Architettura e sostenibilità: il concorso di progettazione che ridisegna la ricerca medica dello Spallanzani di Roma

Il concorso di progettazione per il Nuovo Polo dei Laboratori Rita Levi Montalcini

Al via il concorso di progettazione per il "Nuovo Polo dei Laboratori - Rita Levi Montalcini" dell’INMI Lazzaro Spallanzani di Roma. Questa iniziativa, inquadrata all’interno delle direttive del D.Lgs 36/2023, si configura come una straordinaria occasione per i professionisti del settore, chiamati a elaborare soluzioni innovative per un’infrastruttura di alta specializzazione nel campo delle malattie infettive.

 IL BANDO IN FONDO ALL'ARTICOLO IN PDF

Un progetto di grande impatto

L’oggetto del concorso è l’acquisizione di un progetto con livello di approfondimento equivalente a un Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE), fondamentale per la successiva fase esecutiva e per la realizzazione di un'opera del valore stimato di 9,6 milioni di euro. L’edificio dovrà essere progettato in modo da integrarsi con la struttura esistente, caratterizzata da elevati standard di isolamento e sicurezza.

In particolare, l’oggetto del concorso è quello di sviluppare una Progettazione di Fattibilità Tecnico-Economica che permetta di raggiungere i tre obiettivi previsti dal masterplan attraverso la realizzazione di un nuovo edificio in grado di dare contemporaneamente risposta alle esigenze operative dell’Istituto. 

In tale ottica è stato sviluppato il masterplan per lo sviluppo del "Polo della ricerca" che persegue i seguenti obiettivi:

1. realizzazione di un nuovo edificio dedicato ai laboratori di ricerca;
2. messa a sistema degli edifici già esistenti dedicati alla ricerca;
3. riqualificazione in chiave green di tutta l’area destinata al "Polo della ricerca".

Per il Commissario Straordinario dell’INMI Spallanzani, dr.ssa Cristina Matranga, «dotarsi di nuove strutture è fondamentale per potenziare le attività di ricerca e di diagnosi del nostro Istituto, sempre più sollecitato in ambito nazionale e internazionale. Siamo sicuri che la collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri e l’Ordine degli Architetti ci permetterà di realizzare una struttura moderna e all’avanguardia».

Dichiara il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, Alessandro Panci: «La struttura ospedaliera è stata al centro delle attenzioni durante il periodo Covid grazie alla qualità delle professionalità e delle ricerche svolte. Con grande soddisfazione è stata scelta la piattaforma Concorsi dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia per il suo ampliamento, cercando di ottenere la qualità architettonica attraverso il Concorso di Progettazione. Questa iniziativa si inserisce nel più ampio progetto di promozione culturale del Concorso di progettazione che l’Ordine sostiene, con l’obiettivo che questa procedura non sia intesa come un evento eccezionale, ma sempre più come uno strumento ordinario attuativo degli interventi di trasformazione. Uno strumento virtuoso per l’attuazione di processi di valorizzazione e recupero del patrimonio edilizio e degli spazi pubblici, in quanto procedura incentrata sul confronto tra la qualità di più progetti».

Dichiara Massimo Cerri, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma: «Questo concorso è un invito ai professionisti tecnici a riflettere che le strutture di tipo “tradizionale” non sono più funzionali e non sono più sicure per operatori e pazienti, soprattutto di fronte a scenari emergenziali, come l’esperienza pandemica ci ha insegnato. Le strutture moderne devono rispettare nuovi criteri: flessibilità, resilienza e adattabilità anche davanti a situazioni di emergenza, non dovendo contemporaneamente intralciare l’attività elettiva in piena sicurezza di esercizio».

LEGGI ANCHE: Concorso di architettura: il recupero e la trasformazione di una villa veneta in agriturismo

I requisiti e le modalità di partecipazione

Possono partecipare al concorso operatori economici, sia in forma singola che associata, in possesso dei requisiti stabiliti dal Codice degli Appalti. La selezione si basa su una rigorosa valutazione delle proposte, che devono comprendere una relazione illustrativa tecnica, tre tavole grafiche in formato A1 e un'immagine di riferimento, tutte finalizzate a rappresentare l’efficacia della soluzione progettuale proposta.

