliardi di euro provenienti dalla vendita di 200 milioni di quote di emissione dei nuovi entranti nell’ETS europeo e che serviranno a finanziare (al 50%) 23 progetti sulle energie rinnovabili. “Il programma NER300 – spiega Hedegaard - è sostanzialmente un meccanismo “Robin Hood” che costringe chi inquina a pagare per finanziare progetti di dimostrazione su vasta scala per nuove tecnologie a basse emissioni di carbonio. Le sovvenzioni per un importo di 1,2 miliardi di EUR (a carico degli inquinatori) stimoleranno l’erogazione di altri 2 miliardi di EUR provenienti da investimenti privati nei 23 progetti di dimostrazione delle tecnologie a basse emissioni di carbonio selezionati”. Le 23 proposte selezionate dal primo invito del programma produrranno secondo le stime di Bruxelles un aumento collettivo della produzione annua di energia rinnovabile in Europa di circa 10 TWh; un quantitativo equivalente al consumo annuo di carburante di oltre un milione di automobili a cui si aggiunge il dato occupazionale: alcune migliaia di posti di lavoro a tempo pieno durante la fase di avvio e altri mille per 15-20 anni per mantenere in funzione gli impianti. Dalla decisione odierna rimangono fuori soli i progetti in tema di cattura e stoccaggio del carbonio (carbon capture and storage – CCS) e l’esecutivo fa saper che i 275 milioni precedentemente destinati restano disponibili per finanziare la seconda fase di NER300. La Commissione intende, inoltre, procedere rapidamente al secondo invito a presentare proposte, che mobiliterà i fondi non spesi dal primo invito e gli introiti della vendita dei restanti 100 milioni di quote della riserva per i nuovi entranti.

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Da Bruxelles 1,2 mld alle rinnovabili innovative

Dalla vendita di 200 milioni di quote di emissione Da Bruxelles 1,2 mld alle rinnovabili innovative Share on print La Commissione assegna i nuovi finanziamenti per dare impulso a 23 progetti innovativi sulle green energy. Non previsto alcun finanziamento per progetti in tema di cattura e stoccaggio del carbonio (Rinnovabili.it) – “Quest’anno Natale è arrivato presto”. Con queste parole la Commissaria responsabile dell’Azione per il clima, Connie Hedegaard, ha annunciato l’assegnazione dei nuovi fondi del programma NER 300. Oltre 1,2 miliardi di euro provenienti dalla vendita di 200 milioni di quote di emissione dei nuovi entranti nell’ETS europeo e che serviranno a finanziare (al 50%) 23 progetti sulle energie rinnovabili. “Il programma NER300 – spiega Hedegaard - è sostanzialmente un meccanismo “Robin Hood” che costringe chi inquina a pagare per finanziare progetti di dimostrazione su vasta scala per nuove tecnologie a basse emissioni di carbonio. Le sovvenzioni per un importo di 1,2 miliardi di EUR (a carico degli inquinatori) stimoleranno l’erogazione di altri 2 miliardi di EUR provenienti da investimenti privati nei 23 progetti di dimostrazione delle tecnologie a basse emissioni di carbonio selezionati”. Le 23 proposte selezionate dal primo invito del programma produrranno secondo le stime di Bruxelles un aumento collettivo della produzione annua di energia rinnovabile in Europa di circa 10 TWh; un quantitativo equivalente al consumo annuo di carburante di oltre un milione di automobili a cui si aggiunge il dato occupazionale: alcune migliaia di posti di lavoro a tempo pieno durante la fase di avvio e altri mille per 15-20 anni per mantenere in funzione gli impianti. Dalla decisione odierna rimangono fuori soli i progetti in tema di cattura e stoccaggio del carbonio (carbon capture and storage – CCS) e l’esecutivo fa saper che i 275 milioni precedentemente destinati restano disponibili per finanziare la seconda fase di NER300. La Commissione intende, inoltre, procedere rapidamente al secondo invito a presentare proposte, che mobiliterà i fondi non spesi dal primo invito e gli introiti della vendita dei restanti 100 milioni di quote della riserva per i nuovi entranti.

