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Architettura in legno: la nuova edizione "Wood Architecture Prize 2024" by Klimahouse

I 12 progetti finalisti del premio Wood Architecure Prize 2024 promosso dalla fiera Klimahouse. Tre le categorie dell'architettura (privata, pubblica e temporanea), a cui si aggiunge una menzione speciale trasversale per un progetto realizzato da tecnici under 35. I vincitori saranno proclamati giovedì 1 febbraio 2024 presso il Klimahouse Stage.

Wood Architecture Prize 2024: i finalisti del premio 

L’ambizione del premio Wood Architecture Prize 2024 (il bando è in fondo all'articolo nella sezione Allegati) è quella di promuovere la ricerca di un processo di progetto e costruzione attraverso il legno, che corrisponda ai criteri a livello internazionale dettati dalle urgenti questioni climatiche e della sostenibilità. Sono state accolte con interesse le opere di architettura e di ingegneria ideate e realizzate nella logica di filiera territoriale, con un'attenzione alla durabilità e a quelle opere, in cui il legno viene impiegato in combinazione con altri materiali sostenibili, nella prospettiva di perseguire un progetto sensibile all'ambiente.

Le attività di rigenerazione degli spazi abitabili, che possono essere ricomposte nelle azioni sinergiche degli attori pubblico e privato, hanno necessità di alimentarsi di nuove sperimentazioni per la definizione di nuovi immaginari.

Sono queste le ragioni che hanno portato ad identificare tre categorie del premio, con una attenzione particolare dedicata a chi sarà auspicabilmente protagonista di una nuova grande avventura: le nuove generazioni di progettisti.

GUARDA L'EDIZIONE PASSATA 
Architetture in legno: ecco i progetti vincitori del Wood Architecture Prize 2023
Premiate a Klimahouse le opere architettoniche realizzate in legno e dall'elevato grado di efficienza energetica. Costruzioni destinate a diventare un benchmark in direzione degli obiettivi comunitari di decarbonizzazione.

 

Le categorie progettuali

Hanno partecipato al Wood Architecture Prize opere relative a nuove edificazioni, riqualificazioni e/o ampliamenti, sopraelevazioni di edifici esistenti, architetture sperimentali, progettate e realizzate sul territorio nazionale e appartenenti alle seguenti categorie:

  1. Architettura privata. Opere destinate all'utilizzo privato con qualsiasi connotazione funzionale (edilizia residenziale, terziario, alberghi ecc);
  2. Architettura pubblica. Opere destinate all’utilizzo collettivo/pubblico con qualsiasi connotazione funzionale di servizio (edifici scolastici, biblioteche, uffici e sedi di servizi pubblici ecc);
  3. Architettura temporanea. Opere destinate ad un utilizzo temporaneo.

 

La giuria 

Di seguito, i componenti della Giuria del “Wood Architecture Prize” edizione 2024:

  • Arch. Sandy Attia, MoDusArchitects
  • Arch. Manuel Benedikter, Benedikter Architekt – Presidente di giuria
  • Prof. Guido Callegari, Politecnico di Torino
  • Arch. Mauro Frate, MFA architetti
  • Prof. Roberto Gargiani, EPFL - Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne
  • Luca Gibello, Il Giornale dell’Architettura
  • Prof. Paolo Simeone, Politecnico di Torino

 

Processi progettuali e costruttivi sul legno, le sfide climatiche e sostenibilità

Diversi i progettisti e gli studi che hanno partecipato alla seconda edizione Wood Architecture Prize by Klimahouse, istituito da Fiera Bolzano in collaborazione con il Politecnico di Torino, lo Iuav di Venezia e PFEC Italia.

80 progetti candidati, 7 giurati, 12 opere finaliste in 3 categorie progettuali: sono questi i numeri della seconda edizione del Wood Architecture Prize by Klimahouse, istituito da Fiera Bolzano in collaborazione con il Politecnico di Torino, lo Iuav di Venezia e PFEC Italia.

