Ambiente: bene l'utilizzo di fonti rinnovabili, ma le emissioni crescono dell'8.5% sul 2020. Tutti i dati del report SNPA

Le energie rinnovabili nel 2020 hanno raggiunto il 20.4% del consumo finale lordo

Nella Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri a Roma, si è tenuta la presentazione del quarto Rapporto Ambiente SNPA, un compendio dettagliato delle condizioni ambientali dell'Italia e delle sfide che il paese affronta in materia di sostenibilità. Questo evento ha visto la partecipazione di figure apicali nel settore ambientale nazionale, offrendo un quadro chiaro e aggiornato sulle questioni ambientali che riguardano tutti noi.

Il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato l'importanza del lavoro svolto dall'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e dal Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente nell'informare e sensibilizzare su questioni ambientali cruciali. Questo impegno, ha evidenziato il Ministro, è fondamentale per guidare le decisioni politiche e per promuovere una maggiore consapevolezza ambientale a tutti i livelli.

Stefano Laporta, Presidente di Ispra e SNPA, ha ribadito l'urgenza di diffondere informazioni chiare sullo stato ambientale del nostro pianeta, evidenziando alcune delle principali sfide affrontate dall'Italia. Tra questi, l'impatto dei cambiamenti climatici è stato messo in primo piano, con il 2022 che ha segnato il record di temperatura più alta dal 1961. Le emissioni di gas serra, nonostante una diminuzione rispetto al 1990, hanno registrato un preoccupante aumento del +8,5% rispetto al 2020. Questi dati sottolineano l'importanza di adottare soluzioni mirate e scientificamente fondate per affrontare le sfide ambientali. Le fonti rinnovabili hanno superato gli obiettivi previsti, arrivando nel 2020 al 20,4% del consumo finale lordo. Dato positivo, ma occorre lavorare molto per raggiungere gli obiettivi del Piano nazionale integrato per l’energia e clima".

L'evento ha anche visto gli interventi di esponenti territoriali del Sistema nazionale, come Vincenzo Infantino e Anna Lutman, direttori generali di Arpa Sicilia e Arpa Friuli Venezia Giulia. Infantino ha evidenziato il ruolo degli indicatori ambientali nel fornire una visione chiara e sintetica dello stato ambientale, sottolineando l'importanza di utilizzare tali strumenti per supportare le decisioni politiche e valutare l'efficacia delle strategie ambientali adottate.

Anna Lutman ha presentato una raccolta di buone pratiche messe a punto all'interno del Sistema nazionale, evidenziando l'importanza della collaborazione e della condivisione delle conoscenze per promuovere la sostenibilità in tutto il territorio nazionale. Attraverso monitoraggi e controlli sul territorio, il Sistema nazionale produce una vasta quantità di dati ambientali, fondamentali per informare correttamente i cittadini e guidare azioni concrete per la tutela dell'ambiente.

Durante l'evento sono emerse diverse tematiche cruciali, affrontate in sessioni tematiche guidate da esperti del settore. Tra i partecipanti, sono stati presenti illustri figure come Maria Siclari, direttore generale dell'Ispra, Pietro Rubellini, direttore generale di Arpa Toscana, e Vito Bruno, direttore generale di Arpa Puglia.

Complessivamente il Paese registra buoni livelli di raccolta differenziata, con una diminuzione dello smaltimento in discarica. Migliora, lentamente, la qualità dell'aria, soprattutto del particolato PM_2.5. Meno bene, invece, la produzione di rifiuti speciali e il consumo di suolo, oltre che la situazione delle emissioni di gas serra, come già detto.

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