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ABRUZZO, LA RICOSTRUZIONE - CIPE BLOCCA 2,2 MLD PER CENTRO STORICO DELL'AQUILA

ABRUZZO, LA RICOSTRUZIONE - CIPE BLOCCA 2,2 MLD PER CENTRO STORICO DELL'AQUILA [21-12-2012] Il Cipe, nella seduta odierna, ha approvato la proposta di ripartizione presentata dal Ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, per l'assegnazione di 2.245 milioni di euro destinati al finanziamento degli interventi di ricostruzione post-terremoto dell'Abruzzo. Lo riferisce una nota. La ripartizione consentira' in primo luogo di avviare in modo sistematico la ricostruzione del centro storico de L'Aquila e degli altri Comuni del "cratere", sia nella parte privata che pubblica. Consentira', inoltre, di proseguire l'accelerazione della ricostruzione delle periferie, di sostenere lo sviluppo innovativo dell'area e di finanziare per il 2013 le spese per il sostegno alla popolazione e alle altre esigenze correnti. (gp)

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Progettazione ecocompatibile delle lampade: le specifiche della Commissione Ue

Progettazione ecocompatibile delle lampade, ecco le specifiche della Commissione Ue [ 14 dicembre 2012 ] Eleonora Santucci La Commissione europea è tenuta a fissare specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia che rappresentano un significativo volume di vendite e di scambi commerciali. Si tratta di prodotti che hanno un significativo impatto ambientale che può, però, essere notevolmente ridotto modificando la progettazione, senza che ciò comporti costi eccessivi. Dunque, allo scopo di ridurre il consumo di energia, le emissioni di mercurio, il relativo impatto ambientale e allo scopo di armonizzare i requisiti dell'efficienza energetica, l'Unione europea elabora le regole per la progettazione ecocompatibile delle lampade direzionali, delle lampade con diodi a emissione luminosa e delle pertinenti apparecchiature. La Commissione europea - coerentemente con quanto stabilito dalla direttiva sulla progettazione ecocompatibile (direttiva 2009/125/Ce) - ha emanato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi il regolamento (1194/2012) in merito. Un regolamento, però, che non si applica ai moduli Led se sono commercializzati come parti di apparecchi di illuminazione immessi sul mercato in quantitativi inferiori a 200 unità l'anno. Il regolamento, che stabilisce anche i requisiti in materia di informazioni sul prodotto per i prodotti per usi speciali, entrerà in vigore al ventesimo giorno dalla pubblicazione. Nonostante ciò i requisiti per l'ecoprogettazione verranno applicati gradualmente e secondo un calendario definito, sia perché è necessario offrire ai produttori il tempo sufficiente per riprogettare opportunamente i prodotti disciplinati dal presente regolamento, e sia perché è necessario evitare impatti negativi sulle funzionalità delle apparecchiature presenti sul mercato. Dunque, il calendario delle tappe deve tenere conto dell'incidenza sui costi per gli utilizzatori e i produttori, in particolare per le piccole e medie imprese, assicurando nel contempo che gli obiettivi del regolamento siano raggiunti nei tempi previsti. La Commissione ha condotto uno studio preparatorio per analizzare gli aspetti tecnici, ambientali ed economici delle lampade oggetto del regolamento, evidenziando che il consumo di energia elettrica nella fase di uso congiuntamente al contenuto e le emissioni di mercurio costituiscono le caratteristiche ambientali più significative. Le emissioni di mercurio nelle diverse fasi del ciclo di vita delle lampade è stato calcolato, sulla base delle lampade installate, in 0,7 tonnellate nel 2007. In assenza di misure specifiche, si prevede che le emissioni di mercurio prodotte dalle lampade installate saliranno a 0,9 tonnellate nel 2020, mentre è stato dimostrato che tale cifra può essere ridotta in misura significativa. Si suppone, quindi, che la fissazione di requisiti relativi all'efficienza energetica per le lampade si traduca in una diminuzione anche delle emissioni complessive di mercurio. Le specifiche quindi contribuiranno al funzionamento del mercato interno e all'obiettivo unionale di ridurre il consumo di energia del 20 % entro il 2020 rispetto al consumo stimato per detto. L'effetto combinato delle specifiche per la progettazione ecocompatibile stabilite dal nuovo regolamento e dal regolamento delegato relativo all'etichettatura indicante il consumo d'energia delle lampade elettriche e delle apparecchiature d'illuminazione (874/2012), mira a generare un risparmio energetico annuo dell'ordine di 25 TWh entro il 2020 per quanto riguarda le lampade direzionali, rispetto a un'ipotesi di scenario invariato. Al fine di garantire "la soddisfazione del consumatore" vengono stabiliti i requisiti in materia di informazioni sul prodotto affinché i consumatori possano effettuare scelte informate. Del resto l'UE stabilisce che gli Stati membri provvedano affinché gli utenti di apparecchiature elettriche ed elettroniche nei nuclei domestici ottengano le informazioni concernenti gli effetti potenziali sull'ambiente e la salute umana come risultato della presenza di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. I requisiti in materia di informazioni sul prodotto del nuovo regolamento intendono integrare tale disposizione per quanto concerne il mercurio contenuto nelle lampade fluorescenti compatte.

