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APE quasi-gratis e truffe in rete: ringraziamo le lenzuolate di Bersani

"Buongiorno, vorrei mettervi al corrente di ciò che mi è capitato ..." inizia così una lettera con cui si denuncia il caso di un professionista iscritto a un ordine che ha operato nell'ambito dell' Attestazione di Prestazione Energetica proponendosi tramite dei voucher da 39,90 euro.

Colui che denuncia il fatto, ha acquistato il voucher per ottenere l'APE di un appartamento che voleva affittare per la stagione invernale. Comprato il "costoso" coupon ha fatto poi un po' di fatica a parlare con il professionista (per forza, quanto deve lavorare per riuscire a guadagnare a sufficienza vendeno APE a prezzi così limitati) e quando finalmente ci ha parlato, riceve una risposta fantastica: il professionista ha già fatto l'APE (chissà sulla base di cosa) e l'ha spedita per MAIL ...(la sfiga è che non gli è poi arrivata).

... Dopo un mese riesce a parlare di nuovo con il professionista, che gli chiede ulteriori soldi: 38 euro. Ma ancora nulla arriva. Allora il cliente riesce a farsi restituire i primi 34,9 euro del coupon ... per il resto leggete la lettera.

 

Abbiamo trovato questa comunicazione sul gruppo Facebook "Ingegneri del trentino" e non sappiamo se sia vera oppure no. In ogni caso abbiamo l'impressione che qui ad essere "truffati" sia stato il cittadino (che spero abbia compreso la lezione) e l'organismo Odatech, che sicuramente è estraneo a questi fatti (e qualcuno ha utilizzato il loro nome).

Abbiamo deciso di pubblicarla perchè in ogni caso rappresenta un esempio di cosa sia successo (o sia possibile succedere) in un Paese in cui si eliminano le tariffe professionali e si rende possibile la vendita di "pseudo" servizi professionali tramite sistemi come i voucher, e così via, impedendo agli Ordini di intervenire. Devo ammettere che mi era venuta voglia di scrivere "in un paese" con la p minuscola perchè trovo vergognoso che in un uno stato di lunga tradizione culturale si possa arrivare a delegittimare una professione storica come quella dei professionisti tecnici in questo modo.

Le tariffe infatti non tutelano il professionista, ma chi come il cittadino non ha gli strumenti per poter valutare la congruità di un'offerta di servizi tecnici e, in particolare, se con certi corrispettivi poter ricevere un servizio di sufficiente valore e qualità.

Ci auguriamo che chi si professa "rottamatore" possa anche dare fuoco alla lenzuolata bersaniana e restituire al Paese un sistema che tuteli non solo i professionisti ma soprattutto il cittadino.

Andrea Dari

Editore INGENIO