Promuovere la ricerca di processi progettuali e costruttivi incentrati sul legno che rispondano ai criteri internazionali imposti dalle pressanti sfide climatiche e di sostenibilità ambientale. È questo l’ambizioso obiettivo del Wood Architecture Prize, il primo premio sull’architettura in legno in Italia che mira a valorizzare le molteplici potenzialità di questo materiale naturale estremamente versatile.

Durante la seconda giornata della 19esima edizione di Klimahouse, che torna a Fiera Bolzano dal 31 gennaio al 3 febbraio, saranno annunciati i progetti vincitori nelle 3 categorie.

Secondo le stime più recenti, solo in Europa gli edifici rappresentano il 40% del consumo energetico e circa un terzo delle emissioni di gas a effetto serra, contribuendo direttamente alla produzione del 33% delle emissioni globali di CO2. In questo contesto, l’edilizia in legno ricopre un ruolo di cruciale importanza per rispondere concretamente alle sfide ambientali e accelerare il processo di transizione energetica a livello nazionale e internazionale. Grazie al basso impatto ambientale, il legno e il suo utilizzo in ambito costruttivo può contribuire in maniera determinante a ridurre le emissioni di CO2 e a promuovere un settore edilizio più sostenibile nel lungo termine.

Non sorprende, quindi, che a livello globale si stiano diffondendo varie filosofie costruttive e progettuali, tutte incentrate sulla promozione dell'impiego del legno. Klimahouse 2024, sarà l‘occasione per approfondire questo tema di grande attualità e delineare lo stato del settore anche al di fuori dei confini nazionali durante l’annuale incontro che accoglierà la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Wood Architecture Prize.

I 12 finalisti delle tre categorie - privata, pubblica e temporanea, a cui si aggiunge una menzione speciale trasversale per un progetto realizzato da progettisti under 35 - conosceranno il verdetto finale in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione che avrà luogo giovedì 1 febbraio alle ore 15 presso il Klimahouse Stage.

La manifestazione internazionale sul risanamento, la sostenibilità e l'efficienza energetica in edilizia sarà l’occasione per scoprire gli architetti di spicco che hanno plasmato progetti in legno di ultima generazione, trasformando le necessità costruttive in autentiche espressioni d’avanguardia mirate a promuovere il cambiamento green del settore.

Esattamente come quelli che adesso si contenderanno in finale l’ambito Wood Architecture Prize 2024.

 

I 12 finalisti

Arch. Cesare Querci, Studio Mixtura con A.I.D.I. 

Accoglienza in dispensa, un padiglione per la distribuzione solidale di generi alimentari a famiglie e persone bisognose situato nel comune di Terlizzi, in Puglia. L’edificio ospita al suo interno un magazzino per lo stoccaggio dei prodotti alimentari, una cella frigorifera, un punto di distribuzione, un ufficio dedicato all’ascolto, servizi igienici e un drive-trough per la distribuzione di alimenti. >> STUDIO MIXTURA

 

Arch. Cesare Querci, Studio Mixtura con A.I.D.I. Accoglienza in dispensa
Arch. Cesare Querci, Studio Mixtura con A.I.D.I. Accoglienza in dispensa. (Studio Mixtura)

 

Arch. Marta Baretti, Arbau studio con Ampliamenti edifici terapeutici a Forte Rossarol

Struttura votata alla cura delle dipendenze, ospitata nell’area monumentale di Forte Rossarol, ex zona militare, ormai abbandonata, in provincia di Venezia, in cui convivono realtà terapeutiche e di accoglienza, in concessione ad una cooperativa sociale. Nel 2013 un processo multidisciplinare che ha interessato undici edifici nati come deposito di munizioni, ha portato alla rigenerazione degli spazi e alla valorizzazione del metodo di cura, aprendo una ricerca sulla relazione tra neuroscienze e architettura. Il progetto è proseguito negli anni in funzione delle nuove esigenze, fino alle ultime realizzazioni completate nel 2021. >> ARBAU STUDIO