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Progettazione ecocompatibile delle lampade: le specifiche della Commissione Ue

Progettazione ecocompatibile delle lampade, ecco le specifiche della Commissione Ue [ 14 dicembre 2012 ] Eleonora Santucci La Commissione europea è tenuta a fissare specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia che rappresentano un significativo volume di vendite e di scambi commerciali. Si tratta di prodotti che hanno un significativo impatto ambientale che può, però, essere notevolmente ridotto modificando la progettazione, senza che ciò comporti costi eccessivi. Dunque, allo scopo di ridurre il consumo di energia, le emissioni di mercurio, il relativo impatto ambientale e allo scopo di armonizzare i requisiti dell'efficienza energetica, l'Unione europea elabora le regole per la progettazione ecocompatibile delle lampade direzionali, delle lampade con diodi a emissione luminosa e delle pertinenti apparecchiature. La Commissione europea - coerentemente con quanto stabilito dalla direttiva sulla progettazione ecocompatibile (direttiva 2009/125/Ce) - ha emanato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi il regolamento (1194/2012) in merito. Un regolamento, però, che non si applica ai moduli Led se sono commercializzati come parti di apparecchi di illuminazione immessi sul mercato in quantitativi inferiori a 200 unità l'anno. Il regolamento, che stabilisce anche i requisiti in materia di informazioni sul prodotto per i prodotti per usi speciali, entrerà in vigore al ventesimo giorno dalla pubblicazione. Nonostante ciò i requisiti per l'ecoprogettazione verranno applicati gradualmente e secondo un calendario definito, sia perché è necessario offrire ai produttori il tempo sufficiente per riprogettare opportunamente i prodotti disciplinati dal presente regolamento, e sia perché è necessario evitare impatti negativi sulle funzionalità delle apparecchiature presenti sul mercato. Dunque, il calendario delle tappe deve tenere conto dell'incidenza sui costi per gli utilizzatori e i produttori, in particolare per le piccole e medie imprese, assicurando nel contempo che gli obiettivi del regolamento siano raggiunti nei tempi previsti. La Commissione ha condotto uno studio preparatorio per analizzare gli aspetti tecnici, ambientali ed economici delle lampade oggetto del regolamento, evidenziando che il consumo di energia elettrica nella fase di uso congiuntamente al contenuto e le emissioni di mercurio costituiscono le caratteristiche ambientali più significative. Le emissioni di mercurio nelle diverse fasi del ciclo di vita delle lampade è stato calcolato, sulla base delle lampade installate, in 0,7 tonnellate nel 2007. In assenza di misure specifiche, si prevede che le emissioni di mercurio prodotte dalle lampade installate saliranno a 0,9 tonnellate nel 2020, mentre è stato dimostrato che tale cifra può essere ridotta in misura significativa. Si suppone, quindi, che la fissazione di requisiti relativi all'efficienza energetica per le lampade si traduca in una diminuzione anche delle emissioni complessive di mercurio. Le specifiche quindi contribuiranno al funzionamento del mercato interno e all'obiettivo unionale di ridurre il consumo di energia del 20 % entro il 2020 rispetto al consumo stimato per detto. L'effetto combinato delle specifiche per la progettazione ecocompatibile stabilite dal nuovo regolamento e dal regolamento delegato relativo all'etichettatura indicante il consumo d'energia delle lampade elettriche e delle apparecchiature d'illuminazione (874/2012), mira a generare un risparmio energetico annuo dell'ordine di 25 TWh entro il 2020 per quanto riguarda le lampade direzionali, rispetto a un'ipotesi di scenario invariato. Al fine di garantire "la soddisfazione del consumatore" vengono stabiliti i requisiti in materia di informazioni sul prodotto affinché i consumatori possano effettuare scelte informate. Del resto l'UE stabilisce che gli Stati membri provvedano affinché gli utenti di apparecchiature elettriche ed elettroniche nei nuclei domestici ottengano le informazioni concernenti gli effetti potenziali sull'ambiente e la salute umana come risultato della presenza di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. I requisiti in materia di informazioni sul prodotto del nuovo regolamento intendono integrare tale disposizione per quanto concerne il mercurio contenuto nelle lampade fluorescenti compatte.

