Abitare

In questa area di INGENIO sono raccolte le pubblicazioni, gli approfondimenti, le news riguardanti il tema dell’abitare. In particolare:

  • comfort termico e acustico,
  • efficienza energetica,
  • finiture e arredamento,
  • domotica.

Approfondiremo anche gli aspetti sociali, i servizi per le persone, le regole del condominio, e tutto ciò che ha a che fare con questo tema.

Sul Tema

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Agenzia delle Entrate: detrazione del 50% per pannelli fotovoltaici

Detrazioni Irpef per ristrutturazioni edilizie anche per gli impianti fotovoltaici   L'Agenzia delle Entrate, con il parere Prot....

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“Make it Easy”, il programma che Conergy dedica ai propri Clienti

Un catalogo di servizi organizzato e semplice che affianca l’installatore dall’acquisizione di nuovi clienti fino all’assistenza...

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Home Area Networks Will Represent a $1.1 Billion Market by 2020

FROM: http://www.pikeresearch.com/ Home area networks (HANs), which enable a variety of energy-saving applications and devices within the home,...

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TERREMOTO EMILIA - STUDIO ERVET PROMETEIA: LA RICOSTRUZIONE ENTRO IL 2019

TERREMOTO EMILIA - STUDIO ERVET PROMETEIA: LA RICOSTRUZIONE ENTRO IL 2019 [10-01-2013] Ieri è stato annunciato un bando da 40 milioni di euro che prevede, nella zona rossa, contributi a fondo perduto fino a 200mila euro per progetti indirizzati a innovazione e adeguamento tecnologico, ricollocazioni produttive ed efficienza ambientale Serviranno circa sette anni per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto in Emilia. Lo scenario seppure dunque più positivo, rispetto ad altre esperienze non soltanto italiane, ma anche straniere, sembra ancora lontano dal definirsi concluso. E’ quanto emerge da uno studio commissionato da Regione e Unioncamere Emilia Romagna: la ricostruzione terminerà nel 2019 e si riportano pure le cifre, 11,5 miliardi di danni, di cui tre alle imprese dell’industria, del commercio e dei servizi e altri 2,3 all’agricoltura e al sistema agroindustriale. I dati della ricerca sono riportati in un articolo pubblicato oggi su Il Sole 24Ore: “a partire dal 2014 e fino al 2016 le spese per la ricostruzione dovrebbero incidere in modo significativo sull’incremento del valore aggiunto, con una quota stimata tra il 50 e il 70%. Del resto anche la perdita di ricchezza, in termini di mancata produzione, non esaurirà i suoi effetti nel breve periodo. Secondo le stime – precisa Ervet Prometeia - nei 54 Comuni emiliani delle aree terremotate, questa perdita ammonta a 3,8 miliardi di euro, con un picco del 4,5% nelle zone a maggiore densità produttiva. La perdita di ricchezza incide sul 2012 solo per un 40%, con strascichi pesanti durante l'anno appena iniziato (con un'altra quota del 40%) ma anche nel biennio successivo, fino al 2015”. Ma chi pagherà di più? “A pagare il prezzo più alto saranno i 12 Comuni del cratere, dove la perdita di reddito raggiunge il 36,1% (il resto è ripartito tra i restanti 42 Comuni). In ogni caso, come ribadisce la Regione, una stima definitiva e aggiornata del Pil perso a causa del terremoto potrà essere realizzata solo a partire dalla prossima primavera”. Ma torniamo alla ricostruzione: il governatore Errani parla chiaro. Ieri è stato annunciato un bando regionale da 40 milioni di euro che prevede, nella zona rossa, contributi a fondo perduto fino a 200mila euro per progetti indirizzati a innovazione e adeguamento tecnologico, nuove ricollocazioni produttive ed efficienza ambientale. Ma non è tutto: allo studio c’è infatti un centro innovazione di riferimento europeo nel settore biomedicale, aperto a partner privati, che avrà sede a Mirandola, previsto all’interno del bando sulla ricerca industriale.

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JPI Cultural Heritage – JHEP Lancio proposte di progetti di ricerca sul patrimonio culturale

