Architetture in mattone pieno per durare nel tempo
In questo articolo Paul Pantaleo, co-founder di TAMassociati, racconta l'uso del mattone pieno per realizzare architetture fatte per durare nel tempo. Due progetti realizzati in Uganda dove questo materiale si contraddistingue per la sua flessibilità e la sua durevolezza.
Il mattone: un materiale solido, resistente, ecologico e riciclabile per l'architettura
È la natura dei materiali con cui sono costruiti gli edifici della modernità a renderli fragili al divenire. Le architetture un tempo si trasformavano in ruderi, dissolvendosi lentamente nella natura, ora resistono alla sparizione diventando rottami da smaltire.
Negli anni abbiamo assistito alla scomparsa della chiesa di Sansovino nell'isola veneziana di Santo Spirito: divorata dal salso, dalla marea, dall'incuria, dalla natura. I mattoni e le pietre di cui era costruita si sono dissolti, tornando allo stato informe delle origini. Svaniti nel nulla. È questa la differenza tra l'architettura del passato e quella del presente.
Per questo, soprattutto per le nostre opere “africane”, abbiamo sempre privilegiato materiali solidi e resistenti, tra questi sicuramente i mattoni pieni, fatti per durare nel tempo ma adatti a disperdersi nel tempo.
In molte regioni dell’Africa vi è un'ottima produzione di mattoni per la presenza di grandi quantità di argilla e per la facilità di reperimento del combustibile. Sono di norma realizzati a mano e spesso cotti a bassa temperatura utilizzando anche sterco di mucca (come fanno lungo le rive del Nilo in Sudan). Usare i mattoni di produzione locale significa utilizzare materiali ecologici e riciclabili, sostenendo l’economia del luogo minimizzando l'uso di cemento. Inoltre, oggi, la possibilmente di utilizzare energie rinnovabili, annullando l'uso di combustibili fossili, permette di ridurre l’impatto ambientale di questo straordinario materiale da costruzione.
Vorremmo ora mostrare due progetti in Uganda che sono particolarmente calzanti per illustrare la nostra filosofia: la nuova biblioteca per il dipartimento di sociologia Makerere Institute ed il Maisha Film Garden sede della Fondazione Maisha.
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La nuova biblioteca per il dipartimento di sociologia Makerere Institute in Uganda
Il MISR - Makerere Institute of Social Research-, diretto da professor Mahmood Mamdani, è uno dei più importanti dipartimenti di sociologia dell'Africa che da anni conduce ricerca sociale estremamente avanzata cercando di costruire un nuovo punto di vista sulla realtà africana e globale.
La riorganizzazione funzionale del (MISR), è stato un esperimento di intreccio tra contemporaneità che ha fatto proprio questo spirito.
Partendo da forme archetipiche come la tipologia circolare tipica degli insediamenti tradizionali letta in un contesto culturale più ampio attraverso intrecci con culture globali. L'ispirazione principale al progetto parte da uno dei più importanti monumenti architettonici del continente africano patrimonio UNESO: la Toba Kasubi straordinario esempio di architettura tradizionale realizzata nel regno del Buganda, il più grande dei regni tradizionali dell'Uganda.
La grande sfida di questo progetto, a partire da questa ispirazione, è stata mostrare come l'architettura contemporanea possa incorporare aspetti della cultura locale creando connessioni in un mondo globale attraverso il design di spazio, materiali, segni, simboli innovativi.
Dal punto di vista funzionale il progetto tratta la riorganizzazione generale degli accesi all'edificio dell'istituto, per consentire una maggiore visibilità e funzionalità grazie alla realizzazione di due nuovi edifici: uno per aule seminariali e conferenze ed uno per l'ampliamento della biblioteca.
L'ampliamento della biblioteca, posizionata al primo piano in continuità con la struttura esistente, include nuovi spazi di lettura e scaffali per i libri di archiviazione. Al piano terra, sotto la biblioteca, è previsto uno spazio esterno dedicato allo studio all'aria aperta.
Gli edifici sono totalmente realizzati in mattoni pieni prodotti localmente. Grande attenzione è stata data allo studio sulla passività dell'edificio e soprattutto su sistemi di ventilazione naturali delle aule non essendo previsto alcun tipo di raffrescamento. In quest'ottica le finestre sono state concepite come delle “macchine termiche” che permettono la ventilazione naturale e l'evacuazione del calore interno schermando contemporaneamente dall'irraggiamento diretto.
La sede della Fondazione Maisha Film Garden
La Fondazione Maisha è un'organizzazione no-profit, fondata dall'acclamata regista Mira Nair nel 2004 per la formazione e la selezione di cineasti africani.
Sostiene Mira Nair: “Se non raccontiamo le nostre storie, nessun altro lo farà, questo è il motivo per cui la nostra missione è dare forza agli artisti visionari dando gli strumenti per raccontare le loro storie in modo globale; mettendo le radici per un’industria cinematografica autosufficiente in Africa orientale”.
Il Maisha Film Garden sorge sulle colline che si affacciano sul Lago Vittoria a pochi chilometri dal centro di Kampala. La vicinanza al Lago conferisce all'area un fascino ed accattivante vista panoramica.
La nuova sede del Film Lab è concepita come la sequenza di un film ispirata all'evoluzione della vita (Maisha significa “vita in Kiswahili).
Il percorso pedonale, che si sviluppa nel giardino, è concepito come una serie di aule all’aria aperta “stazioni” progettate per favorire la discussione, l'apprendimento e contemplazione.
Il percorso inizia dall’infanzia e si sviluppa attraverso diverse le “stazioni” dell’evoluzione dell'essere umano fino al passaggio finale che è la sede centrale della scuola che rappresenta il primo e ultima tappa del cammino vivente. Simbolicamente, rappresenta l’inizio e fine della vita umana.
Si tratta di un edificio realizzato interamente in mattoni pieni sia per i muri verticali che per le coperture realizzate con delle volte incrociate, con tetto teatro/terrazza con vista sul paesaggio.
Particolare attenzione è stata riservata allo studio di diverse tessiture di mattoni realizzando: lo schermo e le sedute del cinema all’aperto, le sale studio, i camminamenti e gli arredi da giardino.
Con questo progetto si è voluto evidenziare la grande flessibilità d’uso del mattone che permette di soddisfare le esigenze a scala edile, di progetto del paesaggio e di arredo, utilizzando un materiale che conferisce unicità ed uniformità al progetto nel suo complesso.
Architettura
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