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Resina

Schede sinottiche dei sistemi resinosi

Il nuovo documento, denominato “ Schede sinottiche dei sistemi resinosi “, ha una formattazione a schede. Una per ogni singolo...

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Test sismico di un edificio di 4 piani con struttura mista composta da pareti in ca e muratura

Test sismico di un edificio di 4 piani con struttura mista composta da pareti in cemento armato e in muratura. La struttura che in data 20 dicembre p.v. sarà oggetto di prova è un edificio di 4 piani in scala 1:2 con struttura mista composta da pareti in cemento armato e in muratura. Sebbene questa tipologia costruttiva sia abbastanza diffusa, non è mai stata sottoposta a test dinamici su tavola vibrante. La prova permetterà di meglio comprendere il comportamento sismico di questo tipo di strutture la cui risposta, a causa delle rigidezze confrontabili, dipende fortemente da entrambi i tipi di elementi strutturali. Questa prova è stata organizzata nell'ambito del Progetto Europeo SERIES. Questo progetto prevede una notevole collaborazione di istituzioni di diverse nazioni (Italia, Grecia, Francia, Turchia, Belgio, Romania, Regno Unito, Slovenia, Austria). L'obiettivo è la creazione di sinergie tra queste istituzioni al fine di ottimizzare l'utilizzo delle risorse unendo competenze e tecnologie complementari. All'evento contribuiranno in modo attivo rappresentanti del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, nonché esponenti di ReLUIS - Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. La mattinata prevede inoltre la visita alla sede di Eucentre di una classe di studenti di terza media, che avranno in questo modo la possibilità di seguire una presentazione in aula sul tema "conoscere i terremoti", e presenziare la prova su tavola vibrante presso il TREES Lab (laboratorio sperimentale della Fondazione Eucentre). Al termine del test dinamico, i lavori continueranno con l'Assemblea dei Sostenitori della Fondazione Eucentre. Per ulteriori informazioni scrivere a info@eucentre.it.

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Via al corso di tecnologia del legno nelle costruzioni - Gruppo Abita e 'Ferraris-Brunelleschi'

Via al corso di tecnologia del legno nelle costruzioni firmato Gruppo Abita e 'Ferraris - Brunelleschi' Lezioni teoriche in classe e visite ai cantieri in costruzione per preparare i futuri geometri ai cambiamenti nel settore edilizio 18/12/2012 - 10:02 0 commenti Formazione e Bioedilizia: Quale sostenibilità per le costruzioni di domani ? Era questo il tema del dibattito organizzato dall’Istituto Ferraris-Brunelleschi di Empoli e Gruppo Abita, impresa di Vinci che da diversi anni opera nel settore delle costruzioni e in particolare della Bioedilizia. Nell’atrio della scuola, gremito di studenti e futuri geometri, Sabato mattina si è parlato della Bioedilizia, cioè del nuovo approccio al mondo delle costruzione che vede la sostituzione dei materiali tradizionali quali cemento, ferro e laterizi con il legno per realizzare immobili economici, energeticamente efficienti ed ecocompatibili. Numerosi sono stati gli interventi, a partire dall’introduzione fatta dalla Dirigente scolastica, Prof.ssa Mancini, che ha sottolineato come lo studio della Bioedilizia rappresenti un elemento di forte innovatività nell’offerta formativa scolastica. Il Ferraris-Brunelleschi è infatti tra i primi istituti ad aver attivato il corso di specializzazione in Tecnologia del legno nelle costruzioni che permetterà agli studenti, al termine del biennio iniziale, di poter scegliere un percorso di studi che fornisca conoscenze ed esperienze pratiche legate proprio all’utilizzo del legno nell’edilizia. Tale materiale infatti rappresenta il futuro nel settore delle costruzioni e nei successivi interventi i Sig.ri Eustachio Castellaneta e Marco Celli, rispettivamente Resp. Marketing e Amministratore delegato del Gruppo Abita, hanno infatti testimoniato come lo sviluppo della Bioedilizia e la diffusione, anche nel nostro territorio, delle costruzioni a struttura portante in legno stia profondamente rinnovando le imprese del settore delle costruzioni. Proprio tale rinnovamento, ha aggiunto Castellaneta, richiede la formazione di figure professionali nuove, che abbiano conoscenze ed esperienze nello specifico campo delle costruzioni in legno e proprio in questo senso va inquadrata la collaborazione che è nata tra l’Istituto Ferraris-Brunelleschi e Gruppo Abita attraverso la quale gli alunni delle classi 2° e 5° stanno assistendo a lezioni teoriche sulla Bioedilizia e partecipando a visite ai cantieri di nuove costruzioni in legno. Nel dibattito sono intervenuti anche i docenti del Ferraris-Brunelleschi che hanno illustrato nel dettaglio l’offerta formativa dell’Istituto e lo specifico piano di studi della specializzazione in Tencologia del legno nelle costruzioni. L’incontro ha visto inoltre la partecipazione del Vice Sindaco, Arch. Pasquinucci, che ha testimoniato la sensibilità dell’intera Amministrazione comunale verso i temi della Bioedilizia e della formazione scolastica. Infine è stato presentato al pubblico il concorso “Brunelleschi-Abita in Classe A+ con il quale una giuria composta da docenti dell’Istituto e dirigenti del Gruppo Abita eleggerà il logo destinato a rappresentare ufficialmente la collaborazione tra scuola e l’impresa*. Tutti gli intervenuti al convegno si sono dati appuntamento alla Primavera prossima, quando verrà organizzato un nuovo meeting in cui trarre un primo bilancio della collaborazione tra l’azienda e l’Istituto e fare il punto sullo sviluppo della Bioedilizia nell’Empolese-Valdelsa. Info e regolamento del concorso

