Architettura
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Architettura e paesaggio: il nuovo polo di innovazione tecnica per Ferrero a firma Frigerio Design Group

L'edificio, esempio di slow architecture, è stato progettato e realizzato ad Alba creando una sinergia tra paesaggio naturale, architettura industriale, sostenibilità dei processi e benessere dei lavoratori. Vediamo nel dettaglio il progetto

Ferrero Technical Center: integrazione tra paesaggio e architettura industriale

La slow architecture

Il Ferrero Technical Center unisce dentro di sé un connubio tra paesaggio naturalearchitettura industrialesostenibilità dei processi e benessere dei lavoratori.

Si tratta di un forte esempio di Slow Architecture che pone l’uomo al centro. Il nuovo polo di innovazione tecnica per la Ferrero, dopo essere stato ultimato, è oggi a pieno regime con tutte le varie attività insediate.

Progettato dallo studio Frigerio Design Group, rappresenta la nuova frontiera dell’architettura industriale, pensata nel nome della qualità totale per rispondere ai principi della manifattura 4.0 puntando a una produzione automatizzata e interconnessa, con una reciprocità tra uomo e macchina, in relazione con il suo ecosistema.

Si parla di una forma di tecnologia mai ostentata, ma sempre integrata armoniosamente in un’architettura riconoscibile e rassicurante, dove far convergere l’identità aziendale, la storia e il know‐how del gruppo.

Sono stati proposti tre nuovi film, di cui fa parte anche l'edificio manifesto Ferrero Technical Center. Vediamo nello specifico i temi trattati. Bioarchitettura, Ferrero Technical Center, spazi di lavoro: Isplora presenta i tre docufilm dedicati

Il progetto nasce con gli obiettivi di riunire e rendere complementari e interconnesse le attività di engineering dell’azienda, nello specifico quelle destinate alla progettazione di nuovi impianti di produzione, con l’officina dove gli stessi vengono preassemblati e testati: un know‐how preziosissimo, che l’azienda ha voluto nella sede di Alba, città intrinsecamente legata alla sua storia.

Il progetto con il suo approccio slow architecture, è un tipo di progettazione dalla bassa impronta ecologica che vivono nel tempo traendo le risorse dal luogo. Frigerio Design Group ha dato vita a un’architettura iconica e rassicurante costruita proprio a partire dal contesto naturale e in empatia con lo stesso, che si integra nell’ambiente circostante e crea relazioni con gli elementi più caratteristici del paesaggio delle Langhe, dichiarato Patrimonio Mondiale Unesco.

Proprio ad Alba ha sede anche il più grande stabilimento italiano di Ferrero. Lo studio approfondito del luogo, oltre a elementi quali il legame con il territorio, la natura e i suoi colori hanno ispirato il progetto architettonico di Frigerio Design Group, che li reinterpreta attraverso geometrie astratte nelle tonalità calde di un paesaggio autunnale.

Capace di affiancare le funzioni direzionali a quelle operative, il nuovo polo, un edificio bioclimatico e nZEB (nearly Zero Energy Building) si estende su 12.700 mq e ospita oltre 200 dipendenti.

Un’architettura semplice e lineare che cela alla vista impianti e parti tecniche; dove il volume compatto massimizza tutti gli apporti passivi e limita le risorse per la sua gestione e manutenzione, ospitando nella parte inferiore le aree destinate alla produzione e in quella superiore gli uffici. La convivenza delle diverse funzioni si esprime attraverso superfici cieche in basso e trasparenti in alto. Sicurezza e comfort sensoriale sono i valori su cui si sviluppa l’intera architettura.

Ferrero Technical Center, Frigerio Design Group.
Ferrero Technical Center, Frigerio Design Group.
(©EnricoCano)

Il progetto architettonico

Tra terra e cielo, opacità e trasparenze sono studiate per enfatizzare le funzioni definendo un’architettura iconica: le aree destinate agli uffici si caratterizzano per le facciate trasparenti, mentre quelle che ospitano officina e impianti, ai piani inferiori, sono nascoste alla vista.

