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Architettura del paesaggio: 4 progetti tra biodiversità, adattamento climatico e rigenerazione di PARCNOUVEAU

4 Progetti innovativi sviluppati da PARCNOUVEAU di paesaggio urbano, integrando natura e architettura. Interventi che promuovono la biodiversità, rigenerazione dei suoli e delle aree pavimentate, l'adattamento climatico e l'inclusività sociale.

Progettazione ambientale con attenzione alla comunità: i 4 progetti di PARCNOUVEAU

Dal Bulgari Hotel di Roma al Multifunctional Center a Monza, fino al progetto Nouvelle Arche a Montpellier. Per lo studio milanese un approccio innovativo fondato sulla progettazione della natura declinata secondo il tempo e verso il riuso, per il bene comune.

Superare l’approccio di chi abbina il progetto delle aree verdi alla semplice scelta delle specie in vivaio, per puntare su una reale cultura e architettura del paesaggio. È questa la filosofia che sta dietro al lavoro di PARCNOUVEAU, studio milanese di landscape design fondato nel 2008 da Margherita Brianza, architetto con specializzazione alla Scuola di Versailles, che nel 2012 ha visto l’ingresso di Luca Manzocchi e nel 2022 di Carolina Pelosato come partner, con l’idea di rafforzare un team che conta su una rete di 20 professionisti accomunati dalla passione per il verde come materia di progetto. Viste le questioni di attualità che richiamano i cambiamenti climatici e sociali, la sfida sta nel ripensare lo spazio urbano.

Per questo il paesaggio deve confrontarsi con i temi della progettazione ambientale con attenzione alla comunità: oggi più che mai è compito del progettista rispondere alle sfide e alle esigenze contemporanee di un luogo e dei suoi utenti, con un approccio e con soluzioni sostenibili. La prossimità dello spazio e del tempo rientrano in una visione lungimirante per la città del futuro, un gesto di altruismo verso la natura e le persone.

Per PARCNOUVEAU progettare paesaggi significa concepire esperienze, padroneggiare la conoscenza del luogo, delle dinamiche di vita e delle relazioni intrecciate attorno agli spazi dell’intervento. Ogni progetto diventa preparazione di un viaggio, un'indagine approfondita sulle abitudini, la cultura e le peculiarità di un luogo che, a prescindere dalla distanza fisica rispetto alla quotidianità vissuta, si rivela una straordinaria realtà da scoprire.

Un prezioso bagaglio di esperienze, un fattore accelerante che consente di proporre soluzioni sempre più sorprendenti, alimentate dalla passione e dalla determinazione di affrontare le sfide future. In un contesto sempre più instabile tra natura e uomo, con eventi straordinari e ordinari causati dal cambiamento climatico, emerge il dovere di promuovere una cultura della professionalità nell’affrontare tali tematiche. La sensibilità verso le questioni ecosistemiche non può restare uno slogan vuoto, ma diventare un’opportunità concreta per impegnarsi seriamente in progetti che ricollocano la persona al centro, in armonia con la natura. PARCNOUVEAU, insieme alla rete dei suoi partner e fornitori, si impegna costantemente nell'esplorare metodi di coltivazione d'avanguardia, senza l'uso di fitofarmaci, affrontando lo stress idrico senza sistemi di irrigazione e sperimentando varietà colturali adatte alle attuali e future condizioni climatiche.

Lo studio aggrega una rete di professionisti e si interfaccia con altre discipline, implementando nei progetti sistemi di automazione con sensori integrati, mirati a massimizzare la raccolta e il riutilizzo dell'acqua piovana nei sistemi irrigui, soprattutto nelle aree urbane. PARCNOUVEAU rivolge la sua attenzione anche nella rigenerazione dei suoli e alla massimizzazione delle superfici filtranti delle aree pavimentate, delineando un approccio approfondito e innovativo rispetto a una visione sostenibile del fare paesaggio oggi.

«I progetti sono il risultato non solo della nostra formazione, ma sono soprattutto legati al nostro vissuto, inteso come attenzione e lettura meticolosa del contesto reale e sociale. Abbiamo il dovere di guardarci attorno con uno sguardo mai scontato, perché i luoghi e le persone che li vivono sono il nutrimento per alimentare il nostro pensiero», spiega Margherita Brianza, fondatrice e partner dello studio.

