Architettura | Sostenibilità | BIM
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Architettura Rigenerativa e Digital Masterplanning

Il quindicesimo incontro di Italians in Digital Transformation Uk (IDTUk) si è tenuto a Londra il 22 settembre con tema “Architettura rigenerativa e sostenibilità”, grazie all’ospitalità dello studio di architettura Morris&Company nella East London.
Anche in questa sede la community si è riunita in modalità ibrida tra connessione da remoto e presenza, in modo da agevolare tutti i desiderosi di partecipare all’evento.

Architettura rigenerativa, un caso di studio per le città del futuro

Con la prima presentazione si è parlato di “Architettura rigenerativa, un caso di studio per le città del futuro”, con gli interventi di Mattia Donato, lead del team di Bioclimatic Design e Edoardo Tibuzzi Design Director da AKT II.

Si è presentato il caso di studio della Sharjah Triennal ad Abu Dhabi, una esibizione di tre anni volta alla celebrazione delle risorse del nostro pianeta e il modo che i progettisti hanno per sfruttarle senza abusarne. In particolare si è illustrato il progetto di irrigazione auto-rigenerativa per la vegetazione desertica all’interno di nove depressioni in roccia costruite sul sito di una scuola in disuso. Il progetto si presenta come un prototipo di auto-irrigazione, attraverso lo stabilirsi di un micro-clima favorevole per le oltre 40 specie di piante, che sfrutta la presenza naturale di brina (condensa) sul terreno e la protezione di questo dagli effetti deterioranti del vento.

Come si evince, uno dei temi decisivi ai fini della riuscita del progetto, è stata la conoscenza delle antiche tecniche di coltivazione del luogo e la consapevolezza storica dei comportamenti climatici, che spesso la memoria collettiva tende a perdere col passare del tempo. La geometria, posizione e materiali di composizione delle arene ottimizzano l’umidità dell’aria e del terreno, rendendo il microclima interno vantaggioso a creare l’auto-irrigazione.

L’altro tema affrontato è stato quello del monitoraggio. Il progetto prevede l’osservazione dei dati climatici grazie all’installazione di sensori all’interno dei crateri in roccia. Insieme con la collaborazione dei progettisti architetti Cooking Sections, AKT II si è occupata del monitoraggio e gestione dei dati. I sensori misurano fenomeni quali pioggia, radiazione solare, velocità e direzione dei venti, temperatura dell’aria, umidità relativa, umidità del terreno e del fogliame e i dati vengono raccolti ogni 15 minuti e possono rimanere memorizzati per i seguenti 3 anni. Tali informazioni potranno essere utilizzate per identificare i parametri necessari a favorire la crescita di vegetazione simile in altri contesti.

Mattia e Edoardo hanno voluto farci riflettere sull’importanza dello uso della tecnologia e della memoria storica per sfruttare le risorse naturali in maniera intelligente, all’interno della ormai ben nota crisi climatica.

Il BIM in fase di Concept Design

Il secondo intervento è stato di Giulia Pasturino, BIM Manager per Weston Williamson + Partners.

Giulia ci ha raccontato come la sua scoperta del mondo del BIM e della progettazione digitale non sia stata sempre accolta a braccia aperte durante la sua carriera e ha voluto illustrare i benefici che lei è invece riuscita a sperimentare.

In particolare, Giulia si è posta la domanda di come un modello BIM possa non soltanto essere utilizzato come produzione di disegni o come database di informazioni, ma possa gestire e interpretare tali dati sin dalle fasi iniziali e preliminari della progettazione, garantendone la riuscita in maniera più efficiente rispetto alle normali e comuni modalità progettuali.

É stato illustrato l’esempio di un caso di studio in cui il modello BIM é stato impiegato per creare intere città, attraverso l’utliizzo di “massing” molto semplificate, prodotte con uno script sviluppato in house. Il risultato é una serie di modelli 3D che non sono altro che contenitori di fondamentali informazioni utili in fase di concept per testare più opzioni molto velocemente.

A ognuna di queste “masse digitali” sono assegnati dei parametri che definiscono le caratteristiche progettuali e sono utili per confrontare le differenti opzioni. Possono inoltre essere esportati in Excel, costituendo oggetto di analisi approfondite al di fuori della piattaforma Revit.

Il modello BIM diventa quindi un efficace strumento in fase di concept design poiché velocizza l’aggiornamento dei parametri di progetto e delle informazioni relative in parallelo al divenire delle scelte progettuali.

Cosa hanno detto i partecipanti all’evento ITDUk

"La serata è stata molto interessante, entrambe le presentazioni hanno sviluppato progetti che guardano alla ricerca come soluzione pratica, a scale diverse. Sia il caso studio del masterplan, che il giardino a Sharjh, fanno riflettere sul come raccogliere dati dal sito e trasformarli in design innovativo."  ha affermato Othamane Kandri, Architectural Assistant, Zaha Hadid

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