JPI Cultural Heritage – JHEP Lancio proposte di progetti di ricerca sul patrimonio culturale Oggi, 10 gennaio 2013, si apre la Call Pilota transnazionale nell’ambito dell’Iniziativa di Programmazione congiunta JPI Cultural Heritage. Il termine ultimo per la presentazione delle proposte sul sito www.jpi-culturalheritage.eu è il 5 aprile 2013. 1. Argomento della Call Le tematiche di ricerca sulle quali si focalizza questa Call pilota sono: 1. Metodologie, strumenti (inclusi strumenti non invasivi) e modelli finalizzati alla comprensione dei meccanismi di danno e degrado (inclusi gli effetti del weathering e dei cambiamenti climatici) del patrimonio culturale tangibile (inclusi edifici, siti e paesaggio); 2. Materiali, tecnologie e procedure per la conservazione del patrimonio culturale tangibile; 3. Uso e riuso di edifici e siti, inclusa la relazione tra cambi di destinazione d’uso e politiche pubbliche, inclusi costi e valore aggiunto (per esempio come risultato di regolamenti per la pianificazione e lo sviluppo urbano); 4. Maggiore comprensione dei valori culturali, valutazione, interpretazione, etica e identità inerenti al patrimonio culturale tangibile, intangibile e digitale. 2. Progetti attesi Verranno offerte possibilità di finanziamento a progetti di ricerca. Il progetto deve avere una durata massima di 36 mesi. Il budget complessivo della Call ammonta a circa 3 milioni di euro. 3. Procedura per la presentazione della domanda I consorzi devono essere costituiti da almeno 3 gruppi di ricerca con sede presso tre differenti paesi partecipanti (vedere lista in basso). I proponenti dovranno tenere conto dei rispettivi criteri nazionali di eleggibilità (vedere il documento Criteri nazionali di eleggibilità) e delle condizioni di finanziamento (vedere le ‘Guidelines for Applicants’ disponibili sul sito www.jpi-culturalheritage.eu). Tutti i partner del consorzio devono dar prova di sufficiente stabilità finanziaria per sostenere il progetto in maniera adeguata. Il coordinatore del progetto deve assicurarsi che i partner del consorzio forniscano le informazioni necessarie richieste dalle agenzie/ministeri (vedere le ‘Guidelines for Applicants’ disponibili sul sito www.jpi-culturalheritage.eu) al fine di assicurare l’eleggibilità del progetto. Il termine ultimo per sottoporre le proposte di progetto è il 5 Aprile, 2013, alle ore 18.00. I partecipanti verranno informati circa le decisioni riguardanti i finanziamenti entro Agosto 2013. 4. Eleggibilità e valutazione Le proposte eleggibili secondo i criteri della Call pilota verranno inoltrate alle Istituzioni ed Enti di finanziamento nazionali affinché vengano eseguiti i controlli di eleggibilità nazionale basati sugli specifici programmi di finanziamento nazionali (vedere il documento Criteri nazionali di eleggibilità). Tutte le proposte eleggibili verranno analizzate da un team di esperti secondo le regole di ‘peer review’ e verrà redatta una graduatoria finale da parte del Comitato Scientifico della JPICH. I criteri di valutazione rientrano nelle seguenti principali categorie: 1) contenuto tecnico e scientifico, 2) valore aggiunto transnazionale, 3) gestione del consorzio e del progetto, 4) programma di lavoro, 5) risorse utilizzate, 6) impatto dei risultati della ricerca, 7) valorizzazione dei risultati. 5. Moduli, linee guida e ulteriori informazioni Si raccomanda di prendere contatto con il referente nazionale prima della sottomissione della proposta per eventuali ulteriori informazioni

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L’ospedale di Udine al centro del progresso energetico della città

Udine sceglie la strada dell’efficienza energetica e presenta la nuova centrale tecnologica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Santa Maria della Misericordia

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EXPO 2015: un “VIVAIO IN LATERIZIO” per l'Italia

ANDIL, Associazione Nazionale degli Industriali dei Laterizi, bandisce un Concorso speciale per l’assegnazione di un Premio a opere...

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Thermal Energy Storage Market to Reach $3.6 Billion Worldwide by 2020

Thermal Energy Storage Market to Reach $3.6 Billion Worldwide by 2020 January 8, 2013 An often unrecognized but important component of the developing market for energy storage systems, thermal energy storage (TES) is most often used to provide cooling capacity for commercial buildings. Today, TES systems are also increasingly seen as an effective means of shifting electricity use from daytime peak periods to less expensive periods of the day or at night, saving money and increasing overall system efficiency. According to a recent report from Pike Research, a part of Navigant’s Energy Practice, total revenue from worldwide sales of thermal energy storage will grow steadily over the remainder of this decade, reaching $3.6 billion by 2020. “Thermal energy storage has strong potential in markets such as the European Union, which have a heavy emphasis on energy efficiency initiatives and rising levels of renewable energy generation,” says research director Kerry-Ann Adamson. “Growth is also expected in the less regulated U.S. market, however, where industry representatives project as much as a quarter of a billion dollars of investment in TES, if pending legislation is passed by Congress.” TES has not traditionally been packaged and sold as a standalone appliance or service. Thus, thermal storage companies tend to offer their technologies as part of a larger project, for new construction of buildings, or as part of a major retrofit project that will replace or expand an existing cooling system. Being offered as part of a larger project is, in fact, a key aspect of the economics of TES installation, according to the report. Even its most ardent advocates recognize that the greatest value for installing a system comes as part of a new project design, or when investment is triggered by a major event that requires a comprehensive upgrade. The report, “Thermal Energy Storage”, analyzes the market for thermal energy storage, concentrating on five major applications that currently define the commercial marketplace for thermal storage: thermal storage for heating, ventilation and air conditioning in commercial buildings; district energy systems for cooling and, in some cases, heating; turbine inlet cooling to limit generation power losses; utility and grid support applications; and high-temperature storage at concentrated solar power generation facilities. In addition to comparing TES technologies and examining the drivers and barriers for the TES market, the study includes profiles of more than two dozen key industry players as well as forecasts for revenue and capacity through 2020. An Executive Summary of the report is available for free download on the Pike Research website.

