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Architetti: il premio "Piranesi Prix de Rome alla carriera" al progettista Mario Botta

Il 15 marzo 2024 è prevista la cerimonia di premiazione per il "Piranesi Prix de Roma alla carriera" edizione 2023 e la lectio magistralis "dell'architetto italo svizzero Mario Botta. L'evento si terrà presso la Casa dell'Architettura di Roma.

Premio alla carriera Arch. Mario Botta: nuove prospettive e temi storici nel contesto contemporaneo

Piranesi Prix de Rome alla carriera a Mario Botta, premiazione e lectio magistralis a Roma
Consegna e conferenza alla Casa dell'Architettura, piazza Manfredo Fanti 47, Roma
venerdì 15 marzo 2024 | ore 14.30 - 18.30

Quest'anno, il comitato scientifico del Premio Piranesi ha deliberato di conferire il premio alla carriera a Mario Botta, uno dei più illustri architetti italiani del nostro tempo. In occasione di questo prestigioso riconoscimento, Botta terrà una Lectio Magistralis durante la quale presenterà una selezione accurata dei suoi progetti più significativi, offrendo uno sguardo approfondito sul suo percorso professionale e creativo.

Mario Botta occupa oggi una posizione di rilievo nel panorama dell'architettura contemporanea. Il suo impatto e la sua influenza si estendono ben oltre i confini nazionali, influenzando generazioni di progettisti dagli anni Settanta agli anni Novanta del Novecento. La sua architettura non solo ha contribuito a ridefinire il linguaggio architettonico del suo tempo, ma ha anche aperto nuove prospettive e stimolato una riconsiderazione dei temi storici nel contesto contemporaneo.

Il talento di Botta e la sua intensa produzione hanno causato un significativo spostamento di paradigma nell'ambito dell'architettura, stimolando una riflessione critica e disegnando nuove possibili traiettorie per l'evoluzione dell'architettura contemporanea. La sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, insieme a una profonda sensibilità per il contesto storico e culturale, lo hanno reso una figura di riferimento per molti architetti e appassionati di architettura in tutto il mondo.

Il Comitato scientifico del Premio Piranesi, in sinergia con l'Ordine Architetti della provincia di Roma, ha deciso di assegnare l'edizione 2023 del Piranesi Prix de Rome alla carriera a Mario Botta.

La cerimonia di premiazione si terrà nel pomeriggio alla Casa dell'Architettura e per l'occasione l'architetto italo svizzero ripercorrerà con una lectio magistalis le tappe e i progetti più importanti realizzati nell'arco della sua professione.

A Mario Botta è riconosciuto il merito di essere uno degli architetti più influenti del panorama europeo. Attraverso l'intensa produzione basata sulla riconsiderazione di temi storici, rivisitata per aprire nuove prospettive al contemporaneo, è stato capace di influenzare generazioni di progettisti tra gli anni Settanta e gli anni Novanta del Novecento.

 

Architetto Mario Botta
Architetto Mario Botta (Niccolò Caranti fonte: wikipedia)

 

Breve biografia dell'architetto Mario Botta

Mario Botta, nato a Mendrisio nel 1943, ha intrapreso il suo percorso accademico laureandosi a Venezia nel 1969 sotto la guida dei rinomati architetti Carlo Scarpa e Giuseppe Mazzariol. La sua formazione accademica è stata fondamentale per plasmare la sua visione architettonica e per sviluppare le competenze che avrebbero segnato il corso della sua carriera.

Dopo aver completato gli studi, Botta ha aperto il suo studio a Lugano nel 1970, dove ha dedicato tutte le sue energie e il suo impegno alla pratica architettonica. Durante questo periodo, ha anche svolto un ruolo attivo nella formazione delle generazioni future di architetti, combinando la sua attività professionale con quella di docente. Questa passione per l'insegnamento ha trovato un nuovo culmine nella fondazione della nuova Accademia di Architettura di Mendrisio, un istituto educativo di alto livello dove Botta continua a condividere la sua vasta esperienza con gli studenti.

Mario Botta inizia la sua carriera nel campo dell'architettura a soli 15 anni, subito dopo aver completato gli studi obbligatori, entrando come apprendista disegnatore presso lo studio di architettura di Luigi Camenisch e Tita Carloni a Lugano. È qui che inizia a formarsi e a mettere in pratica le prime nozioni acquisite. La sua esperienza inizia a prendere forma quando, all'età di 18 anni, durante il periodo 1961-63, realizza la sua prima costruzione significativa, la casa parrocchiale di Genestrerio. Questo primo successo lo motiva a perseguire ulteriormente la sua passione per l'architettura.

Successivamente, Mario Botta prosegue la sua formazione frequentando il prestigioso Liceo Artistico a Milano, dove affina le sue competenze artistiche e architettoniche. La sua sete di conoscenza e il suo desiderio di crescita lo portano poi a continuare gli studi all'Istituto Universitario d'Architettura di Venezia, dove si diploma tra il 1964 e il 1969. Questo periodo di formazione è cruciale per la sua evoluzione professionale, poiché gli permette di approfondire le sue conoscenze teoriche e pratiche nell'ambito dell'architettura.