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Nasce FREE, Coordinamento Associazioni delle Fonti Rinnovabili e dell'Efficienza Energetica

Nasce FREE, Coordinamento Associazioni delle Fonti Rinnovabili e dell'Efficienza Energetica Hanno aderito oltre 20 Associazioni di settore. Scopo del neo coordinamento è lo sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica nel quadro di un modello economico ambientalmente sostenibile, della decarbonizzazione dell’economia e del taglio delle emissioni. La costituzione di una rappresentanza del settore più coesa consentirà un più proficuo confronto con tutte le Istituzioni del Paese. Le prime iniziative di FREE. 17 dicembre 2012 Share on facebook Share on google_plusone A -A +A | Commenti (0) | Newsletter Venerdì 13 dicembre 2012, alle ore 18, al termine dell’Assemblea fondativa, è nato il Coordinamento FREE (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica) che raccoglie in qualità di Soci ordinari più di venti Associazioni che rappresentano questo articolato settore, oltre a un ampio ventaglio di Enti e Associazioni che hanno chiesto di aderire come ‘sostenitori’ (senza ruoli decisionali). Il neo Coordinamento delle Associazioni e degli Enti attivi nel settore, come afferma il suo Statuto, avrà lo scopo di promuovere lo sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica nel quadro di un modello economico ambientalmente sostenibile, della decarbonizzazione dell’economia e del taglio delle emissioni climalteranti, avviando un’azione più coesa delle Associazioni e degli Enti che ne fanno parte anche nei confronti di tutte le Istituzioni. Il percorso per arrivare al Coordinamento FREE ha origine nel marzo scorso allorché ISES Italia e Kyoto Club si fecero promotori degli “Stati Generali delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica”, convocati per la prima volta a Roma il 2 aprile per affrontare, con i rappresentanti dei ministeri competenti, le questioni relative ai decreti sulle rinnovabili che stavano per essere emanati. All’iniziativa, e ora a FREE, hanno aderito le seguenti Associazioni del settore: AES - Azione Energia Solare AGESI - Associazione Imprese di Facility Management ed Energia AICARR - Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione AIEL - Associazione Italiana Energie Agroforestali ANEST - Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica ANEV - Associazione Nazionale Energia del Vento ANIE/GIFI - Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane ANIT - Associazione Nazionale per l’isolamento Termico e Acustico ANTER - Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili ASSIEME – Associazione Italiana Energia Mini Eolica ASSOLTERM - Associazione Italiana Solare Termico ATER - Associazione Tecnici Energie Rinnovabili CIB - Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione COGENA - Associazione Italiana per la promozione della Cogenerazione COMITATO IFI - Industrie Fotovoltaiche Italiane CONFAGRICOLTURA - AGROENERGIA CPEM - Consorzio dei produttori di energia da minieolico GBC ITALIA - Green Building Council Italia GIGA - Gruppo Informale per la Geotermia e l'Ambiente ITABIA - Associazione Italiana Biomasse KYOTO CLUB MSA - Movimento per lo Sviluppo energie Alternative Inoltre aderiranno come ‘sostenitori’ al Coordinamento anche: FIRE (Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia), Comitato Sì alle energie rinnovabili No al nucleare, Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, Dipartimento Energia dell'Università di Palermo, Greenpeace Italia, Legambiente, Symbola, WWF Italia. Possono chiedere di aderire a FREE in qualità di Soci tutte le Associazioni di cittadini e/o di imprese e gli Enti che, tra i loro scopi sociali, prevedono la promozione e lo sviluppo delle fonti rinnovabili e/o dell’efficienza energetica. Associazioni ed Enti che per motivi formali non possono diventare Soci possono comunque chiedere di partecipare a FREE come ‘sostenitori’. È stato nominato il primo Comitato di Gestione, in carica per tutto il 2013. Esso sarà costituito, in rappresentanza di tutti i settori di interesse del Coordinamento, così come previsto dallo Statuto stesso, da: Marino Berton Alessandro Caffarelli Livio De Santoli Marco Pezzaglia Gianni Silvestrini Simone Togni GB Zorzoli Tra le prime azioni previste da FREE per la fine di gennaio 2013 è in calendario un Convegno nazionale che farà il punto sulle criticità e le opportunità delle nuove normative sulle energie rinnovabili termiche e sull’efficienza energetica. Inoltre il neo coordinamento elaborerà un ‘position paper’ rivolto ai candidati alle prossime elezioni politiche e amministrative in cui si presenteranno precise richieste legate allo sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. La sede amministrativa del Coordinamento FREE sarà a Roma in Via Genova, 23 (c/o Kyoto Club). A breve verrà messo on line anche un sito internet di FREE che conterrà mission, iniziative e documenti del neo gruppo di Associazioni. (da comunicato stampa Coordinamento Fonti Rinnnovabili ed Efficienza Energetica)