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Pubblicati su GU n.1 - 2013 del 2/1/2013 i due decreti su energia

Pubblicati nel Supplemento Ordinario della Gazzetta Ufficiale n.1 - 2013 del 2 gennaio 2013 due decreti tanto attesi: DECRETO 28 dicembre 2012 Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni. DECRETO 28 dicembre 2012 Determinazione degli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico che devono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell’energia elettrica e il gas per gli anni dal 2013 al 2016 e per il potenziamento del meccanismo dei certificati bianchi.

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Solar Frontier Sets New CIS Cell Efficiency Record

Solar Frontier Sets New CIS Cell Efficiency Record

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Green Paper Lighting the Future: Accelerating the Deployment of Innovative Lighting Technologies

Green Paper Lighting the Future: Accelerating the Deployment of Innovative Lighting Technologies [FROM http://www.electrical-efficiency.com/] The...

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VENETO: FINANZIATI INTERVENTI PER L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA

VENETO: FINANZIATI INTERVENTI PER L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA

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Speciale rivista ENEA su conoscenza, diagnosi e conservazione del Patrimonio Culturale SEISMIC

Speciale rivista ENEA su conoscenza, diagnosi e conservazione del Patrimonio Culturale 7 dicembre 2012 Gran parte del Patrimonio Culturale mondiale si trova in Italia; la sua conservazione è, pertanto, una grande responsabilità per il Paese. La salvaguardia del Patrimonio Culturale è importante non solo per conservare la propria storia e identità, ma anche perché può rappresentare una grande forza trainante per l’economia, in un momento di crisi globale come quello che stiamo vivendo. Questa sfida è impegnativa. I processi di invecchiamento naturale dei beni culturali sono accelerati dall’effetto combinato di inquinamento atmosferico e fenomeni meteorologici avversi, dall’impatto del flusso turistico, dalla mancanza di adeguata manutenzione e da disastri naturali quali i terremoti. Fortunatamente, le moderne tecnologie offrono strumenti efficaci per un ventaglio di tipologie di interventi: da una parte l’analisi, la diagnosi, la valutazione dell’evoluzione di un danno iniziale, dall’altra il restauro personalizzato e la prevenzione del rischio. L’approccio multidisciplinare è la principale caratteristica dei numerosi interventi ENEA nel campo dei Beni Culturali. Negli ultimi anni l’ENEA ha effettuato più di 1500 interventi di diagnosi su strutture storiche e oggetti artistici, in collaborazione con Restauratori e Archeologi, di concerto con il Ministero della Cultura, nell’ambito di Progetti di Ricerca nazionali e internazionali. Questo Speciale presenta una sintesi di alcune delle più recenti attività svolte dall’ENEA nella conoscenza, diagnosi e conservazione dei Beni Culturali. Knowledge, Diagnostics and Preservation of Cultural Heritage Index Foreword, P. Clemente, P. Di Lazzaro, R. Giorgi The 6th April, 2009 Earthquake: Restoration Choices and Pathways, L. Marchetti Art and Science: Parallel Yet Converging Realities. The Importance of Technology in the Preservation of Art, G. Bandini Natural risks and protection Seismic Preservation of the Cerreto di Spoleto Historical Centre G. Bongiovanni, G. Buffarini, P. Clemente, A. Paciello, D. Rinaldis, V. Verrubbi, G. Martini, A. Zini, S. Martino The Geomorphological Hazard of Machu Picchu Citadel and Aguas Calientes Village C. Puglisi, L. Falconi, A. Screpanti, V. Verrubbi, G. Martini, S. Paolini Safeguard of Historical and Cultural Values in the Teramo Area: From Hazard Integrated Analysis to Urban Vulnerability E. Candigliota, S. Castellani, S. Cavalieri, F. Immordino In Situ Traffic Vibration Monitoring and Non-Destructive Analyses of the Egyptian Obelisk of San Giovanni in Laterano in Rome G. De Canio, M. Baldini, S. Bonifazi, A. Colucci, F. Di Biagio, M. Mongelli, A. Tatì, P. Giaquinto Seismic Preservation of the Archeological Site of Pompeii. Preliminary Analyses I. Bergamasco, V. Papaccio, B. Carpani, P. Clemente, F. Saitta Anti-Seismic Marble Basements for High Vulnerable Statues in Italy: Bronzes of Riace, Annunciazione by Francesco Mochi, San Michele Arcangelo by Matteo di Ugolino G. De Canio, S. Bonomi, A. Cannistrà Experimental Dynamic Analysis and Seismic Rehabilitation of Palazzo Margherita in L'Aquila G. Buffarini, P. Clemente, S. Serafini, A. De Stefano, R. Olivieri, A. Salvatori Conservation of cultural heritage Microbe-Based Technology for a Novel Approach to Conservation and Restoration N. Barbabietola, F. Tasso, M. Grimaldi, C. Alisi, S. Chiavarini, P. Marconi, B. Perito, A.R. Sprocati Performance of Nanomaterials for the Conservation of Artistic Stones F. Persia, R. D’Amato, F. Padella, L. Pilloni, A. Rinaldi, A. Tatì ENEA Contributions to Safeguarding Material and Immaterial Knowledge from Ancient Mesopotamia P. Negri, S. Petronilli, G. Ponti, D. Alderuccio, G. Mencuccini, A. Rocchi, F. Fontana The Conservation of the Shroud of Turin: Optical Studies P. Di Lazzaro, D. Murra, A. Santoni, E. Nichelatti Effects of Air Pollution on Materials, Including Historic and Cultural Heritage Monuments S. Doytchinov, A. Screpanti, G. Leggeri Energy-Related Innovative Concepts, Methods and Techniques for Sustainable Protection and Conservation of Historic Buildings in Urban Areas S. Styliani Fanou, T. Kauppinen, P. Bartoccini, A. Colucci, F. Di Biagio, C. Di Sarcina, G. Fasano, N. Labia, E. Martini, R. Maso, M. Poggi, A. Tatì ICT to Increase Knowledge of Cultural Heritage S. Migliori, D. Abate, L. Bordoni, B. Calosso, V. Fiasconaro, G. Furini, S. Pierattini, S. Guiducci, B. Jiménez Fenández-Palacios, F. Remondino, A. Rizzi Diagnostics and Imaging Scanning Lidar Fluorosensor for Remote Diagnostics of Artworks L. Caneve, F. Colao, R. Fantoni, L. Fiorani, A. Palucci, M.P. Ortiz, V. Fassina Terrestrial and Subsea 3D Laser Scanners for Cultural Heritage Applications L. De Dominicis, G. Fornetti, M. Guarneri, M. Ferri de Collibus, M. Francucci, M. Nuvoli Investigation and Characterization of Artistic Techniques in Works of Modern and Contemporary Art S. Bruni, G. Maino, C. Vaccaro, L. Volpe Analysis by Scanning Electron Microscopy and Microanalysis of Sandstones in Bologna, Petra and Mtskheta S. Bruni, M. Indirli, G. Marghella, A. Marzo, L. Moretti, G. Maino Correlation Between XRF Data and Pigment Radiopacity P. Moioli, C. Seccaroni Non-Destructive Investigations on Four Paintings by the Master of Castelsardo. A Collaboration Between ENEA and Cagliari University G. Carcangiu, O. Cocco, L. Donati, P. Meloni, P. Moioli, F. Persia, C. Seccaroni, A. Tognacci, P. Usai Phase-Sensitive Reflective Imaging in the Terahertz and mm-Wave Regions Applied to Art Conservation A. Doria, G.P. Gallerano, E. Giovenale, G. Messina, I.P. Spassovsky, A.C. More, A. Petralia Is this Artwork Original or Is It a Copy? The Answer by a New Anti-Counterfeiting Tag S. Bollanti, P. Di Lazzaro, F. Flora, L. Mezi, D. Murra, A. Torre, F. Bonfigli, R.M. Montereali, M.A. Vincenti