  

Bulgari Hotel, un giardino sospeso sulla città di Roma

Il progetto dell'Hotel Bulgari di Roma, inaugurato nell'estate del 2023, ha avuto inizio nel 2019. Lo studio di architettura ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel si è occupato del progetto di riqualificazione dell’edificio e dell’interior design del Bulgari Hotel Roma e PARCNOUVEAU ha curato il design degli spazi esterni. L'hotel sorge all'interno di uno dei tre edifici razionalisti costruiti alla fine degli anni '30, disegnati dall’architetto Vittorio Ballio Morpurgo, che costituiscono la quinta architettonica della piazza, dominata al centro dalla maestosa presenza del mausoleo di Augusto Imperatore.

 

Bulgari Hotel, un giardino sospeso sulla città di Roma
Bulgari Hotel, un giardino sospeso sulla città di Roma (@credits Courtesy Bulgari)

 

La sfida chiave per il progetto paesaggistico è consistita nell'armonizzarsi con l'architettura razionalista esistente, enfatizzandone l’importanza storica, e al contempo, creando nuove interazioni con i suoi elementi. La richiesta del committente è stata sin dall’inizio quella di riportare negli spazi esterni dell’edificio l’estetica della natura romana, che irrompe spontanea nello spazio, genera luoghi iconici e colonizza l’architettura dandole nuovo significato.

Il progetto paesaggistico si sviluppa attraverso i vari livelli dell'edificio, partendo dal portico al piano terra ed estendendosi ai cortili e alle terrazze, fino ad includere gli spazi indoor.

Il portico costituisce il primo spazio di accoglienza per gli ospiti, pensato per offrire un'esperienza avvolgente e uno sguardo unico sulla piazza circostante. Le terrazze sono i luoghi della convivialità, zone esclusive da cui poter godere del panorama della città e del suo clima.

Si ispirano all’idea delle terrazze romane, dove la natura si esprime attraverso densità ed eterogeneità. Pergolati colonizzati da vegetazione rampicante creano ombra e comfort. Gruppi di vasi e vasche con alberi da frutto e vegetazione mediterranea densa abbracciano i salotti e i tavoli, dando vita a paesaggi speciali, luoghi della spontaneità.

Questi luoghi sono pensati per regalare un’esperienza immersiva e visivamente ricca di colori e profumi. Qui le fioriture si ispirano ai gioielli Bulgari e durante i diversi periodi dell’anno creano composizioni ricche e colorate. Il rooftop è il luogo più magico, un giardino sospeso sulla città di Roma, dove la vegetazione anima tutto il perimetro dell’edificio, in vasi e vasche di diverse dimensioni.

 

Bulgari Hotel, un giardino sospeso sulla città di Roma
Bulgari Hotel, un giardino sospeso sulla città di Roma (@credits Courtesy Bulgari)

 

Dati
Committente:
Bulgari
Progetto architettura e interior:
ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel
Consegna dell’opera:
maggio 2023
Dimensioni spazio outdoor:
3.100 mq

 

Montpellier, il progetto di riqualificazione col vigneto urbano più alto della Francia

Nouvelle Arche è un progetto di rigenerazione urbana, sviluppato da Archea Associati e PARCNOUVEAU, vincitori nel 2022 del bando di concorso indetto dalla municipalità di Montpellier per creare le nuove Folies. L’intenzione è quella di affrontare le sfide di progettazione attuali e declinarle in una progettazione eccezionale e innovativa, tenendo presente la transizione ecologica e i temi dell’inclusività e allo stesso tempo promuovendo l’identità culturale, europea e mediterranea. I ‘folli’ progetti vincitori contribuiranno al patrimonio architettonico e paesaggistico del 21° secolo, definendo sempre più Montpellier come “città dove si inventa il futuro”.

