Architetto Inventore: “invenire” trovando soluzioni
Durante il lockdown tutto (o quasi) si è fermato tranne le idee. Gli architetti inventori, mai come prima, si sono dedicati ad inventare. Il tempo a loro disposizione ha reso possibili idee innovative per affrontare nuove sfide ed inventare il domani.
Durante la pandemia ed il lockdown degli scorsi mesi, tutto (o quasi) si è fermato, tranne le idee. Gli architetti inventori, mai come prima, si sono dedicati ad inventare. Il tempo a loro disposizione ha reso possibili idee innovative per affrontare nuove sfide ed inventare il domani.
Attraverso gli strumenti di valorizzazione delle invenzioni, hanno dato visibilità alle loro idee, da casa e/o da studio senza limitazioni, utilizzando "vetrine" mondiali come WIPO (World Intellectual Property Organization), EPO (European Patent Office), UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi).
Storia dell'architettura inventata
Architetto ed Inventore possono sembrare “sinonimi” di uno stesso identico concetto.
Effettivamente durante il passare della storia, in base alle differenti situazioni socio-politiche le due parole si sono spesso mischiate, a volte una ha prevaricato l’altra, in alcuni specifici momenti storici una ha addirittura schiacciato l’altra. La ruota, l’abaco e l’alfabeto hanno avuto i rispettivi inventori, senza bisogno di architetti, ma coloro che hanno inventato vivevano già dinamiche sociali ed ambientali inventate da architetti.
La domanda sorge spontanea: prima l’uovo o prima la gallina?
Architetto ed Inventore coincidono da sempre. Non si può prescindere dall’inventare senza avere determinate conoscenze tecniche. Mi piacerebbe affermare che tutti gli architetti sono inventori e non il contrario, come credo sia ovvio. Questo significa che gli architetti inventori hanno un “rafforzativo” che li rende ancora più efficaci. Sarà un caso (non credo) che il primo inventore riconosciuto con un titolo a tutti gli effetti, sia l'architetto Filippo Brunelleschi?
Prima del 1421 il titolo di inventore non aveva rilevanza giuridica
Alle invenzioni veniva riconosciuta la paternità dell’opera senza nessun beneficio economico, questo perché la produzione seriale non era minimamente contemplata. L’istituzione di un diritto esclusivo di sfruttamento di un'invenzione, richiesta e concessa all’architetto inventore Brunelleschi, aveva una durata di tre anni ed una privativa limitata al territorio fiorentino.
Si trattava del “badalone”, battello fluviale simile ad una grossa nave come quelle usate per traghettare persone e cose da una sponda all’altra dei fiumi, al quale l’architetto aggiunse ingegnosi meccanismi per sfruttare la forza delle correnti d’aria mediante due grandi pale simili a quelle dei mulini a vento che, con una serie di ingranaggi, trasmettevano l’energia per far girare quattro eliche motrici laterali e dare maggiore propulsione al movimento del battello, che così si poteva spostare con maggior rapidità.
Esattamente seicento anni dopo, gli inventori possono richiedere il diritto di sfruttamento del loro “trovato” in oltre centocinquanta Paesi del pianeta. Sono stati fatti enormi passi avanti, seppure, le regole e le caratteristiche di un'invenzione siano esattamente le stesse. Infatti si parla spesso di invenzioni, anche prima del 1421 con una differenza sostanziale. Il 1421 (in Italia) determina il primo concreto riconoscimento del valore di un'idea con determinate caratteristiche: nuova, non intuitiva, riproducibile, rivendicabile. Seppure le caratteristiche delle invenzioni attribuite ad esempio a Leonardo Da Vinci, siano le stesse, la differenza sostanziale risiede nel diritto esclusivo di sfruttamento temporale e territoriale. Mentre le invenzioni di Leonardo o di Archimede erano “di tutti” le invenzioni di Brunelleschi diventano esclusive per tre anni e non possono essere copiate.
Questo il grande passaggio etico, sociale ed economico. L’avvio del capitalismo?
No, più valore alle idee, più valore agli inventori e più opportunità di crescita economica e vanto sociale. Sarà esattamente cosi fino all’epoca industriale
L'inventore in epoca industriale
L’inventore prima dell’industrializzazione coincideva con il proprietario dell’invenzione. In epoca industriale, il concetto si è inevitabilmente diviso tra inventore e titolare.
