Rigenerazione Urbana | Architettura | Territorio
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Architetti: come possiamo ridisegnare il futuro dei piccoli borghi e delle aree rurali?

Ne abbiamo parlato con Gianpaolo Gritti, Presidente della Fondazione Architetti Bergamo. Grazie all'evoluzione di uno strumento digitale sviluppato dalla Fondazione, oggi è possibile sperimentare un percorso per rigenerare le aree rurali, offrendo loro nuova linfa vitale dal punto di vista sociale ed economico. Scopriamo come.

Un approccio innovativo alla rigenerazione urbana

È un approccio diverso, innovativo alla rigenerazione urbana che sta prendendo forma grazie alla Fondazione Architetti Bergamo e alla piattaforma Atlante Second Life (ASL). Questo strumento nato nel 2019 in occasione del settantesimo anniversario del Congresso internazionale di Architettura Moderna (CIAM che si tenne a Bergamo nel 1949), si evolve per mettere al centro la riattivazione sociale dei piccoli borghi e delle aree rurali. Il progetto si inserisce nel più ampio contesto di Space-Nest, iniziativa finanziata con fondi dell'Unione Europea, che coinvolge Bergamo, Malaga (Spagna) e Primorska Regija (Slovenia).

L'obiettivo? Ridare vita ai territori marginali, fragili, rurali, riportando opportunità, lavoro e abitanti.

 

L'intento del bando Space-Nest è sperimentare metodi e modelli che possano dar voce all’economia sociale per renderla protagonista nei processi di rigenerazione per gli ambiti rurali. Non si tratta della classica rigenerazione urbana legata al valore immobiliare, ma di un recupero pensato per stimolare la socialità e la qualità della vita.

 

Atlante Second Life: uno strumento partecipativo per la rigenerazione

ASL è nata come una piattaforma aperta che permette a tutti i cittadini di proporre un desiderio per la riconversione di spazi urbani dimenticati o mal utilizzati. Caricando una foto e descrivendo la trasformazione desiderata, i cittadini contribuiscono a un "Atlante dei desideri", una mappatura partecipativa che ispira il recupero di luoghi urbani, semi-urbani e rurali.

ASL è già attivo in cinque province italiane: Bergamo, Brescia, Cremona, Padova e Rimini. A breve la piattaforma varcherà i confini nazionali per includere una mappatura partecipativa anche nella Repubblica di San Marino.

 

L’evoluzione di Atlante Second Life e il progetto Space-Nest

Dopo la vittoria del bando Space-Net da parte della Provincia di Bergamo, è nata l'idea insieme a Confcooperative Bergamo, di ampliare e potenziare la mappatura di ASL, portandolo a un nuovo livello evolutivo. La mappatura si arricchirà di nuovi attori:

"Potremmo passare dalla mappatura spontanea della cittadinanza a una raccolta dati più strutturata, coinvolgendo i proprietari degli edifici: enti pubblici, proprietari privati e istituzioni come la Curia. Al tempo stesso mappare anche gli attori dell’economia sociale che potrebbero esser interessati a trovare spazi, luoghi dove poter accendere nuove luci" sottolinea Gianpaolo Gritti.

L'integrazione di un sistema avanzato consentirà sia di catalogare edifici dismessi e inutilizzati con informazioni dettagliate, come dati catastali, planimetrie e parametri di sostenibilità e accessibilità dei luoghi, che censire gli stakeholder dell’economia sociale, come cooperative, associazioni e realtà impegnate in ambiti sanitari, culturali e ricreativi.

"Questi due mondi si incontrano attraverso un sistema di matching, che aiuta a individuare le soluzioni più adatte per ogni esigenza" afferma Gritti.

La sperimentazione avverrà inizialmente in Val di Scalve, con quattro comuni coinvolti. Ad aprile si terrà un primo incontro per selezionare i luoghi da rigenerare e avviare un percorso partecipato con tutti gli attori del territorio.

 

Progetto Space-Net: cos'è

Si tratta di un progetto finanziato dall'Unione Europea che mira a valorizzare gli spazi rurali abbandonati dando loro un nuovo aspetto sostenibile, creando nuove attività economiche green con un focus specifico sulle energie rinnovabili, la bioedilizia, l'architettura e l'economia circolare, ispirandosi ai principi del New European Bauhaus e del Green Deal europeo. >>> SCOPRI DI PIU'

 

Un modello partecipativo per la rigenerazione

Il metodo di lavoro di Space-Net non si limita alla raccolta dati:

"L'idea è costruire tavoli di confronto con la cittadinanza, le istituzioni, gli attori dell’economia sociale e i professionisti per definire insieme la destinazione degli spazi. Non vogliamo che il fattore economico comprometta la visione. Prima pensiamo a cosa serve alla comunità, cosa sarà socialmente utile per quel territorio, poi troviamo le risorse per realizzarlo" ha dichiarato il Presidente Gritti.

