Andrea Nardinocchi, Italferr: digitalizzazione indispensabile per accelerare progettazione e gestione delle opere

Italferr si è impegnata in un processo di modernizzazione basato su sostenibilità e digitalizzazione

Ing. Nardinocchi, Italferr è stata presente all’evento tecnico-scientifico organizzato da aicap e CTE, le due associazioni culturali che si occupano di calcestruzzo. Che significato ha, per la vostra azienda, questa partecipazione?

Andrea Nardinocchi:

Essere presenti come Italferr a questo importante evento è sicuramente un'opportunità importante per acquisire tutti quegli spunti di innovazione che una conferenza del genere può offrire e credo che sia per noi un'occasione irripetibile di confronto, conoscenza e condivisione.
Come società di ingegneria che fa parte del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane dobbiamo essere sempre pronti ad acquisire questo tipo di sollecitazioni, in particolare in un momento in cui siamo impegnati nella realizzazione delle opere a oggi previste dal PNRR.
Le ICC rappresentano quindi un’occasione importante per portare al nostro interno spunti di innovazione e nuove metodologie così da permetterci di affrontare al meglio una sfida così complessa come quella per cui stiamo lavorando.

Italferr, con le altre società del Gruppo, è impegnata nello sviluppo di infrastrutture più sicure, resilienti e interconnesse. La digitalizzazione è una risorsa in più?

Andrea Nardinocchi:

Stiamo impegnando le nostre risorse in un’opera di forte modernizzazione e innovazione, che consiste soprattutto nell’introduzione di criteri di sostenibilità e digitalizzazione in tutte le nostre attività. Abbiamo riorganizzato una nuova struttura che dovrà curare l’ introduzione della standardizzazione di nuove metodologie, nuove norme e, al tempo stesso, dovrà garantire indirizzo di coordinamento e di realizzazione di tutte le opere infrastrutturali in termini di digitalizzazione per l'intero ciclo di vita: dalla fase di concept, alla fase progettuale, fino alla digitalizzazione delle attività di cantiere e delle metodologie di manutenzione, che consegneremo e renderemo disponibili ai nostri clienti e a chi poi dovrà gestire fisicamente l’opera.

Si tratta di principi applicabili a tutti gli appalti, a tutti i cantieri?

Andrea Nardinocchi:

È importante applicare questi principi fin da subito, anche ai cantieri più complessi. Un importante esempio è quello che stiamo facendo sulla Salerno - Reggio Calabria, dove stiamo applicando metodologie di digitalizzazione che sono sicuramente utili alla creazione di un database necessario per le fasi successive alla progettazione e che potrà contribuire a velocizzare anche l'iter di approvazione di un'opera, se nata già digitale.