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La soluzione di sistema Triflex crea le condizioni di training ideali presso il Safety Park (BZ)

Avanguardistiche piste di esercitazione su una superficie complessiva di 16 ettari rendono il Safety Park di Vadena, in provincia di Bolzano,...

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Rice unveils super-efficient solar-energy technology

Rice unveils super-efficient solar-energy technology Rice University scientists have unveiled a revolutionary new technology that uses nanoparticles to convert solar energy directly into steam. The new “solar steam” method from Rice’s Laboratory for Nanophotonics is so effective it can even produce steam from icy cold water. Details of the solar steam method were published online today in ACS Nano. The technology’s inventors said they expect it will first be used in sanitation and water-purification applications in the developing world. MEDIA CONTACTS: Jeff Falk 713-348-6775 jfalk@rice.edu Mike Williams 713-348-6728 mikewilliams@rice.edu

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Speciale rivista ENEA su conoscenza, diagnosi e conservazione del Patrimonio Culturale

Speciale rivista ENEA su conoscenza, diagnosi e conservazione del Patrimonio Culturale 7 dicembre 2012 Gran parte del Patrimonio Culturale mondiale si trova in Italia; la sua conservazione è, pertanto, una grande responsabilità per il Paese. La salvaguardia del Patrimonio Culturale è importante non solo per conservare la propria storia e identità, ma anche perché può rappresentare una grande forza trainante per l’economia, in un momento di crisi globale come quello che stiamo vivendo. Questa sfida è impegnativa. I processi di invecchiamento naturale dei beni culturali sono accelerati dall’effetto combinato di inquinamento atmosferico e fenomeni meteorologici avversi, dall’impatto del flusso turistico, dalla mancanza di adeguata manutenzione e da disastri naturali quali i terremoti. Fortunatamente, le moderne tecnologie offrono strumenti efficaci per un ventaglio di tipologie di interventi: da una parte l’analisi, la diagnosi, la valutazione dell’evoluzione di un danno iniziale, dall’altra il restauro personalizzato e la prevenzione del rischio. L’approccio multidisciplinare è la principale caratteristica dei numerosi interventi ENEA nel campo dei Beni Culturali. Negli ultimi anni l’ENEA ha effettuato più di 1500 interventi di diagnosi su strutture storiche e oggetti artistici, in collaborazione con Restauratori e Archeologi, di concerto con il Ministero della Cultura, nell’ambito di Progetti di Ricerca nazionali e internazionali. Questo Speciale presenta una sintesi di alcune delle più recenti attività svolte dall’ENEA nella conoscenza, diagnosi e conservazione dei Beni Culturali.