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GUIDA OPERATIVA: Come ottenere i "certificati bianchi"

GUIDA OPERATIVA: Come ottenere i "certificati bianchi" L'ENEA, su mandato dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, è...

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GUIDA OPERATIVA: Come ottenere i "certificati bianchi"

GUIDA OPERATIVA: Come ottenere i "certificati bianchi" L'ENEA, su mandato dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, è pienamente coinvolta nella gestione del meccanismo dei certificati bianchi e, dopo diversi anni di operatività, il bilancio consolidato è sicuramente positivo sia in termini di espletamento del mandato sia in termini di professionalità acquisite. Si è tuttavia verificato che non tutti i segmenti degli usi finali dell'energia sono ancora pienamente consapevoli delle possibilità offerte dal meccanismo. Inoltre, la qualità delle domande per l'ottenimento dei titoli risulta spesso carente, con allungamento dei tempi di istruttoria e uso non ottimale delle risorse impegnate. La seconda edizione della Guida operativa è stata elaborata a seguito dell'emanazione da parte dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas della Delibera 9/11 che apporta decisive modifiche alle modalità di ottenimento dei titoli di efficienza energetica. Oltre a illustrare il mutato quadro regolatorio, la guida ha l'intento di segnalare agli operatori gli snodi cruciali attorno a cui è costruito il nuovo sistema, gli aspetti più meritevoli di cura e attenzione all'atto della preparazione della domanda, l'interpretazione dei diversi passi procedurali da seguire. La guida è stata sfoltita degli argomenti non più attuali, ed è stata arricchita rispetto alla prima edizione daulteriori caveat e FAQ - casi studio realmente istruiti dall'ENEA con particolare valore paradigmatico - che possono ulteriormente chiarire lo spirito del meccanismo e il metodo che ENEA adotta nella valutazione delle proposte. Una novità inserita nella seconda edizione è il Vademecum del perfetto proponente, scritto allo scopo di fissare una roadmap ideale per massimizzare la probabilità di imbastire proposte positive già dalla prima imputazione. La Guida operativa è lo strumento cui ENEA affida la diffusione delle informazioni e le conoscenze sui certificati bianchi, con lo scopo di rendere più agevole e spedita la partecipazione al sistema. La guida operativa è scaricabile in rete in formato pdf http://www.enea.it/it/produzione-scientifica/pdf-volumi/v2012-guida-cb2.pdf

