Architetti: la selezione di mostre in corso al MOMA di New York

Architettura e ambiente: al MoMA (NY) "Emerging ecologies", a cura dell'Istituto Emilio Ambasz

Il Museum of Modern Art introduce a fine settembre (17 settembre fino al 20 gennaio 2024) la mostra Emerging Ecologies: Architecture and the Ascent of Environmentalism, un'originale esposizione di 150 opere che esplora l'interrelazione tra architettura e il movimento ecologista in territorio statunitense.

L'esposizione rappresenta il pionieristico avvio di Emilio Ambasz Institute for the Joint Study of the Built and Natural Environment, ente inaugurato all'interno del MoMA nel 2020 grazie ad una significativa e generosa sovvenzione da parte di Legacy Emilio Ambasz Foundation (LEAF). Questa rassegna testimonia il primo sforzo dell'Istituto nel realizzare un'indagine congiunta tra il mondo del costruito e quello dell'ambiente naturale.

L'obiettivo dell'Istituto Ambasz è promuovere una riconciliazione fra l'architettura e l'ambiente naturale e la comprensione della loro interazione. Questo fine mira a stimolare e arricchire il dialogo globale sull'imperativa necessità di una riequilibratura ecologica. L'Istituto trova la sua sede all'interno del Department of Architecture and Design situato nell'articolato contesto di Midtown Manhattan.

La mostra ospita una vasta gamma di materiale, compresi modelli, fotografie, diagrammi, schizzi e altri elementi di archivio, tra cui poster, volantini, video e articoli. Questi elementi presentano progetti che si distinguono per la loro innovazione e audacia, spesso rappresentando visioni anche distopiche che in taluni casi hanno anticipato e ispirato l'emergere della consapevolezza ambientale. Questi progetti hanno toccato temi cruciali quali l'inquinamento, l'esaurimento delle risorse naturali e la tutela della biodiversità. Inoltre, questi progetti hanno affrontato, esplorato e tentato di risolvere la complessa relazione tra l'ambiente costruito e la natura.

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Numerose le onorificenze ricevute durante l'anno dall'architetto argentino Emilio Ambasz: a New York il 23 marzo il Consortium for Sustainable Urbanization (CSU) ha assegnato il President’s Award. Conferito anche il Premio alla Carriera IN/ARCH Veneto 2023 il 15 settembre 2023 con la Cerimonia di premiazione alla Carriera Nazionale di Architettura IN/ARCHITETTURA 2023. Ultimo riconoscimento a novembre 2023 è la Laurea Magistrale Honoris Causa in Design Sistemico conferita dal Politecnico di Torino.

Questa mostra rappresenta una retrospettiva unica nel suo genere che abbraccia sei decenni di progetti. Pur guardando al passato, essa si propone di offrire spunti e soluzioni per il futuro.

La vasta gamma di lavori raccolti include interventi che celebrano i pionieri della sostenibilità ambientale, tra i quali si annoverano Frank Lloyd Wright, James Wines, Richard Buckminster Fuller, Beverly Willis e persino Emilio Ambasz stesso. In una registrazione appositamente realizzata per Emerging Ecologies, Emilio Ambasz condivide pensieri sul rapporto tra l'uomo e la natura insieme ad altri intellettuali e architetti contemporanei quali Mae-ling Lokko, Jeanne Gang, Meredith Gaglio, Charlotte Malterre-Barthes, Amy Chester e Carolyn Dry. Queste riflessioni aiutano a illuminare il ruolo che l'architettura può svolgere nel mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici attraverso le opere presentate nella mostra.

Non a caso, all’annuncio della nascita dell’Istituto Ambasz nel 2020, Glenn D. Lowry, Direttore del Museum of Modern Art, esprimeva l’”immensa gratitudine” a Emilio Ambasz, riconoscendolo “precursore nel campo dell’architettura verde, da anni in prima linea sulle questioni legate ad architettura ed ecologia”.

Così come Martino Stierli, curatore capo del settore Architecture and Design del Museum of Modern Art, aveva nell’occasione affermato di “essere felice all’idea che, con il nuovo Ambasz Institute, il Department of Architecture and Design del MoMA sarebbe stato in una posizione unica per creare il dibattito e promuovere il necessario cambiamento nel campo della progettazione per un futuro più giusto ed ecologico, dato che l’ecologia e la crisi climatica in corso sono le sfide più drammatiche del nostro tempo, non solo per l’architettura, ma per l’intera umanità”.

Emilio Ambasz afferma: "Ogni edificio è un'intrusione nel regno vegetale ed è una sfida alla natura: dobbiamo ideare un'architettura che si ponga come l'incarnazione di un patto di riconciliazione tra natura e costruzione, progettando edifici così intrinsecamente connessi all'ambiente circostante che non sono in grado di districarsi gli uni dagli altri".

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