 

Nouvelle Arche è un progetto di rigenerazione urbana, sviluppato da Archea Associati e PARCNOUVEAU
Nouvelle Arche è un progetto di rigenerazione urbana a Montpellier, sviluppato da Archea Associati e PARCNOUVEAU. (Archea Associati)

 

Il lotto di intervento del progetto, circa 7.500 mq di superficie, è situato all'ingresso nord-est del quartiere dell’Ovalie, che ospita già lo stadio di rugby, in prossimità dell’area di intervento. I due edifici, in parte residenziali ed in parte commerciali, richiamano l’idea di portale lavorando sulla configurazione che risulta sovrapponendo prospetticamente i volumi dell’architettonico e le chiome degli alberi esistenti. È una figura archetipica che rimanda al concetto dell’accoglienza e della prominenza dal punto di vista urbanistico. L’arcata è rappresentata in forma destrutturata e trova completamento proprio grazie alla vegetazione, la cui presenza si va ad insinuare anche lungo il cretto che scava l’edificio residenziale, nella forma di una natura pioniera che si inserisce negli spazi concessi da un’architettura che retrocede. Il connubio tra artificiale e naturale è senz’altro ardito e inedito, scardinando dettami di rigore e delimitazioni imposte.

Il paesaggio nasce a partire da questo arco, che si veste di verde, e che definisce lo spazio di una piazza alberata, luogo identitario della cultura italiana e rappresentativo dello stare, dei momenti di socialità e aggregazione. Dall’altro lato il portale suggerisce un confine e il superamento dello stesso, che porta dinamismo e ritmo all’interno di questa tessera di paesaggio urbano dalle molte sfaccettature. In posizione perimetrale sono proposti dei giardini temporanei, a memoria dell’esperienza francese dei festival di paesaggio tipo Chamont sur Loire: questi disegnano un paesaggio in costante cambiamento, secondo il manifesto di Gilles Clément, che rappresenta l’evoluzione di un organismo vivente visto attraverso la lente dell’arte.

Dal lato opposto ci si ricollega al parco della Torre dell'Acqua, con interventi di rinaturalizzazione e ricucitura con il paesaggio circostante, integrando anche piccole aree per il relax e picnic. Sono previsti inserimenti floristici a partire dalle specie autoctone con alto valore ecosistemico per la biodiversità e la presenza di un piccolo stagno per attrarre l’avifauna e gli insetti impollinatori.

Il progetto del verde si intensifica sul rooftop, dove si propone di coltivare il vigneto urbano più alto della Francia, con orti urbani combinati con pannelli fotovoltaici per contribuire alla neutralità energetica.

 

Nouvelle Arche è un progetto di rigenerazione urbana a Montpellier, sviluppato da Archea Associati e PARCNOUVEAU.
Nouvelle Arche è un progetto di rigenerazione urbana a Montpellier, sviluppato da Archea Associati e PARCNOUVEAU. (Archea Associati)

 

Dati
Committente:
Municipalità di Montpellier
Progetto architettura:
Archea Associati
Data inizio lavori:
2024
Ipotesi di fine lavori:
2026
Superficie del lotto:
4.873 mq
Superficie calpestabile del complesso immobiliare:
circa 7.500 mq

 

Un nuovo Museo della Scienza per Roma

Il progetto ‘Science Forest’ è stato proclamato vincitore del bando internazionale per il nuovo Museo della Scienza di Roma che sarà realizzato negli spazi delle ex Caserme di via Guido Reni, nel cuore del quartiere Flaminio. L’idea è stata sviluppata per il paesaggio da PARCNOUVEAU e per l’architettura da ADAT Studio.

Il concept sovverte l’antitesi interno-esterno proponendo uno spazio pubblico all’interno delle sue mura. Lo spazio urbano si associa in maniera sinergica alla presenza di una natura protagonista, confermando l’assunzione che la qualità della vita passa attraverso il comfort e il contatto con l’ambiente nella città.

Un luogo pensato come un ampio spazio pubblico coperto, in cui si può scoprire e attraversare un insolito ed affascinante paesaggio ibrido. Intorno alla piazza alberata si affacciano tutti i servizi a cui si può accedere liberamente in un continuum con lo spazio urbano esterno: il foyer del museo, la caffetteria, il bookshop, il ristorante, il punto informazioni, e la galleria per allestimenti speciali temporanei. Un centro di socialità, di svago, di studio, di dibattito, e di incontro che gravita attorno al tema della scienza e della conoscenza. Ad una quota rialzata il progetto prevede di realizzare delle capsule sospese: spazi espositivi di estrema flessibilità d’uso capaci di adattarsi nel tempo a nuove e diverse esigenze museali, che accolgono dispositivi per la divulgazione scientifica e tecnologie digitali immersive.