L'attenzione ai criteri ambientali minimi (CAM) e all’integrazione con soluzioni per il verde e la gestione delle acque è un elemento chiave nella valutazione dei progetti. L’adozione di strategie di permeabilità, albedo, durabilità e riciclabilità dei materiali sarà determinante nella selezione del vincitore.

La progettazione dovrà considerare i principi della bioarchitettura e della sostenibilità ambientale, privilegiando materiali eco-compatibili e soluzioni tecnologiche avanzate, in linea con le più moderne tendenze dell’architettura ospedaliera. Sarà essenziale l'integrazione con i modelli di Building Information Modeling (BIM), al fine di garantire un approccio progettuale basato su dati interoperabili e gestibili lungo l’intero ciclo di vita dell’opera.

Questo concorso rappresenta un’importante occasione per gli architetti e gli studi di progettazione di misurarsi con un tema di grande attualità, mettendo alla prova competenze tecniche, visione progettuale e capacità di innovazione.

In un contesto sempre più orientato alla sostenibilità e alla digitalizzazione, il "Nuovo Polo dei Laboratori - Rita Levi Montalcini" si configura come un progetto pilota per il futuro dell’architettura ospedaliera in Italia. La sfida è aperta: chi sarà in grado di coniugare eccellenza progettuale, innovazione tecnologica e sostenibilità per dare vita a un’infrastruttura all’avanguardia?

CLICCA QUI PER APPROFONDIRE

Scadenze

La scadenza per la presentazione degli elaborati è fissata per il 27 giugno 2025, con termine alle ore 12:00.

Gli elaborati progettuali da presentare

La proposta progettuale relativa alla partecipazione al Concorso deve essere composta dai seguenti elaborati:

• Relazione illustrativa tecnica generale: massimo 10 facciate formato A4 esclusa la copertina orientata in senso verticale, margini laterali 2 cm, massimo 50 righe, carattere Arial 11 pt, che illustri, anche attraverso schemi e immagini, la proposta e le scelte progettuali.
  All’interno della relazione è richiesto di inserire:
  • Un calcolo preliminare della spesa di realizzazione;
  • Un paragrafo specifico sull’utilizzo di materiali e soluzioni per il verde e la gestione delle acque che puntino a migliorare il microclima degli spazi aperti, con riferimento alle prestazioni di permeabilità, albedo, manutenzione, durabilità, riciclabilità e ai requisiti previsti dai Criteri Ambientali Minimi del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.
    
• N° 3 tavole grafiche - formato A1 - orientamento orizzontale - tecnica rappresentativa libera in bianco e nero o a colori. In particolare le piante devono contenere l’indicazione di tutti gli spazi, le principali quote altimetriche, nonché, per il livello terreno, la sistemazione esterna delle aree in immediata vicinanza. Gli elaborati devono contenere almeno i seguenti elementi articolati liberamente a scelta dei concorrenti:
  • Piante in scala 1:100 di tutti i livelli dell’edificio compreso lo spazio esterno a livello
    stradale;
  • 1 sezione longitudinale in scala 1:100;
  • 2 o più sezioni trasversali sul corpo di fabbrica in scala 1:100;
  • Viste e disegni prospettici per illustrare le proposte di arredo negli spazi interni ed esterni;
    É data facoltà al concorrente di aggiungere altri elementi ai fini di una maggiore comprensione del proprio progetto (particolari realizzativi dei modelli ideati e proposti, rendering di insieme e particolareggiati a complemento dei disegni illustrativi generali).
• Immagine di riferimento in Jpeg 1600x840 pixel (lunghezza per altezza) non oggetto di valutazione da parte della Commissione esaminatrice funzionale ad agevolare la comunicazione.

Premi e riconoscimenti per i vincitori

Il concorso si concluderà con l’attribuzione di premi ai primi tre classificati:

• 1° classificato: 240.657,01 euro (di cui 80.000 euro come anticipo per la redazione del PFTE e il resto a saldo dopo l’approvazione del progetto);
• 2° classificato: 30.000 euro;
• 3° classificato: 15.000 euro.

I vincitori e gli autori delle proposte meritevoli riceveranno un Certificato di Buona Esecuzione del Servizio, un riconoscimento di grande valore curriculare nell’ambito delle procedure di affidamento di servizi di architettura e ingegneria.

PARTECIPA AL CONCORSO

Fonte: Competition Architecture Network (CAN)