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Approvato il meccanismo di PROTEZIONE CIVILE EUROPEA

Unione Europea ha approvato, tramite il Parlamento comunitario, il nuovo Meccanismo di protezione civile: un progetto che fra il 2014 e il 2020 vuole rafforzare i rapporti fra i diversi stati membri, rendendo più stretta la sinergia d'intervento nelle grandi catastrofi. L'iniziativa è stata, per la prima volta nel caso di provvedimenti riguardanti la Protezione Civile UE, approvata con procedura legislativa ordinaria.

Maggiore sinergia tra gli stati e una Protezione Civile europea pronta ad intervenire sulle grandi catastrofi. Anche al di fuori dei confini
L'Unione Europea ha approvato, tramite il Parlamento comunitario, il nuovoMeccanismo di protezione civile: un progetto che fra il 2014 e il 2020 vuole rafforzare i rapporti fra i diversi stati membri, rendendo più stretta la sinergia d'intervento nelle grandi catastrofi. L'iniziativa è stata, per la prima volta nel caso di provvedimenti riguardanti la Protezione Civile UE, approvata con procedura legislativa ordinaria.
E' ancora presto per capire con esattezza i dettagli applicativi del Meccanismo approvato: quel che è certo è che si va verso una maggiore "circolazione" di idee e rapporti fra stati sul territorio dell'Europa, che passo dopo passo guadagna terreno da un punto di vista dell'unità concreta, rompendo i confini e le differenze fra le singole nazioni anche nel campo del soccorso alla popolazione. 
E' sempre più frequente, nei contesti di esercitazioni nazionali e internazionali, riconoscere le pettorine blu del gruppo di Protezione Civile UE mescolate alle altre divise. Un progetto in cui Bruxelles crede molto, e che si annuncia importante anche per gli anni a venire. 
Tanto più in un territorio eterogeneo come quello europeo, ma accomunato dal ricorrente verificarsi di catastrofi: negli ultimi vent'anni anni per cause di varia natura hanno ucciso quasi 90.000 persone, colpito più di 29 milioni di cittadini e causato 211 miliardi di euro in termini di perdite economiche. Il Meccanismo europeo di protezione civile 2014-2020 prevede un approccio integrato per la gestione delle catastrofi, andando ad affiancare gli Stati membri nella preparazione e nella prevenzione delle catastrofi naturali e di ogni genere, all'interno ma anche e all'esterno dell'UE. Fuori confine si tratterà soprattutto di interventi umanitari, per prestare soccorso come "unione di Stati" a chi si trova in difficoltà. I piani di intervento si articoleranno sugli assi di prevenzione, preparazione e risposta alle emergenze. 
"Stiamo compiendo dei passi concreti per rendere la nostra Unione europea un luogo più sicuro" , ha dichiarato Elisabetta Gardini (Ppe), la relatrice del rapporto sul Meccanismo di Protezione Civile dell'UE . Questo nuovo meccanismo non solo, si spera, salverà delle vite umane, ma ridurrà anche i costi per l'economia europea derivanti dalle catastrofi, rimuovendo gli ostacoli alla crescita e contribuendo agli obiettivi di Europa 2020. "All'interno di questo meccanismo gli Stati membri e le rispettive autorità nazionali potranno lavorare insieme al di la delle proprie frontiere - ha spiegato Gardini - per prepararsi al meglio e poter rispondere ai disastri in maniera più efficiente ed efficace. La commissione ambiente e ora il Parlamento europeo ha approvato questo importante atto legislativo per il futuro sicurezza dei nostri cittadini. Questo provvedimento rientra in quei settori in cui i cittadini europei chiedono ‘più Europa'".