L’inventore colui che ha inventato, persona fisica, sarà il padre (o madre) del trovato, non riceverà proventi o vantaggi economici, mentre il titolare, persona fisica e|o giuridica, sarà colui che vanterà il diritto esclusivo di sfruttamento per un massimo di venti anni, durante tale periodo potrà cedere, concedere o vendere il titolo mantenendo sempre invariato l’inventore o gli inventori.
Quanti architetti dopo Brunelleschi hanno richiesto ed ottenuto il titolo di inventore?
Vorrei rispondere tutti gli architetti sono inventori, ma non è così (purtroppo).
Gli architetti (anche gli ingegneri, i geometri, i geologi, ecc) non conoscono le invenzioni. Inventano senza sapere cosa sia un'invenzione.
Questo è un limite culturale che ha conseguenze devastanti per l’economia degli stessi tecnici con conseguente impoverimento del Paese. Provare ad inventare, senza sapere cosa sia un'invenzione comporta inevitabilmente il mancato utilizzo degli strumenti di tutela e valorizzazione delle idee. Per cambiare e colmare questo divario socio culturale, l’associazione "IL VALORE DELLE IDEE" promuove da oltre sette anni (in collaborazione con diversi Ordini professionali) corsi, workshop, pubblicazioni ed attività divulgative. Tra i più attivi soci onorari che si sono impegnati in questi anni alla divulgazione delle attività dell'Associazione: la Consigliera Architetta Luisa Mutti (Consiglio Nazionale Architetti P.P.C.); la Presidente Ingegnere Carla Cappiello (Ordine Ingegneri di Roma); Il tesoriere Architetto Antonio Marco Alcaro ed il Consigliere Architetto Marco Maria Sambo (Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma).
Lo studio di architettura che progetta al futuro
A dimostrazione di quanto sia efficace applicare le teorie dell’architettura brevettata, l’architetta inventrice Cristiana Meloni, classe '86, ha fondato LABO Architects & Inventors® (incubatore di architetti inventori ed invenzioni nel campo dell'architettura). Il modello LABO Architects & Inventors® (Laboratori Architettura Brevetti Officine) consiste nella valorizzazione e nella divulgazione delle privative, con i conseguenti diritti esclusivi di sfruttamento, sulle banche dati mondiali. Google Brevetti, ad esempio, rappresenta una "vetrina" per gli architetti inventori in oltre centocinquanta Paesi del pianeta, il giorno zero a costo zero.
Google Patents, una banca dati con oltre novanta milioni di brevetti, consultabile da oltre tredici anni, ideata dal colosso americano per valorizzare le invenzioni.
LABO Architects & Inventors® dimostra come in pochissimo tempo sia possibile raggiungere committenti italiani ed esteri, attraverso la semplice valorizzazione delle idee. La specifica caratteristica di uno studio di architetti inventori rende il “modello” virtuoso, replicabile e riconoscibile. La maggiore difficoltà per gli architetti (italiani) che inventano, consiste nella possibilità limitata di confrontarsi con il mercato e con una domanda di architettura sempre più esigente e sempre più globale. L’architettura brevettata rappresenta da sempre un sistema concreto e rapido per ottenere risultati unici ed inimmaginabili.
Gli Architetti Inventori godono di un doppio titolo, e molto spesso il secondo è ritenuto più efficace poiché valido e riconosciuto negli oltre 150 Paesi del trattato TRIPS (Trade Related Aspects of Intellectual Property Rights). Il titolo di inventore è infatti un vero e proprio riconoscimento da parte dello Stato in cui viene concesso il diritto esclusivo di sfruttamento del trovato. L’inventore è la persona che ha ideato l’invenzione (Ministero dello Sviluppo Economico, Ufficio Italiano Brevetti e Marchi).
L’architettura ha vissuto, durante le diverse epoche storiche e sociali, cambiamenti rapidi e continui riguardo le invenzioni degli architetti. Gli architetti hanno inventato in continuazione, a volte hanno inventato “tardi”, a volte hanno inventato “prima”, ma coloro che hanno inventato nel momento giusto sono nei libri di storia dell’architettura.
Architetti inventori, conosciuti e riconosciuti
Brevetto DK 178 439 B1, Inventore Bjarke Ingels - B.I.G. Bjarke Ingels Group
Brevetto US 3 672 463, Inventore Frank O. Gehry - Gehry Partners, LLP
Brevetto WO 03 018 274, Inventore Remment Koolhaas - OMA, OFFICE For METROPOLITAN ARCHITECTURE
Brevetto IT 26 313 62, Inventore Renzo Piano - RPBW Architects, Renzo Piano Building Workshop
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