 

Ampliamenti edifici terapeutici a Forte Rossarol Arch. Marta Baretti, Arbau studio
Ampliamenti edifici terapeutici a Forte Rossarol Arch. Marta Baretti, Arbau studio (Arbau studio)

 

Arch. Dario Castellino, studio omonimo con Buen Retiro

Una casa-rifugio nata dalla volontà del progettista di far rinascere un luogo un tempo teatro di vita contadina, adeguandolo alle mutate esigenze. È il risultato del recupero e dell’ampliamento di un antico rudere in pietra, immerso nei boschi di Roccasparvera, in provincia di Cuneo. >> ARCH.DARIO CASTELLINO

 

Arch. Dario Castellino, studio omonimo con Buen Retiro.
Arch. Dario Castellino, studio omonimo con Buen Retiro. (Arch. Dario Castellino)

 

Arch. Camilla De Camilli, studio omonimo con Casa del Custode

Originariamente concepita come guardiania per una fondazione senza scopo di lucro, con sede in una villa seicentesca, la struttura in seguito è stata convertita in spazio di socializzazione riabilitativa per utenti affetti da disturbi dell’alimentazione. >> ARCH CAMILLA DE CAMILLI

 

Arch. Camilla De Camilli, studio omonimo con Casa del Custode
Arch. Camilla De Camilli, studio omonimo con Casa del Custode (Arch. Camilla De Camilli)

 

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Arch. Alberto Giobbi, OUTSTUDIO Architetture con Casa Zero

Riqualificazione funzionale di un fienile della seconda metà dell’Ottocento in stato d’abbandono, situato nel comune di Ovindoli (AQ. È il primo esempio, in assoluto in Italia, di una classificazione energetica B in un edificio sito in un centro storico, mantenendo la preesistenza in pietra locale.

 

Arch. Alberto Giobbi, OUTSTUDIO Architetture con Casa Zero
Arch. Alberto Giobbi, OUTSTUDIO Architetture con Casa Zero (OUTSTUDIO)

 

Arch. Antonio De Rossi, Arch. Massimo Crotti, DAD - Politecnico di Torino e Studio Luisella Dutto con Mizoun de la Villo

Casa alpina del Welfare un piccolo edificio pubblico che ospita un progetto pedagogico sperimentale per bambini da 1 a 3 anni, l’ambulatorio medico con annessi spazi per il wellness e i trattamenti di fisioterapia, un laboratorio artigianale di pasticceria-panetteria condotto da una coppia di giovani e gli archivi comunali. Si tratta di uno degli ultimi tasselli di un progetto di infrastrutturazione del luogo – Ostana, ai piedi del Monviso, diventato recentemente simbolo dei processi di rigenerazione delle aree interne e montane – incentrato sul welfare.

 

Arch. Antonio De Rossi, Arch. Massimo Crotti, DAD - Politecnico di Torino e Studio Luisella Dutto con Mizoun de la Villo
Arch. Antonio De Rossi, Arch. Massimo Crotti, DAD - Politecnico di Torino e Studio Luisella Dutto con Mizoun de la Villo. (DAD, Studio Luisella Dutto)

 

Arch. Enrico Molteni, studio omonimo con Polo educativo inclusivo e innovativo

Un edificio educativo, collocato a Parma, che riunisce due differenti programmi funzionali. L'idea pedagogica è fortemente innovativa, sia nell'integrazione tra una scuola pubblica e una privata, sia nella continuità educativa a soggetti diversi, così come nell'idea di inserire il nuovo polo all'interno di un campus universitario. Si tratta di un esempio unico in Italia, socialmente e culturalmente avanzato.