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CERTIFICATI BIANCHI: ENEA consuntiva sette anni di attività sui titoli di efficienza energetica

CERTIFICATI BIANCHI ENEA consuntiva sette anni di attività sui titoli di efficienza energetica Nel corso del convegno “Certificati bianchi. Bilanci e proposte a sette anni dall’avvio”, che si è tenuto oggi all’ENEA, sono stati presentati i risultati ottenuti a conclusione del primo ciclo del meccanismo di incentivazione, relativo al periodo 2005-2012. In questi sette anni, l’ENEA ha valutato proposte che hanno complessivamente ottenuto 17,04 milioni di titoli di efficienza energetica, corrispondenti a circa 1,7 miliardi di euro. Per realizzare un simile risultato l’ENEA si è dovuta dotare di un’organizzazione interna in cui lavorano circa 40 persone, con uno specifico sistema informativo per la gestione delle proposte. Tali attività sono state condotte nell’ambito di una convenzione con l’autorità per l’energia elettrica e il gas. Nel corso del convegno sono state inoltre illustrate le principali novità introdotte dal decreto di rinnovo del meccanismo dei certificati bianchi, in corso di emanazione, oltre all’avvio di un dibattito con gli operatori finalizzato all’individuazione degli snodi procedurali su cui intervenire per rendere il meccanismo sempre più efficace e tempestivo nel riconoscimento dei titoli. L'Italia è stata la prima nazione al mondo ad avere applicato il meccanismo dei Certificati Bianchi, un sistema alquanto complesso che produce un aumento di efficienza negli usi finali di energia imponendo obiettivi di risparmio energetico ai grandi distributori di elettricità e gas. Sono proprio questi, che per dimostrare il raggiungimento dei propri obiettivi, devono entrare in possesso di un determinato numero di titoli di efficienza, i cosiddetti certificati bianchi, a cui possono accedere grazie a contrattazioni bilaterali con società di servizi energetici, che hanno ottenuto i titoli grazie alla realizzazione di interventi di risparmio energetico, oppure accedendo ad un apposito mercato gestito dal GME. L’ENEA sarà direttamente coinvolta nella rielaborazione delle regole per l’accesso al meccanismo nel prossimo ciclo 2013-2016. Considerata la mole di attività finora svolta, le competenze acquisite, la rete di contatti ormai consolidati sia con i grandi distributori che con le società di servizi energetici, l’ENEA si vedrà attribuire ulteriori incarichi oltre alle normale attività istruttoria, quali l’esecuzione delle verifiche ispettive, campagne formative-informative di sensibilizzazione e promozione dello strumento, elaborazione di guide settoriali, il coinvolgimento nella fase istruttoria dei grandi progetti (interventi di grande respiro che fanno risparmiare più di 30.000 tep all’anno), predisposizione di una banca dati sugli interventi da rendere disponibile online. Dal processo di rielaborazione delle nuove regole ci si aspetta un potenziamento del meccanismo di incentivazione coerentemente con la centralità che l’efficienza energetica riveste per la Strategia Energetica Nazionale, come strumento più idoneo per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici europei al 2020 e per il rilancio dell’economia italiana. I Certificati Bianchi sono ritenuti infatti indispensabili per la programmazione energetica nazionale e costituiscono il principale strumento con cui le imprese possono finanziare - in tutto o in parte - gli interventi “che fanno risparmiare energia”. Roma, 20 Dicembre 2012

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Linee Guida ENEA per l'efficienza dell'illuminazione pubblica dei comuni

Al via l'Osservatorio Nazionale sull'illuminazione pubblica per la Smart City partendo dal progetto Lumière Presentate le Linee Guida per i...

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Da Bruxelles 1,2 mld alle rinnovabili innovative

