Architettura
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Architettura e memoria: il film sulla vita del progettista Alessandro Rimini, vittima delle leggi razziali

Il 22 settembre 2023 si terrà la proiezione del film “Alessandro Rimini. Storia di un architetto” di Davide Rizzo (2023), prodotto dall’Ordine Architetti Bologna. L'evento è la serata finale che conclude il progetto europeo "Architecture and Remembrance" legato al tema delle leggi razziali in Europa e Italia. Partecipa all'evento.

La proiezione del film “Alessandro Rimini. Storia di un architetto”

“Architecture and Remembrance” è un progetto finanziato dalla Comunità Europea, con cui si è aperto un nuovo fronte di studi sulla persecuzione degli ebrei in Italia e in Europa. È un’iniziativa culturale coordinata dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano, frutto della partnership tra gli Ordini degli architetti di Milano, Bologna, Ferrara e Roma, insieme a tre istituzioni culturali quali la Fondazione CDEC - Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano, la Fondazione MAXXI di Roma e l’Università Comenius di Bratislava - Ukba.

(Ordine degli architetti di Bologna)

Nell’ambito del progetto ciascun partner ha sviluppato una proposta di ricerca e divulgazione del tema secondo la propria sensibilità ed attitudine:

  • una mostra sugli architetti colpiti dagli atti discriminatori (MAXXI),
  • una graphic novel, rivolta in particolare ai più giovani, per raccontare la storia di alcuni di questi architetti (Ordine Architetti Ferrara),
  • una pubblicazione della ricerca storica (Fondazione OAMi con Fondazione CDEC e UKBA).

L’Ordine Architetti Bologna ha prodotto un nuovo film diretto anche questo da Davide Rizzo, dal titolo “Alessandro Rimini - storia di un Architetto”.

Crediti formativi previsti per gli architetti

La partecipazione all'evento prevede per gli architetti 2 CFP, iscrizione via mail a segreteria@archibo.it indicando nome, cognome e codice fiscale. La registrazione ai fini dei CFP avrà luogo dalle 17:30 alle 17:50.


Alessandro Rimini (Palermo 1898 - Genova 1976) è una figura paradigmatica dell'architettura e delle privazioni sofferte a causa delle leggi razziali dai professionisti di origine ebraica. Architetto di valente capacità professionale, a Milano progetta nel 1935 la Torre Snia Viscosa in Piazza San Babila, il primo grattacielo della città, oltre a numerose sale cinematografiche tra cui il cinema Colosseo presso il cui cantiere verrà arrestato. Tradotto nel campo di prigionia di Fossoli, riesce a fuggire durante il trasferimento verso i lager tedeschi. Vive poi in clandestinità sotto il falso nome di Guido Lara, lavorando nell’anonimato e ricorrendo ad altri professionisti per potere realizzare alcune sue opere. Nel dopoguerra riprende l’attività professionale, che interrompe nel 1956 ritirandosi a Rapallo, dove si dedica alla pittura, sua grande passione fin dagli studi giovanili all’Accademia di Belle Arti di Venezia.

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