La presenza di un parco a bosco consente al visitatore di scoprire le dinamiche e i comportamenti delle comunità vegetali, in un percorso che segue la fisiologia delle piante dall’apparato radicale a quello fogliare, offrendo punti di vista privilegiati. Sono due i percorsi principali che attraversano le morfologie naturali a livello degli apparati radicali, a seguire i sentieri esperienziali a livello del soprassuolo, del sottobosco e delle cortecce, infine il piano espositivo e i percorsi sopraelevati a livello delle chiome. La scoperta dell’‘underworld’ avviene attraverso un’esperienza immersiva di questo mondo invisibile grazie a grandi pannelli vetrati disposti lungo i percorsi principali che sezionano e disvelano il sottosuolo.

Il grande spazio coperto diventa un ambiente con un microclima favorevole all’insediamento di una formazione boschiva, grazie a una strategia di raffrescamento naturale dato dall’ombreggiamento delle capsule, ricerca di materiali innovativi dell’involucro e dalla presenza di ventilazione naturale.

Le specie introdotte saranno quelle delle tipiche formazioni boschive mediterranee, consapevolmente selezionate tra le specie che si possono adattare a queste condizioni e favorire in ultima analisi il comfort climatico. Unitamente alla selezione delle specie arboree vengono proposte tutte quelle consociazioni fattive del sottobosco mediterraneo, andando a ricreare le dinamiche di un vero e proprio ecosistema stabile.

Nell’ottica della sostenibilità si vuole riproporre il ciclo delle acque ispirato a un ambiente naturale dove l’acqua piovana di gronda viene raccolta e rilasciata in forma di precipitazione dal fondo delle capsule. La pioggia in un ambiente coperto favorisce la pulizia fogliare, elemento critico in queste condizioni, e rappresenta allo stesso tempo un evento di grande attrattività per i visitatori.

 

Dati
Committente:
Comune di Roma
Progetto architettura:
ADAT Studio
Concorso:
2023
Ipotesi di fine lavori:
2026
Superficie territoriale complessiva:
12.940 mq
Superficie utile lorda:
19.000 mq

 

Museo della Scienza di Roma, vista Via Guido Reni.
Museo della Scienza di Roma, vista Via Guido Reni. (@credits ADAT Studio)

  

Un parco a servizio della biodiversità per Monza

Ai margini del centro storico di Monza, affacciato sul Canale Villoresi, ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel firma il progetto di un nuovo Multifunctional Center per Iperal, che sarà integrato in un sistema paesaggistico a cifra PARCNOUVEAU dove è previsto anche un centro civico polifunzionale.

 

Multifunctional center Monza dall'alto ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel
Multifunctional center Monza dall'alto (ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel)

 

Recuperando la memoria agricola della cittadina lombarda, valorizzando l’affaccio sull’acqua, il nuovo parco di 12mila mq è disegnato per essere un manifesto di socialità e biodiversità, i due talenti che lo spazio pubblico ha il dovere di valorizzare.

Un biolago da 600 metri cubi accoglie aree per lo sport, zone per far giocare i bambini e per il relax. La gestione delle acque, tema più che mai attuale, diventa opportunità di rinaturalizzazione e di dialogo virtuoso con l’ecosistema naturale.

LEGGI ANCHE: L'adattamento climatico di Copenaghen: i progetti di resilienza urbana della città

Questo progetto di paesaggio racconta come per PARCNOUVEAU la città possa crescere a partire dalla natura, dando un contributo fattivo all’approccio One Health, di tipo olistico, volto a considerare la salute globale del pianeta al pari di quella dei singoli individui. L’apertura del centro è prevista per metà 2025.

  

Multifunctional center a Monza.
Multifunctional center a Monza. (@Atelier Crilo)

 

Dati
Committente:
Iperal
Progetto edifici:
ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel
Ipotesi fine lavori:
metà 2025
Superficie parco:
12.000 mq

Fonte: comunicato stampa PARCNOUVEAU

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