Nel 1970, all'età di soli 25 anni, Mario Botta decide di mettersi in proprio aprendo il suo studio di architettura a Lugano. È qui che inizia a plasmare la sua visione architettonica unica, che combina influenze da maestri come Le Corbusier, Carlo Scarpa e Louis Kahn con la sua personale creatività e ingegnosità. Il suo studio diventa rapidamente noto per la realizzazione di una serie di residenze unifamiliari e piccoli interventi architettonici che catturano l'attenzione sia a livello nazionale che internazionale.

A partire dal 2011, lo studio Mario Botta Architetti si trasferisce a Mendrisio, dove continua a operare attivamente nel campo dell'architettura, partecipando a progetti di rilevanza nazionale e internazionale e prendendo parte a prestigiosi concorsi. Questo spostamento geografico non rallenta la sua produttività o la sua creatività, ma anzi, apre nuove opportunità e sfide che Botta affronta con il consueto entusiasmo e impegno.

L'architettura di Mario Botta si distingue per il suo pragmatismo e la creazione di spazi architettonici forti e geometrici. L'uso sapiente di materiali come il mattone e la pietra conferisce alle sue opere una solida presenza ed è uno dei tratti distintivi del suo stile. I suoi edifici, caratterizzati da volumi puri, sono spesso tagliati e traforati da grandi spaccature che creano giochi di luce e ombra unici. Tra le sue opere più celebri figurano gli edifici a forma di cilindro tronco, come la chiesa di San Giovanni Battista a Mogno e la Cattedrale di Évry, che rappresentano un punto di riferimento nel panorama architettonico contemporaneo.

Oltre alla progettazione di residenze private, Mario Botta ha affrontato una vasta gamma di tipologie edilizie nel corso della sua carriera, tra cui scuole, banche, edifici amministrativi, biblioteche, musei ed edifici di culto. Questa diversificazione mostra la sua versatilità e la sua capacità di adattarsi a diverse esigenze e contesti progettuali.

Fin dall'inizio della sua carriera, il talento di Mario Botta è stato riconosciuto e premiato a livello internazionale. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre e pubblicazioni, contribuendo a consolidare la sua reputazione come uno dei principali architetti contemporanei. Botta è considerato uno dei rappresentanti più illustri della cosiddetta scuola ticinese di architettura, un movimento che ha avuto un impatto significativo sulla scena architettonica svizzera e internazionale.

Nel 1996, Mario Botta ha contribuito in modo significativo alla fondazione dell'Accademia di architettura di Mendrisio, un istituto educativo di alto livello che mira a formare le menti creative del futuro nel campo dell'architettura. Qui, Botta non solo insegna, ma ha anche ricoperto il ruolo di direttore, condividendo la sua esperienza e la sua visione con le generazioni successive di architetti in erba. La sua influenza e il suo contributo al mondo dell'architettura sono quindi destinati a perdurare nel tempo, ispirando e influenzando le menti creative di oggi e di domani.

  

I relatori dell'evento

Dopo i saluti istituzionali di:

  • Alessandro Panci, Presidente OAR
  • Romolo Martemucci, Presidente emerito Accademia Adrianea
  • Monika Schmutz Kirgöz, Ambasciatrice Svizzera in Italia

 

ore 15.30

Luca Ribichini, Professore di disegno Facoltà di Architettura Sapienza Università di Roma
Michele Bonino
, Direttore Dipartimento di Architettura e Design Politecnico di Torino

ore 16.00

Pier Federico Caliari, Presidente Accademia Adrianea

ore 16.20

Pierluigi Panza, Corriere della Sera
Claudio Strinati
, Storico dell'Arte

ore 17.00

Cerimonia di consegna del Piranesi Prix de Rome alla carriera

ore 17.15

Lectio magistralis di Mario Botta

L'evento si concluderà con un momento di dibattito


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Piranesi Prix de Rome edizioni precedenti

  • 2010 Rafael Moneo (Spagna)
  • 2011 Guido Canali (Italia)
  • 2012 David Chipperfield (Gran Bretagna)
  • 2013 Peter Eisenman (Stati Uniti)
  • 2014 Josè Ignacio Linazasoro (Spagna)
  • 2015 Bernard Tshumi (Svizzera)
  • 2016 Yoshio Taniguchi (Giappone)
  • 2017 Eduardo Souto de Moura (Portogallo)
  • 2018 Alberto Campo Baeza (Spagna)
  • 2019 Francesco Venezia (Italia)
  • 2020 Benedetta Tagliabue (Spagna)
  • 2022 Franco Purini e Paolo Portoghesi (Italia)

L'evento è gratuito per gli iscritti OAR. Per gli altri il costo è di 10 euro.

 

I crediti formativi

L'evento prevede di fornire 4 crediti formativi CFP.

ISCRIVITI QUI

Fonte: - comunicato dell'ordine degli architetti di Roma
- wikipedia/Mario Botta

Allegati

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