 

Arch. Enrico Molteni, studio omonimo con Polo educativo inclusivo e innovativo
Arch. Enrico Molteni, studio omonimo con Polo educativo inclusivo e innovativo (Arch. Enrico Molteni)

 

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Arch. Lukas Tammerle, Senoner Tammerle Architetti con Rifugio Passo Santner

Ristrutturazione e ampliamento del rifugio Passo Santner a 2.730 m, sul Catinaccio: un’opera che cerca, in vari modi, di essere una risposta ovvia e sicura alla sfida costruttiva in gioco, vista la particolarità del contesto paesaggistico in cui si colloca.

 

Arch. Lukas Tammerle, Senoner Tammerle Architetti con Rifugio Passo Santner
Arch. Lukas Tammerle, Senoner Tammerle Architetti con Rifugio Passo Santner (Senoner Tammerle Architetti)

 

Arch. Filippo Taidelli, studio omonimo con Roberto Rocca Innovation Building, la nuova sede del corso di Laurea in Medicina e Ingegneria Biomedica di Milano

Nata dalla collaborazione tra Humanitas University e il Politecnico di Milano. L’idea progettuale si configura come un "hangar della conoscenza" che, come un padiglione industriale dalle ampie campate in legno lamellare e solai in cemento a vista, sia in grado di garantire una grande flessibilità nel sviluppare nuove configurazioni spaziali.

 

Arch. Filippo Taidelli, studio omonimo con Roberto Rocca Innovation Building
Arch. Filippo Taidelli, studio omonimo con Roberto Rocca Innovation Building (Arch. Filippo Taidelli)

 

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Arch. Michaela Wolf, studio Bergmeisterwolf con Scissione - Casa EM

Un esercizio virtuosistico su una casa privata a Tires (Bz), destinata a una committenza che gioca con la tradizione, i dettagli particolari e la materialità.

 

Arch. Michaela Wolf, studio Bergmeisterwolf con Scissione - Casa EM
Arch. Michaela Wolf, studio Bergmeisterwolf con Scissione - Casa EM (studio Bergmeisterwolf)

 

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Arch. Federico Robbiano, studio llabb architettura con The Hermitage

Uno spazio di contemplazione e di riflessione totalmente off-grid, che si staglia sulla valle selvaggia di Bobbio (PC), caratterizzato da semplicità costruttiva, minimo impatto sul territorio e utilizzo di materiali naturali facilmente reperibili localmente.

 

Arch. Federico Robbiano, studio llabb architettura con The Hermitage
Arch. Federico Robbiano, studio llabb architettura con The Hermitage (studio llabb architettura)

 

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Arch. Jimmi Pianezzola, studio omonimo con Villa 3 (Strawbale)

Una piccola dimora suburbana vicino a Vicenza, ironicamente progettata sul modello di un'antica villa rinascimentale e costruita con materiali ecologici (legno, paglia, calce, argilla).

Arch. Jimmi Pianezzola, studio omonimo con Villa 3 (Strawbale)
Arch. Jimmi Pianezzola, studio omonimo con Villa 3 (Strawbale) (Arch. Jimmi Pianezzola)

 

I premi

Si elencano di seguito le azioni di valorizzazione che verranno attivate come riconoscimento alle opere e i protagonisti premiati dal “Wood Architecture Prize 2024” nelle diverse categorie:

  • Esposizione fotografica itinerante, con diverse tappe a livello nazionale, dei progetti premiati;
  • Partecipazione degli autori delle opere premiate come speaker alla manifestazione “Waiting for Wood Architecture Prize 2025”;
  • Partecipazione di uno o più autori delle opere premiate come speaker a eventi organizzati o partecipati da Fiera Bolzano, sinergici al mondo del legno sia a livello nazionale che all’estero;
  • Pubblicazione dei progetti premiati su riviste e strumenti di comunicazione di Klimahouse e Fiera Bolzano (web e canali social) e dei media-partner (riviste, web e social);
  • Per il vincitore della menzione Under 35, reportage fotografico dell’opera a cura dello studio fotografico Barbara Corsico

PER SAPERNE DI PIÚ

Allegati

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