Un elemento chiave del processo è il ruolo degli architetti:

"Gli architetti saranno chiamati a contribuire per definire le soluzioni strategiche da inserire in un Documento di Indirizzo Preliminare (DIP), elaborato in sede di partecipazione all'interno del tavolo di lavoro sperimentale, e che costituirà la base per un processo di progettazione attraverso il concorso. Questo strumento non solo selezionerà il miglior progetto in termini di qualità architettonica e impatto sociale, ma garantirà anche la partecipazione attiva degli architetti, assicurando trasparenza nel processo e offrendo maggiore visibilità alla comunità e all’amministrazione locale. Attraverso questa modalità, la rigenerazione non sarà solo un atto tecnico, ma un processo condiviso, capace di rispondere concretamente ai bisogni del territorio” chiarisce Gianpaolo Gritti.

 

Un nuovo modo di intendere la rigenerazione urbana

Gritti sottolinea come il progetto Space-Net e l'evoluzione di Atlante Second Life rappresentino un cambio di paradigma rispetto alla tradizionale rigenerazione urbana:

"Non basta demolire e ricostruire: dobbiamo riportare le persone ad abitare i luoghi, con progetti che abbiano un senso sociale e culturale per le comunità."

Un aspetto fondamentale è la valorizzazione delle economie locali:

"Se vogliamo riqualificare un'area di montagna, avrà più senso usare del legno locale e di conseguenza ci potrebbe essere la necessità di riattivare le vecchie segherie, senza dover importare materiali dall'estero. Serve un approccio a chilometro zero, che valorizzi le persone e le risorse che abitano e costituiscono il territorio."

Atlante Second Life nella sua evoluzione potrà esser molto più di una piattaforma digitale, ma aspira a diventare un modello di pensiero per la rigenerazione urbana, centrato sulle comunità e sulla sostenibilità.

"Dobbiamo riappropriarci del nostro ruolo sociale di architetti, come mediatori e facilitatori di processi di trasformazione locali e diffusi. Solo così possiamo prenderci cura e costruire un futuro sostenibile per i nostri territori."

 

Progetto Space-Net: la sperimentazione in Val di Scalve

  • Oltre la raccolta dati: un approccio partecipativo
    • Costruzione di tavoli di confronto tra istituzioni, attori dell'economia sociale, professionisti e cittadini
    • L’obiettivo è definire insieme i desideri della comunità che possono essere realizzati in sinergia con il mondo dell’economia sociale negli spazi scelti dalla sperimentazione, mettendo al centro il fattore sociale e non quello meramente economico. 
       
  • Sperimentazione in Val di Scalve
    • Coinvolgimento di quattro comuni nella prima fase di sperimentazione
    • Primo incontro ad aprile per selezionare due o più luoghi da rigenerare e avviare il confronto tra tutti gli attori del territorio e della provincia.
       
  • Ruolo della partecipazione
    • Si parte dall’analisi delle esigenze della comunità poi seguirà la ricerca dei fondi.
       
  • Il contributo degli architetti
    • Gli architetti avranno un ruolo chiave nel progetto, aiutando a tradurre le esigenze emerse nei tavoli di lavoro in soluzioni concrete in un documento preliminare.
       
  • Prossimi passi
    • Dopo aver individuato le priorità della comunità, si passerà alle fasi successive, progettazione attraverso concorsi, ricerca fondi e investitori per dar luce agli interventi.
    • Obiettivo: rigenerazione mirata, sostenibile e sociale, costruita dal basso attraverso il dialogo e la collaborazione.

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L'architettura moderna combina design innovativo e sostenibilità, mirando a edifici ecocompatibili e spazi funzionali. Con l'adozione di tecnologie avanzate e materiali sostenibili, gli architetti moderni creano soluzioni che affrontano l'urbanizzazione e il cambiamento climatico. L'enfasi è su edifici intelligenti e resilienza urbana, garantendo che ogni struttura contribuisca positivamente all'ambiente e alla società, riflettendo la cultura e migliorando la qualità della vita urbana.

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