Dalla vendita di 200 milioni di quote di emissione Da Bruxelles 1,2 mld alle rinnovabili innovative Share on print La Commissione assegna i nuovi finanziamenti per dare impulso a 23 progetti innovativi sulle green energy. Non previsto alcun finanziamento per progetti in tema di cattura e stoccaggio del carbonio (Rinnovabili.it) – “Quest’anno Natale è arrivato presto”. Con queste parole la Commissaria responsabile dell’Azione per il clima, Connie Hedegaard, ha annunciato l’assegnazione dei nuovi fondi del programma NER 300. Oltre 1,2 miliardi di euro provenienti dalla vendita di 200 milioni di quote di emissione dei nuovi entranti nell’ETS europeo e che serviranno a finanziare (al 50%) 23 progetti sulle energie rinnovabili. “Il programma NER300 – spiega Hedegaard - è sostanzialmente un meccanismo “Robin Hood” che costringe chi inquina a pagare per finanziare progetti di dimostrazione su vasta scala per nuove tecnologie a basse emissioni di carbonio. Le sovvenzioni per un importo di 1,2 miliardi di EUR (a carico degli inquinatori) stimoleranno l’erogazione di altri 2 miliardi di EUR provenienti da investimenti privati nei 23 progetti di dimostrazione delle tecnologie a basse emissioni di carbonio selezionati”. Le 23 proposte selezionate dal primo invito del programma produrranno secondo le stime di Bruxelles un aumento collettivo della produzione annua di energia rinnovabile in Europa di circa 10 TWh; un quantitativo equivalente al consumo annuo di carburante di oltre un milione di automobili a cui si aggiunge il dato occupazionale: alcune migliaia di posti di lavoro a tempo pieno durante la fase di avvio e altri mille per 15-20 anni per mantenere in funzione gli impianti. Dalla decisione odierna rimangono fuori soli i progetti in tema di cattura e stoccaggio del carbonio (carbon capture and storage – CCS) e l’esecutivo fa saper che i 275 milioni precedentemente destinati restano disponibili per finanziare la seconda fase di NER300. La Commissione intende, inoltre, procedere rapidamente al secondo invito a presentare proposte, che mobiliterà i fondi non spesi dal primo invito e gli introiti della vendita dei restanti 100 milioni di quote della riserva per i nuovi entranti.

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Da Bruxelles 1,2 mld alle rinnovabili innovative

Dalla vendita di 200 milioni di quote di emissione Da Bruxelles 1,2 mld alle rinnovabili innovative Share on print La Commissione assegna i nuovi finanziamenti per dare impulso a 23 progetti innovativi sulle green energy. Non previsto alcun finanziamento per progetti in tema di cattura e stoccaggio del carbonio (Rinnovabili.it) – “Quest’anno Natale è arrivato presto”. Con queste parole la Commissaria responsabile dell’Azione per il clima, Connie Hedegaard, ha annunciato l’assegnazione dei nuovi fondi del programma NER 300. Oltre 1,2 miliardi di euro provenienti dalla vendita di 200 milioni di quote di emissione dei nuovi entranti nell’ETS europeo e che serviranno a finanziare (al 50%) 23 progetti sulle energie rinnovabili. “Il programma NER300 – spiega Hedegaard - è sostanzialmente un meccanismo “Robin Hood” che costringe chi inquina a pagare per finanziare progetti di dimostrazione su vasta scala per nuove tecnologie a basse emissioni di carbonio. Le sovvenzioni per un importo di 1,2 miliardi di EUR (a carico degli inquinatori) stimoleranno l’erogazione di altri 2 miliardi di EUR provenienti da investimenti privati nei 23 progetti di dimostrazione delle tecnologie a basse emissioni di carbonio selezionati”. Le 23 proposte selezionate dal primo invito del programma produrranno secondo le stime di Bruxelles un aumento collettivo della produzione annua di energia rinnovabile in Europa di circa 10 TWh; un quantitativo equivalente al consumo annuo di carburante di oltre un milione di automobili a cui si aggiunge il dato occupazionale: alcune migliaia di posti di lavoro a tempo pieno durante la fase di avvio e altri mille per 15-20 anni per mantenere in funzione gli impianti. Dalla decisione odierna rimangono fuori soli i progetti in tema di cattura e stoccaggio del carbonio (carbon capture and storage – CCS) e l’esecutivo fa saper che i 275 milioni precedentemente destinati restano disponibili per finanziare la seconda fase di NER300. La Commissione intende, inoltre, procedere rapidamente al secondo invito a presentare proposte, che mobiliterà i fondi non spesi dal primo invito e gli introiti della vendita dei restanti 100 milioni di quote della riserva per i nuovi entranti.

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ABRUZZO, LA RICOSTRUZIONE - CIPE BLOCCA 2,2 MLD PER CENTRO STORICO DELL'AQUILA

ABRUZZO, LA RICOSTRUZIONE - CIPE BLOCCA 2,2 MLD PER CENTRO STORICO DELL'AQUILA [21-12-2012] Il Cipe, nella seduta odierna, ha approvato la proposta di ripartizione presentata dal Ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, per l'assegnazione di 2.245 milioni di euro destinati al finanziamento degli interventi di ricostruzione post-terremoto dell'Abruzzo. Lo riferisce una nota. La ripartizione consentira' in primo luogo di avviare in modo sistematico la ricostruzione del centro storico de L'Aquila e degli altri Comuni del "cratere", sia nella parte privata che pubblica. Consentira', inoltre, di proseguire l'accelerazione della ricostruzione delle periferie, di sostenere lo sviluppo innovativo dell'area e di finanziare per il 2013 le spese per il sostegno alla popolazione e alle altre esigenze correnti. (gp)