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Versatilità, innovazione, performance delle costruzioni di legno

Il legno lamellare incollato (Glue Laminated Timber) è un materiale da costruzione ottenuto incollando in senso longitudinale e trasversale tavole di legno massiccio ad umidità controllata a cui sono stati eliminati i principali difetti. In questo modo si “ricostruisce” un elemento strutturale di legno superandone le limitazioni fisiche e meccaniche.

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Triflex Creative Design imprime un nuovo volto al condominio Costa Verde

I rivestimenti per pavimenti con resina liquida possono essere altrettanto belli delle piastrelle, e al contempo impermeabili e resistenti alle...

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L'ENEA PRESENTA LE LINEE GUIDA PER L'EFFICIENZA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEI COMUNI

L'ENEA PRESENTA LE LINEE GUIDA PER L'EFFICIENZA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEI COMUNI Al via l'Osservatorio Nazionale sull'illuminazione pubblica per la Smart City partendo dal progetto Lumière L’ENEA ha presentato oggi le Linee Guida per i Comuni per fornire uno strumento di supporto per una gestione efficiente del servizio di pubblica illuminazione, nel corso del convegno organizzato dall’ENEA, in collaborazione con CRIET - Centro di Ricerca Interuniversitario in Economia del Territorio, dal titolo: “Lumière. L’illuminazione pubblica nella prospettiva della Smart city”. L’ing. Giovanni Lelli, Commissario dell’ENEA in apertura dei lavori ha sottolineato che: “L’illuminazione pubblica è uno dei servizi di primaria importanza per i cittadini che presenta significative potenzialità di risparmio energetico. Per promuovere interventi di efficienza energetica nell’illuminazione pubblica, l’ENEA già da alcuni anni ha promosso il progetto Lumière, che ha coinvolto diversi operatori nei Comuni italiani, mettendo a disposizione degli Enti Locali le proprie competenze tecniche per aiutarli a conseguire una riduzione dei consumi elettrici connessi al sistema di illuminazione pubblica.” - Per Lelli è importante evidenziare che: “L’illuminazione pubblica rappresenta a livello nazionale il 12% del totale dell’energia elettrica consumata per i sistemi di illuminazione pubblici e privati. Si stima che con l’attuazione di interventi idonei a rendere il sistema più efficiente si possano ridurre i consumi del 30% circa, con una contrazione dei consumi pari a circa 2 TWh l’anno, con un risparmio economico di circa 400 milioni di euro l’anno.” Il Progetto Lumière, finanziato nell’ambito dell’Accordo di Programma per la Ricerca di Sistema Elettrico con il MiSE, ha visto l’adesione di circa 450 Comuni, e ha permesso all’ENEA di identificare le esigenze delle Amministrazioni Locali e le principali difficoltà connesse alle carenze tecnico-amministrative nella pianificazione degli interventi di efficientamento del sistema di illuminazione pubblica. Le principali esigenze riguardano: impianti più efficienti ed innovativi, minori consumi energetici e minori costi, minore impatto ambientale, ecc. Nascono da questa esperienza le Linee Guida per i Comuni, una sorta di vademecum di supporto per le istituzioni e per la Pubblica Amministrazione per la messa a punto di interventi finalizzati a ridurre i consumi migliorando l’efficienza energetica dell’illuminazione pubblica. Questo strumento fornisce strumenti, metodologie ed informazioni chiare sui procedimenti di natura amministrativa e finanziaria da espletare, sulla normativa nazionale ed europea, nonché su tematiche di natura tecnica e sulle competenze necessarie per attuare una riqualificazione innovativa dell’intero sistema. A titolo di esempio, tra gli aspetti contenuti nelle Linee Guida ci sono: il modello standardizzato di audit energetico che permette di valutare il risultato degli interventi di riqualificazione energetica progettati; lo schema guidato per la redazione dei PRIC, documento che deve essere redatto dai Comuni per registrare lo stato di manutenzione degli impianti; le linee guida per la redazione dei bandi utili per la predisposizione dei bandi di gara e i format contrattuali. Dall’esperienza del progetto Lumière prende ora il via l’Osservatorio Nazionale Lumiere, in cui confluiscono tutti gli operatori che sono stati già coinvolti sia direttamente che indirettamente per avviare una riorganizzazione organica del settore dei processi di riqualificazione e gestione della rete di pubblica illuminazione, in modo da favorire la diffusione del modello sperimentale messo a punto dall’ENEA. Con l’applicazione di “tecnologie smart” alla rete dell’illuminazione pubblica l’ENEA intende contribuire alla trasformazione energetica ed ambientale delle nostre città, nell’ottica della sostenibilità delle smart city del futuro.

