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ANCE: cresce il fatturato delle imprese italiane all'estero

Oltre 10 miliardi di euro di fatturato e 187 nuovi contratti, sono questi alcuni dei numeri sulla presenza delle imprese italiane di costruzioni all’estero, contenuti nel Rapporto Ance 2015

 
Oltre 10 miliardi di euro di fatturato e 187 nuovi contratti: questi alcuni dei numeri sulla presenza delle imprese italiane di costruzioni all’estero, contenuti nel Rapporto Ance 2015, presentato alla Farnesina dal Vicepresidente ANCE, Giandomenico Ghella, alla presenza del Ministro degli Affari Esteri e dela Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni. 

 

Si tratta del decimo anno consecutivo di crescita del fatturato prodotto oltreconfine, che nel 2015 è aumentano di un ulteriore 10,2%, con un balzo dal 2004 del 237%.

All’evento che, come ogni hanno si avvale della stretta collaborazione con il Ministero degli Esteri, hanno partecipato, inoltre, il Segretario Generale della Farnesina, Michele Valensise e il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico, Benedetto della Vedova. 

Tra i dati più significativi, emersi dall’indagine, c’è il forte incremento della presenza nei mercati europei, che nel 2014 sono arrivati a rappresentare il 40,7% di tutto il portafoglio lavori, mentre nel 2013 erano appena il 10%. Tra le principali nuove acquisizioni si segnalano la Francia (786 milioni) e la Polonia (678 milioni). 
“È un quadro che conferma come le imprese italiane di costruzione stiano acquisendo fette sempre più grandi di mercato a livello internazionale. Un risultato raggiunto anche grazie all’intenso lavoro di diplomazia economica, che vede al centro l’azione della Farnesina assieme al Ministero dello Sviluppo Economico, all’Agenzia Ice, alla Sace e al sistema bancario, sempre al fianco delle imprese nelle missioni all’estero ha sottolineato Ghella che ha ringraziato il Governo per lo sforzo fatto per accompagnare le imprese nelle numerose missioni all’estero che si sono svolte quest’anno. 
Ghella ha poi posto l’accento su un tema importante come quello della cooperazione allo sviluppo. Secondo il vicepresidente Ance, “l’Italia può e deve fare molto di più per aiutare le popolazioni in difficoltà e svolgere fino in fondo il ruolo di settima potenza mondiale, che gli compete”
Un appello che non è caduto nel vuoto e che il Ministro Gentiloni ha subito accolto ringraziando la sensibilità dell’Ance sul tema eannunciando un intervento ad hoc sulla prossima legge di stabilità per portare il fondo alla cooperazione allo 0,30% del Pil, a fronte dello 0,17% attuale. 
Il Ministro ha inoltre apprezzato lo sforzo fatto dall’Ance in questi anni per sostenere le imprese in questo processo fondamentale di internazionalizzazione, anche per le pmi e ha definito i risultati del Rapporto come esempio tangibile di “una storia italiana di successo. Ha poi richiamato l’importanza di puntare su mercati sempre più strategici come l’Africa, che presenta grandi opportunità di sviluppo sia dal punto di vista infrastrutturale che in tema di urbanizzazione.

Scarica qui il Rapporto ANCE 2015