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Progettazione ecocompatibile delle lampade: le specifiche della Commissione Ue

Progettazione ecocompatibile delle lampade, ecco le specifiche della Commissione Ue [ 14 dicembre 2012 ] Eleonora Santucci La Commissione europea è tenuta a fissare specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia che rappresentano un significativo volume di vendite e di scambi commerciali. Si tratta di prodotti che hanno un significativo impatto ambientale che può, però, essere notevolmente ridotto modificando la progettazione, senza che ciò comporti costi eccessivi. Dunque, allo scopo di ridurre il consumo di energia, le emissioni di mercurio, il relativo impatto ambientale e allo scopo di armonizzare i requisiti dell'efficienza energetica, l'Unione europea elabora le regole per la progettazione ecocompatibile delle lampade direzionali, delle lampade con diodi a emissione luminosa e delle pertinenti apparecchiature. La Commissione europea - coerentemente con quanto stabilito dalla direttiva sulla progettazione ecocompatibile (direttiva 2009/125/Ce) - ha emanato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi il regolamento (1194/2012) in merito. Un regolamento, però, che non si applica ai moduli Led se sono commercializzati come parti di apparecchi di illuminazione immessi sul mercato in quantitativi inferiori a 200 unità l'anno. Il regolamento, che stabilisce anche i requisiti in materia di informazioni sul prodotto per i prodotti per usi speciali, entrerà in vigore al ventesimo giorno dalla pubblicazione. Nonostante ciò i requisiti per l'ecoprogettazione verranno applicati gradualmente e secondo un calendario definito, sia perché è necessario offrire ai produttori il tempo sufficiente per riprogettare opportunamente i prodotti disciplinati dal presente regolamento, e sia perché è necessario evitare impatti negativi sulle funzionalità delle apparecchiature presenti sul mercato. Dunque, il calendario delle tappe deve tenere conto dell'incidenza sui costi per gli utilizzatori e i produttori, in particolare per le piccole e medie imprese, assicurando nel contempo che gli obiettivi del regolamento siano raggiunti nei tempi previsti. La Commissione ha condotto uno studio preparatorio per analizzare gli aspetti tecnici, ambientali ed economici delle lampade oggetto del regolamento, evidenziando che il consumo di energia elettrica nella fase di uso congiuntamente al contenuto e le emissioni di mercurio costituiscono le caratteristiche ambientali più significative. Le emissioni di mercurio nelle diverse fasi del ciclo di vita delle lampade è stato calcolato, sulla base delle lampade installate, in 0,7 tonnellate nel 2007. In assenza di misure specifiche, si prevede che le emissioni di mercurio prodotte dalle lampade installate saliranno a 0,9 tonnellate nel 2020, mentre è stato dimostrato che tale cifra può essere ridotta in misura significativa. Si suppone, quindi, che la fissazione di requisiti relativi all'efficienza energetica per le lampade si traduca in una diminuzione anche delle emissioni complessive di mercurio. Le specifiche quindi contribuiranno al funzionamento del mercato interno e all'obiettivo unionale di ridurre il consumo di energia del 20 % entro il 2020 rispetto al consumo stimato per detto. L'effetto combinato delle specifiche per la progettazione ecocompatibile stabilite dal nuovo regolamento e dal regolamento delegato relativo all'etichettatura indicante il consumo d'energia delle lampade elettriche e delle apparecchiature d'illuminazione (874/2012), mira a generare un risparmio energetico annuo dell'ordine di 25 TWh entro il 2020 per quanto riguarda le lampade direzionali, rispetto a un'ipotesi di scenario invariato. Al fine di garantire "la soddisfazione del consumatore" vengono stabiliti i requisiti in materia di informazioni sul prodotto affinché i consumatori possano effettuare scelte informate. Del resto l'UE stabilisce che gli Stati membri provvedano affinché gli utenti di apparecchiature elettriche ed elettroniche nei nuclei domestici ottengano le informazioni concernenti gli effetti potenziali sull'ambiente e la salute umana come risultato della presenza di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. I requisiti in materia di informazioni sul prodotto del nuovo regolamento intendono integrare tale disposizione per quanto concerne il mercurio contenuto nelle lampade fluorescenti compatte.

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Progettazione ecocompatibile delle lampade: le specifiche della Commissione Ue

