Appalti pubblici in netto calo: nel 2024 valore dei bandi a 669 mln di euro (-66% sul 2023)

Il presidente OICE Lupoi: "Bolla PNRR in esaurimento, equo compenso e lunghezza delle procedure di pagamento mettono a dura prova il settore"

L'aggiornamento dell'Osservatorio OICE/Informatel al 31 maggio 2024 dipinge un quadro preoccupante per il mercato dei servizi di ingegneria e architettura in Italia. Nei primi cinque mesi dell'anno, la domanda pubblica ha subito una drastica riduzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, evidenziando un calo significativo di investimenti e opportunità nel settore.

Nel periodo gennaio-maggio 2024, il valore complessivo dei bandi per servizi di architettura e ingegneria, sommando i 588,2 milioni di euro dei bandi specifici e gli 80,8 milioni di euro dei servizi compresi negli appalti integrati, ammonta a 669 milioni di euro. Questo rappresenta un calo del 66,3% rispetto ai primi cinque mesi del 2023. Il confronto con gli anni precedenti è altrettanto negativo: -59,4% rispetto al 2022, -37% rispetto al 2021 e -30,9% rispetto al 2020.

Nel mese di maggio 2024, sono state rilevate 295 gare per servizi puri di architettura e ingegneria per un importo di 147,5 milioni di euro. Rispetto ad aprile, si osserva un lieve incremento del 5,4% in numero e del 9,2% in valore. Tuttavia, confrontando maggio 2024 con maggio 2023, emerge un aumento del 5,0% in numero di gare ma una significativa diminuzione del 25,8% in valore.

Le gare di maggior importo, ovvero quelle per servizi tecnici oltre la soglia UE dei 215.000 euro, nei primi cinque mesi del 2024 sono state 442 per un valore di 507,8 milioni di euro. Questo dato segna un calo del 42,8% in numero e del 58,8% in valore rispetto allo stesso periodo del 2023. Solo nel mese di maggio 2024, sono stati pubblicati 108 bandi soprasoglia, con una diminuzione dell'11,5% in numero e del 33,2% in valore rispetto a maggio 2023.

La situazione appare ancora più critica per le gare di sola progettazione, il cui valore nei primi cinque mesi del 2024 si attesta a 181,4 milioni di euro, contro i 696,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2023, segnando un calo del 74,0%. Nel mese di maggio, rispetto ad aprile, si registrano aumenti del 19,7% in numero e del 41,5% in valore, ma questi incrementi non sono sufficienti a invertire la tendenza negativa complessiva.

Giorgio Lupoi, commentando i dati dell'Osservatorio, ha sottolineato che i modesti recuperi registrati a maggio non sono ancora segnali di una ripresa stabile. "È ormai evidente che la 'bolla' del PNRR si sta esaurendo," ha dichiarato Lupoi, evidenziando la necessità di un'attenta riflessione sul quadro regolamentare per affrontare il post PNRR. Tra le criticità segnalate, l'equo compenso, la mancanza di risorse per alcune grandi committenze e la farraginosità delle procedure di pagamento stanno mettendo a dura prova gli operatori economici del settore.

Nel mese di maggio 2024, sono stati rilevati solo 59 bandi per appalti integrati per un importo complessivo di 706,2 milioni di euro, con un crollo del 73,1% in numero e del 94,6% in valore dei servizi rispetto a maggio 2023. Nei primi cinque mesi del 2024, i bandi per appalti integrati sono stati 267, con un importo totale di lavori di 3.310,8 milioni di euro e 80,8 milioni di servizi tecnici, registrando cali del 69,3% in numero, del 77,7% in valore dei lavori e dell'86,6% in valore dei servizi tecnici rispetto allo stesso periodo del 2023.