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Premio "Energia da vedere": Obiettivo efficienza energetica

Premio "Energia da vedere" Obiettivo efficienza energetica L'ENEA (Agenzia per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), in collaborazione con FIRE (Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia), ed ISONOVA (Istituto per la promozione dell'innovazione tecnologica), indice un premio per opere multimediali riservato a giovani -under 35- registi e a sviluppatori di applicazioni per telefonia cellulare dal titolo "ENERGIA DA VEDERE".

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Nucleare: Enel-Edf stop collaborazione al progetto Epr in Francia

Nucleare: Enel-Edf stop collaborazione al progetto Epr in Francia Fonte AGI - Roma, 4 dic. Enel ha notificato a Edf l'esercizio del diritto di recesso dal progetto in costruzione del reattore nucleare EPR (European Pressurized Reactor) di Flamanville ("Flamanville 3"), in Normandia, e negli altri cinque impianti da realizzare in Francia utilizzando la stessa tecnologia EPR, concludendo cosi' l'accordo di collaborazione strategica che le due societa' avevano sottoscritto nel novembre del 2007. Con l'uscita dal progetto Flamanville 3, Enel sara' rimborsata delle spese anticipate, in relazione alla sua quota del 12,5% nel progetto, per un ammontare complessivo di circa 613 milioni di euro piu' gli interessi maturati. Per saperne di più: http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201212041831-eco-rt10293-nucleare_enel_edf_stop_collaborazione_al_progetto_epr_in_francia

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I RISULTATI DELLE ATTIVITÀ ENEA PER LA RICERCA DI SISTEMA ELETTRICO

I RISULTATI DELLE ATTIVITÀ ENEA PER LA RICERCA DI SISTEMA ELETTRICO A conclusione delle attività di ricerca e sviluppo svolte dall’ENEA nell’ambito dell’Accordo di programma per la “Ricerca di Sistema Elettrico” con il Ministero dello Sviluppo Economico, relativo al triennio 2009-2011, l’ENEA presenta i risultati dell’ultimo anno del programma nel corso del convegno “L’ENEA e la Ricerca di Sistema Elettrico”, che si è aperto oggi a Roma e si concluderà domani. L’Accordo di programma ha l’obiettivo di promuovere un sistema energetico più sicuro ed efficiente, che permetta di contenere i costi dell’energia elettrica e contribuisca allo sviluppo economico e sociale del Paese, nel contesto delle politiche di liberalizzazione e sviluppo della concorrenza attuate dal Governo italiano e delle politiche ambientali europee. Le attività di ricerca condotte dall’ENEA hanno riguardato le seguenti aree tecnologiche: Fonti rinnovabili Utilizzo pulito dei combustibili fossili e CCS Nucleare da Fusione e da Fissione Efficienza energetica negli usi finali Per queste attività di ricerca sono state attivate collaborazioni con 27 Università italiane e con Sotacarbo e FN, due società partecipate dall’ENEA. L’Ing. Giovanni Lelli, Commissario dell’ENEA è intervenuto in apertura dei lavori e ha evidenziato che: “Le attività svolte dall’ENEA in questo triennio nell’ambito dell’Accordo di programma con il MiSE hanno dato risultati coerenti con quegli obiettivi di economicità, sicurezza e compatibilità ambientale del sistema elettrico, che costituiscono una prerogativa indispensabile per permettere al sistema industriale del nostro Paese di competere sul mercato globale con una capacità produttiva improntata alla sostenibilità. L’ENEA conferma così il suo ruolo di riferimento nazionale per la ricerca ad ampio raggio nel settore dell’energia e più in generale della green economy. In sintonia con le priorità di ricerca contenute nella Strategia Energetica Nazionale e gli indirizzi del nuovo Piano Triennale 2012-2014 della ricerca di sistema elettrico nazionale, nell’ambito del prossimo accordo di programma con il Ministero dello Sviluppo Economico una maggiore incidenza verrà data agli interventi di efficientamento del patrimonio edilizio pubblico, alle attività di ricerca su nuovi sistemi di accumulo e alle tecnologie del solare a concentrazione”.

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