Progettazione ecocompatibile delle lampade, ecco le specifiche della Commissione Ue [ 14 dicembre 2012 ] Eleonora Santucci La Commissione europea è tenuta a fissare specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia che rappresentano un significativo volume di vendite e di scambi commerciali. Si tratta di prodotti che hanno un significativo impatto ambientale che può, però, essere notevolmente ridotto modificando la progettazione, senza che ciò comporti costi eccessivi. Dunque, allo scopo di ridurre il consumo di energia, le emissioni di mercurio, il relativo impatto ambientale e allo scopo di armonizzare i requisiti dell'efficienza energetica, l'Unione europea elabora le regole per la progettazione ecocompatibile delle lampade direzionali, delle lampade con diodi a emissione luminosa e delle pertinenti apparecchiature. La Commissione europea - coerentemente con quanto stabilito dalla direttiva sulla progettazione ecocompatibile (direttiva 2009/125/Ce) - ha emanato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi il regolamento (1194/2012) in merito. Un regolamento, però, che non si applica ai moduli Led se sono commercializzati come parti di apparecchi di illuminazione immessi sul mercato in quantitativi inferiori a 200 unità l'anno. Il regolamento, che stabilisce anche i requisiti in materia di informazioni sul prodotto per i prodotti per usi speciali, entrerà in vigore al ventesimo giorno dalla pubblicazione. Nonostante ciò i requisiti per l'ecoprogettazione verranno applicati gradualmente e secondo un calendario definito, sia perché è necessario offrire ai produttori il tempo sufficiente per riprogettare opportunamente i prodotti disciplinati dal presente regolamento, e sia perché è necessario evitare impatti negativi sulle funzionalità delle apparecchiature presenti sul mercato. Dunque, il calendario delle tappe deve tenere conto dell'incidenza sui costi per gli utilizzatori e i produttori, in particolare per le piccole e medie imprese, assicurando nel contempo che gli obiettivi del regolamento siano raggiunti nei tempi previsti. La Commissione ha condotto uno studio preparatorio per analizzare gli aspetti tecnici, ambientali ed economici delle lampade oggetto del regolamento, evidenziando che il consumo di energia elettrica nella fase di uso congiuntamente al contenuto e le emissioni di mercurio costituiscono le caratteristiche ambientali più significative. Le emissioni di mercurio nelle diverse fasi del ciclo di vita delle lampade è stato calcolato, sulla base delle lampade installate, in 0,7 tonnellate nel 2007. In assenza di misure specifiche, si prevede che le emissioni di mercurio prodotte dalle lampade installate saliranno a 0,9 tonnellate nel 2020, mentre è stato dimostrato che tale cifra può essere ridotta in misura significativa. Si suppone, quindi, che la fissazione di requisiti relativi all'efficienza energetica per le lampade si traduca in una diminuzione anche delle emissioni complessive di mercurio. Le specifiche quindi contribuiranno al funzionamento del mercato interno e all'obiettivo unionale di ridurre il consumo di energia del 20 % entro il 2020 rispetto al consumo stimato per detto. L'effetto combinato delle specifiche per la progettazione ecocompatibile stabilite dal nuovo regolamento e dal regolamento delegato relativo all'etichettatura indicante il consumo d'energia delle lampade elettriche e delle apparecchiature d'illuminazione (874/2012), mira a generare un risparmio energetico annuo dell'ordine di 25 TWh entro il 2020 per quanto riguarda le lampade direzionali, rispetto a un'ipotesi di scenario invariato. Al fine di garantire "la soddisfazione del consumatore" vengono stabiliti i requisiti in materia di informazioni sul prodotto affinché i consumatori possano effettuare scelte informate. Del resto l'UE stabilisce che gli Stati membri provvedano affinché gli utenti di apparecchiature elettriche ed elettroniche nei nuclei domestici ottengano le informazioni concernenti gli effetti potenziali sull'ambiente e la salute umana come risultato della presenza di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. I requisiti in materia di informazioni sul prodotto del nuovo regolamento intendono integrare tale disposizione per quanto concerne il mercurio contenuto nelle lampade fluorescenti compatte.

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Test sismico di un edificio di 4 piani con struttura mista composta da pareti in cemento armato e in muratura. La struttura che in data 20 dicembre p.v. sarà oggetto di prova è un edificio di 4 piani in scala 1:2 con struttura mista composta da pareti in cemento armato e in muratura. Sebbene questa tipologia costruttiva sia abbastanza diffusa, non è mai stata sottoposta a test dinamici su tavola vibrante. La prova permetterà di meglio comprendere il comportamento sismico di questo tipo di strutture la cui risposta, a causa delle rigidezze confrontabili, dipende fortemente da entrambi i tipi di elementi strutturali. Questa prova è stata organizzata nell'ambito del Progetto Europeo SERIES. Questo progetto prevede una notevole collaborazione di istituzioni di diverse nazioni (Italia, Grecia, Francia, Turchia, Belgio, Romania, Regno Unito, Slovenia, Austria). L'obiettivo è la creazione di sinergie tra queste istituzioni al fine di ottimizzare l'utilizzo delle risorse unendo competenze e tecnologie complementari. All'evento contribuiranno in modo attivo rappresentanti del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, nonché esponenti di ReLUIS - Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. La mattinata prevede inoltre la visita alla sede di Eucentre di una classe di studenti di terza media, che avranno in questo modo la possibilità di seguire una presentazione in aula sul tema "conoscere i terremoti", e presenziare la prova su tavola vibrante presso il TREES Lab (laboratorio sperimentale della Fondazione Eucentre). Al termine del test dinamico, i lavori continueranno con l'Assemblea dei Sostenitori della Fondazione Eucentre. Per ulteriori informazioni scrivere a info@eucentre.it.

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