L’obiettivo primario del progetto del Ferrero Technical Center è stato quello di dare la giusta accoglienza a funzioni distinte, ma strettamente connesse:

  • l’officina per la produzione dei macchinari destinati agli stabilimenti Ferrero, collocata al piano terra insieme a tutte le attività connesse alla loro progettazione; mentre la quasi totalità del livello superiore è destinata a differenti tipologie di uffici, direzionali e operativi, oltre che a spazi di lavoro, sale meeting e aree a disposizione del personale.

La grande hall di ingresso a tutt’altezza, interamente vetrata, dedicata all’accesso dei dipendenti e all’accoglienza dei visitatori, concentra in un unico spazio la percezione di tutto il mondo Ferrero ospitato nell’edificio.

Gli Uffici Ferrero Technical Center, Frigerio Design Group.
Gli Uffici, Ferrero Technical Center, Frigerio Design Group.
(©StudioCampo)

Al suo interno una scenografica scala metallica in un colore rosso vibrante attraversa il volume Ferrero Technical Center come una sorta di “passeggiata sospesa” e offre a chi la percorre una prima vista su alcune delle attività nel cuore dell’edificio: sulla tripla altezza della hall si affacciano infatti le ampie vetrate dei mezzanini, locali che ospitano zone sperimentali, sale riunioni, uffici per i consulenti, un’area relax e gli spogliatoi per il personale.

scala metallica in un colore rosso
Scala metallica in un colore rosso, Ferrero Technical Center, Frigerio Design Group.
(©StudioCampo)

Tutte le parti tecniche e gli impianti sono integrati nelle facciate o celati all’interno del Mezzanino, che connette con i suoi 3.300 mq progettazione e produzione. La struttura è completata da una copertura piana e aggettante che sporge a sud con una leggera pensilina con un frangisole realizzato con pale a sezione ellittica, a protezione delle vetrate degli uffici dai raggi solari.

L’officina di 3.500 mq, con la sua ampia campata di 25m e la sua lunghezza di oltre 100 m, ospita il montaggio dei macchinari. Una pianta regolare, essenziale, con strutture a vista di colore bianco, dove le lavorazioni e gli impianti architettonicamente integrati sono lasciati a vista. Aperture nelle facciate catturano la luce naturale e l’aria proteggendo dall’irraggiamento diretto del sole, reinterpretando il tipico shed industriale che qui ‐ per la stratificazione delle funzioni dell’edificio ‐ non poteva essere riproposto: l’architetto Enrico Frigerio le definisce “branchie”, veri e propri elementi che permettono all’edificio di respirare.

I pannelli di tamponamento che racchiudono il volume industriale sono dotati di faccia interna microforata e fonoassorbente, al fine di migliorare la qualità degli ambienti e contenere l’inquinamento acustico verso l’esterno.

Gli uffici: comfort working

Comfort working: queste sono le parole chiave utilizzate dall’architetto per sintetizzare il progetto per gli uffici, con spazi emozionali, dove i cinque sensi sono stimolati alla ricerca del giusto comfort.

I materiali e i colori riproducono la natura che circonda l’edificio, rendendo gli uffici un vero e proprio “landscape in quota”. Una serie di patii verdi, denominati dall’architetto “giardini volanti”, sono stati inseriti al centro del grande open space per assolvere funzione bioclimatica, acustica ed estetica, e assicurare così una migliore qualità sensoriale e un’illuminazione naturale; e permettendo al tempo stesso di integrare nella vita lavorativa momenti di relax e incontro, avvicinando la natura interna a quella esterna, anche grazie alla grande apertura sul paesaggio.

Gli spazi ufficio, collocati all’ultimo piano, si estendono su un open space di 4.100 mq che ospita sale meeting, spazi privati e aree relax, permettendo ai lavoratori di utilizzare postazioni ergonomiche che sono proiettate sul panorama paesaggistico. Gli spazi sono caratterizzati da vetrate e aperture modulari, continue e trasparenti, con pochi elementi fissi e geometrie coordinate che offrono massima flessibilità.

Tra le scelte dell’architetto Frigerio c’è stata anche quella di togliere dalle singole postazioni i cestini per la carta creando un processo virtuoso di raccolta centralizzata differenziata che ha coinvolto attivamente i dipendenti avviando così una riflessione più ampia che facilita il riciclo. 

