Alluvione: ricostruzione e recupero con l'accordo tra il Rettore UNIBO Molari e il Generale Figliuolo
Come affrontare le situazioni di emergenza climatica grazie alla collaborazione tra l'Università di Bologna e il Generale Figliuolo. Un accordo di carattere scientifico, formativo e divulgativo per ricostruire le aree alluvionate e trovare soluzioni atte a rispondere a eventuali futuri disastri ambientali.
Alluvione: il Rettore Molari e il Generale Figliuolo firmano un accordo per la ricostruzione
Presso L'Ateneo dell'Università di Bologna è stato firmato un importante accordo tra il Rettore Giovanni Molari e il Generale Francesco Paolo Figliuolo, sancendo quindi l'inizio di una collaborazione tra l'Università di Bologna e la Struttura di supporto al Commissario Straordinario alla ricostruzione sul territorio delle Regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche.
Nuove collaborazioni divulgative e formative per aiutare nel recupero e nella ricostruzione nelle aree alluvionate. Parteciperanno a nuovi gruppi di lavoro ricercatori, assegnisti, professori e personale di laboratorio dell'Alma Mater.
"Concorrere con la nostra ricerca, didattica e impegno per il bene collettivo": Rettore Giovanni Molari
“Da sempre l’Alma Mater è impegnata a lavorare con e per i territori in cui opera: le nostre energie scientifiche e formative, insieme alla vitalità dei nostri studenti, sono un fattore di crescita imprescindibile per le nostre città e comunità di riferimento. In un momento di grande emergenza questo deve essere ancora più vero, e perciò fin da subito l’Alma Mater si è messa a disposizione della Regione e dei Comuni colpiti dall’alluvione con le proprie competenze tecnico-scientifiche”, ha detto il Rettore Giovanni Molari. “Oggi ribadiamo e rilanciamo la nostra disponibilità tramite un accordo che ci pone in diretto rapporto con il Commissario Straordinario, che ringraziamo per il suo impegno e la sua dedizione a una causa così importante. Saremo felici di concorrere, con la nostra ricerca, la nostra didattica e il nostro impegno pubblico, al raggiungimento dei comuni obiettivi, perché scopo ultimo di ogni nostra attività è il bene collettivo”.
"Le emergenze necessitano di un approccio multidimensionale e multidisciplinare": Generale Figliuolo
“Ho sempre creduto nel coinvolgimento e nella sinergia con tutte quelle realtà che rappresentano un’eccellenza nel panorama istituzionale, produttivo e culturale del nostro Paese e l’Università di Bologna è una di queste”, ha aggiunto il Generale Francesco Paolo Figliuolo. “Le emergenze sono spesso complesse e necessitano di un approccio multidimensionale, multidisciplinare, che coinvolga quindi le diverse istituzioni e agenzie e che sia legato al mondo accademico. Tutti coloro che hanno qualcosa da mettere in campo, devono darlo, condividendo il lavoro e i risultati ottenuti, perché così una grande Nazione può far fronte alle difficoltà. Le emergenze ci sono e ci saranno anche in futuro, ma se c’è squadra, coinvolgimento e capacità di cambiare, ce la faremo."
Le aree di interesse
Diverse sono le aree che interesseranno i progetti in questione:
- il dissesto idrogeologico,
- l'architettura,
- il restauro e la tutela del paesaggio,
- l'urbanistica,
- l'efficientamento energetico e delle reti digitali.
L'obiettivo dell'accordo ha come obiettivi quelli di riduzione degli effetti e adattamenti ai cambiamenti climatici, su idraulica e idrogeologia, sulla gestione delle colture e del verde urbano, sulla stabilità del terreno. Ma non solo, l'importanza di reti di telecomunicazione nei momenti di emergenza o il controllo sugli edifici e infrastrutture per la vulnerabilità sismica.
Collaborazione con l'Università per nuovi progetti, analisi e approfondimenti accademici
La collaborazione con l'Università di Bologna consentirà quindi alla Struttura Commissariale di individuare soluzioni per garantire la qualità strutturale, sismica ed energetica degli interventi da realizzare, tenendo conto del contesto urbanistico-ambientale e paesaggistico. In particolare, il contributo dell'Alma Mater potrà essere utile per orientare la scelta delle impostazioni qualitative delle progettazioni e per accelerare lo sviluppo dei processi di digitalizzazione del patrimonio immobiliare.
Grazie all'accordo, inoltre, l'Università di Bologna avrà la possibilità di sviluppare nuovi progetti di ricerca, analisi e approfondimenti accademici sulle numerose tematiche affrontate, coinvolgendo anche studentesse e studenti per tesi di laurea e di dottorato. Tutte attività da cui potranno nascere non solo documenti, pubblicazioni e articoli scientifici, ma anche iniziative di sensibilizzazione pubblica.
L’intesa siglata oggi con il Commissario Straordinario alla ricostruzione sul territorio delle Regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche rinnova l’impegno a sostegno delle comunità e dei territori colpiti dall’alluvione dello scorso maggio che l’Alma Mater ha messo in campo già dai primissimi giorni dell’emergenza.
Sono stati stanziati 250.000 euro per sostenere le studentesse e gli studenti colpiti dall’alluvione in Emilia-Romagna, ed è stato creato un fondo di oltre 400.000 euro per realizzare progetti di ricerca e di divulgazione scientifica destinati ad aumentare la resilienza del territorio e dei cittadini ai cambiamenti climatici. Con un’attenzione particolare per gli eventi catastrofici, che il riscaldamento globale sta rendendo sempre più frequenti.
Inoltre, per raccontare e non dimenticare le tante storie e le esperienze di aiuto reciproco, solidarietà, generosità e condivisione che hanno coinvolto la comunità Alma Mater nei giorni dell'emergenza, nascerà un'opera corale realizzata dall'artista Francesca Grosso. Tutti coloro che hanno lavorato tra macerie, acqua e fango per soccorrere le persone in difficoltà e salvare i beni danneggiati possono raccontare online la loro storia.
Durante Alma Mater Fest (27 settembre - 2 ottobre) – l'evento con cui l'Ateneo dà il benvenuto alle sue studentesse e studenti a Bologna e nei suoi Campus romagnoli – ci saranno in programma dei momenti in cui Francesca, a partire dalle storie ricevute, realizzerà in diretta e in mezzo al pubblico la sua opera, che verrà poi donata all'Ateneo per tenere traccia di questo importante momento di partecipazione e coesione comunitaria.
Chi è Francesca Grosso
Nata a Roma nel 1989, è artista visiva, pittrice, musicista, ideatrice del Calligramma-Artistico-Sociale e dei progetti Duemila Voci. In questi progetti la parola scritta diventa una risorsa poliedrica che attraversa al tempo stesso i campi della linguistica e dell'arte visiva, divenendo un simbolo di attenzione e di contrasto all'avanzata violenta dell’iperinformazione. Una forma alternativa di studio e di stimolo del pensiero, della conoscenza, della partecipazione e della condivisione attraverso l’arte. Tra le serie di opere più note, ricordiamo La Voce dei 2000, che dal 2018 raccoglie i pensieri dei millennials italiani, e L’Urlo di Penelope, sulla questione del genere femminile, i ritratti di parole di Patrick Zaki e di Peppino e Felicia Impastato.
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