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Appalti BIM in crescita: nel 2016 ben 2.6 miliardi in valore

Appalti BIM: per il secondo report Anafyo la richiesta di gestione digitale di progettazione e cantieri, sia pubblici che privati, è ancora minoritaria ma in rapida crescita

Il BIM cresce, lentamente ma cresce. Lo conferma il secondo rapporto sul tema redatto da Anayfo, secondo cui le richieste di gestione digitale di progetti e cantieri, sia pubblici che privati, è ancora minoritaria ma in netta e rapida crescita.

Secondo Anayfo, nel 2016 il valore degli appalti che richiedevano progettazione o gestione in Bim è salito a quota 2,6 miliardi, rispetto al miliardo del 2015. Nel dettaglio, l’80% della domanda si concentra al Nord ma ci sono importanti testimonianze anche al Sud, ad esempio il campus di Potenza (valore 23 milioni) che sarà completamente gestito in Bim. Il BIM è applicato soprattutto nelle infrastrutture, dove pesa la presenza dell’appalto da 1,3 miliardi per il cantiere del traforo del Brennero. Senza considerarlo, le infrastrutture rappresenterbbero comunque il 40% del valore delle opere in Bim. Ci sono poi uffici (29%), ospedali (22%) e scuole (4%).

Il tutto, ovviamente, in attesa del decreto attuativo del MIT sulla progettazione BIM, che fisserà di fatto una serie di obblighi specifici. Le ultime indiscrezioni sul tema parlano di contrasti tra l’impostazione della commissione incaricata di scrivere la bozza, guidata dal provveditore alle Opere pubbliche di Emilia Romagna e Lombardia Pietro Baratono e quella del legislativo del MIT: i nodi cruciali sono il possibile riferimento alle norme tecniche dell’Uni e l'utilizzo del BIM nelle stazioni appaltanti, che andrebbe agganciato a un certo livello di qualificazione delle PA (a tal proposito, si attende anche il decreto in materia di qualificazione delle SA).