Il progetto di interior si sviluppa a partire dall’elemento chiave del colore verde, presente in tre diverse gradazioni: sulle pavimentazioni in linoleum, alternato al legno di bambù, e nella successione di giardini aperti e sospesi legati dal richiamo alle materie prime della produzione Ferrero.

Pensati da Frigerio Design Group per rispondere alle esigenze dell’uomo e al suo comfort, gli spazi assorbono luce naturale e aria e sono stati studiati guardando ai benefici della biofilia, utilizzando il verde anche come sistema per la regolazione del microclima e inserendo piante di caffè, noccioli e melograni. Il progetto ha dato vita a un “paesaggio” di spazi interni ed esterni dove lavorare e incontrarsi, e dove la sostenibilità è al servizio della progettazione di un ambiente di lavoro in grado di garantire il massimo comfort e il benessere delle persone che lo vivono.

Gli Uffici
Gli Uffici Ferrero Technical Center, Frigerio Design Group.
(©StudioCampo)

Sostenibilità ambientale

L’edificio, bioclimatico e nZEB (nearly Zero Energy Building), è stato sviluppato per ridurre al minimo le emissioni di anidride carbonica.

Il volume è compatto, realizzato con materiali industriali, in prevalenza montati a secco: massimizza tutti gli apporti passivi (luce, aria e soleggiamento) e limita al minimo le risorse per la gestione e la manutenzione, contribuendo al tempo stesso a un’identità chiara e definita. Un impianto fotovoltaico sulla copertura garantisce una produzione di energia pari a 300 kW di picco. Grazie ad aperture contrapposte, nelle mezze stagioni gli ambienti potranno essere ventilati naturalmente. Gli uffici sono climatizzati con dei sistemi radianti a soffitto che funzionano a 40° rispetto ai canonici 70°, e svolgono anche la funzione fonoassorbente per il controllo acustico degli ambienti.

I parcheggi esterni garantiscono il controllo dell’inquinamento luminoso grazie ad un sistema smart, che ne controlla l’accensione solo in presenza di traffico.

Caratteristiche del progetto

Ferrero Technical Center
Facts & Figures

Località Alba, (CN) Italia

Committente Gruppo FERRERO
Concorso
2017
Esecutivo
2018‐2019
Consegna
2022
Superfici Lotto
14.500 m2, Edificio 12.700 m2, Parcheggio esterno 4.100 m2 FRIGERIO DESIGN GROUP
Coordinamento generale
Progetto architettonico PFTE, PD, PE

Pratiche Amministrative

Interior design
Direzione Artistica Vincolante

E. Frigerio con C. Ginocchio (capo progetto), S.Rota, S. Stevanè, D. Bona, M. Verdona, F. Valido, A. Alessi, A. Chiappini
Strutture 
Redesco Progetti
Progetto strutturale
PFTE,PD,PE M.E. Giuliani, F.Inzaghi
Impianti
Ariatta Ingegneria dei Sistemi A.Ariatta, G.Ariatta, C.Zeni, M.Zoppo Vigna
BIM
Manager M.Gobbi
Giardini Volanti
AG&P greenscape / E. Bortolotti
Prevenzione incendi e CSP 
C. Manfreddo
Geologia
O. Costagli
Idraulica
S. Sordo
Acustica
E. Bocca
Direzione Lavori
e CSE
Recchi Engineering 
P.Porporato, G. Parnisari, M.Durbano, F. Rubini, M. Rubini
General Contractor 
Co.Ge.Fa.
Resp. Commessa e Resp. Cantiere
G. Forte
Capo Cantiere
A. Sega
Assistenza tecnica
di cantiere P. Masci
Rendering
Courtesy of Frigerio Design Group
Fotografie
A. Positano e G. Cambiaggi | Studio Campo, E. Cano

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L'architettura moderna combina design innovativo e sostenibilità, mirando a edifici ecocompatibili e spazi funzionali. Con l'adozione di tecnologie avanzate e materiali sostenibili, gli architetti moderni creano soluzioni che affrontano l'urbanizzazione e il cambiamento climatico. L'enfasi è su edifici intelligenti e resilienza urbana, garantendo che ogni struttura contribuisca positivamente all'ambiente e alla società, riflettendo la cultura e migliorando la qualità della vita urbana.

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