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Allianz Risk Barometer: ecco i rischi più temuti dalle imprese e la top 5 per ingegneria, edilizia e real estate

Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS) ha pubblicato la decima edizione dell’Allianz Risk Barometer 2021, l'annuale indagine sui rischi aziendali globali.

In Italia, per la prima volta in assoluto, gli incidenti informatici si classificano come il più importante rischio per le aziende a livello locale, al secondo posto vi è l'interruzione di attività, mentre la pandemia entra quest'anno direttamente al 3° posto.

L'indagine ha anche analizzato quali siano i pericoli più temuti a seconda del settore economico: la top 5 dei rischi in ingegneria, edilizia e real estate, a livello globale, vede sul podio l'interruzione di attività, anche della supply chain.

 

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Interruzione di attività, pandemia e cyber risk: la classifica di Allianz a livello globale

Un trio di rischi legati al Covid-19 guida il 10° Allianz Risk Barometer 2021 e riflette gli sconvolgimenti causati dai diversi lockdown adottati nel mondo.

L’interruzione di attività e lo scoppio della pandemia sono i principali rischi percepiti quest'anno, mentre i rischi informatici si collocano al terzo posto. L'indagine annuale di Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS) aggrega le opinioni di 2.769 esperti, tra cui CEO, risk manager, broker ed esperti assicurativi, provenienti da oltre 92 Paesi.

Prima dell'epidemia di Covid-19, l'interruzione di attività (Business Interruption - BI) si era già classificata per sette volte al vertice dell’Allianz Risk Barometer e torna a quel primo posto che aveva ceduto agli incidenti informatici nel 2020. Il 59% degli intervistati segnala la pandemia come la causa principale della BI nel 2021, seguita dagli incidenti informatici (46%) e da catastrofi naturali e incendi ed esplosioni (circa il 30% ciascuno).

"L'Allianz Risk Barometer 2021 è chiaramente dominato dal trio di rischi legati al Covid-19 - ha affermato Joachim Müller, CEO di AGCS - la pandemia di coronavirus ci ricorda che non tutto è assicurabile, perciò la gestione del rischio insieme a quella dei Business Continuity Plan, deve evolvere per aiutare le aziende a fronteggiare e superare situazioni estreme. Con la pandemia che persiste in tutto il mondo, dobbiamo essere pronti ad affrontare più frequenti scenari catastrofici "estremi", come un'interruzione del cloud su scala globale o un attacco informatico, disastri naturali causati dal cambiamento climatico o anche un'altra epidemia".

La crisi del coronavirus continua a rappresentare una minaccia immediata sia per la sicurezza individuale sia per le imprese, e lo dimostra il fatto che l'epidemia ha scalato ben 15 posizioni arrivando al 2° posto in classifica. Un rischio chiaramente sottovalutato in passato, considerando che prima del 2021 non aveva mai superato il 16° posto.

"Le conseguenze della pandemia, come una digitalizzazione più ampia, l’aumento del lavoro da remoto e la crescente dipendenza di aziende e società dalle tecnologie informatiche, aumenteranno probabilmente i rischi di BI nei prossimi anni - ha spiegato Philip Beblo, del Global Property underwriting team di AGCS - tuttavia, i rischi tradizionali non scompariranno e devono rimanere nell'agenda della gestione del rischio”.

 

Rischio interruzione di attività: come stanno reagendo le aziende?

In risposta all'accresciuta vulnerabilità relativa all'interruzione di attività molte aziende puntano a costruire attività più resilienti e a ridurre il rischio nelle loro supply chain.

Secondo gli intervistati dell’Allianz Risk Barometer:

  • Il 62% delle aziende sta migliorando i piani di business continuity;
  • Il 45% sta sviluppando contratti con fornitori alternativi o multipli;
  • Il 32% sta investendo in supply chain digitali;
  • Il 31% sta migliorando la selezione e l'auditing dei fornitori.

Aumentano gli incidenti informatici: i cyber-criminali si stanno evolvendo

Anche se gli incidenti informatici sono scesi al 3° posto, rimangono un rischio fondamentale per un numero di intervistati superiore a quello del 2020. La pandemia sta provocando un’accelerazione verso il lavoro da remoto e una maggiore digitalizzazione, intensificando le vulnerabilità IT. Gli incidenti di ransomware, che già erano frequenti, stanno diventando più gravi poiché prendono di mira le grandi imprese con attacchi sofisticati e ingenti casi di estorsione, come evidenziato dal recente rapporto “cyber risk trends” di AGCS. 

"I cyber-criminali si stanno evolvendo - ha affermato Catharina Richter, Global Head of the Allianz Cyber Center of Competence di AGCS - utilizzano la scansione automatica per identificare le lacune nel sistema di sicurezza, attaccano i router scarsamente protetti o addirittura utilizzano i 'deepfake', ovvero contenuti multimediali realistici modificati o falsificati dall'intelligenza artificiale. Allo stesso tempo la protezione dei dati, la regolamentazione della privacy e le multe per le violazioni dei dati continuano la loro tendenza al rialzo".

 

Allianz Risk Barometer 2021: chi sale e chi scende in classifica

I cambiamenti nei mercati salgono al 4° posto nella graduatoria dell’Allianz Risk Barometer di quest'anno, mentre il Covid-19 innescherà probabilmente un periodo di trasfromazione del mercato, sollecitando l'adozione di nuova tecnologia, portando a cambiamenti normativi, oltre ad accelerare la scomparsa di settori storici e tradizionali e dando origine a nuova concorrenza.

I cambiamenti macroeconomici (n°8) e i rischi politici (n°10) tornano per la prima volta nella top 10 dal 2018, evidenziando il fatto che i disordini civili, le proteste e le rivolte sfidano il terrorismo come principale rischio per le aziende. Con l'aumento delle ricadute socioeconomiche dovute al Covid-19, è probabile che si verifichino ulteriori disordini politici e sociali, e si prevede che molti Paesi registreranno un aumento di tali situazioni nel 2021 e oltre, in particolare in Europa e nelle Americhe.

I cambiamenti nello scenario legislativo e regolamentare scendono dal 3° al 5° posto rispetto all’anno precedente.

"La pandemia può aver causato alcuni ritardi nel processo di cambiamento normativo, che tuttavia non si è fermato. Al contrario, il 2021 promette di diventare un anno molto impegnativo in termini di nuove leggi e norme in particolare per quanto riguarda i dati e la sostenibilità", prevede Ludovic Subran, Chief Economist di Allianz.

Le catastrofi naturali scendono dal 6° al 4° posto e questo sottolinea il fatto che, sebbene le perdite aggregate di molteplici eventi minori come incendi, o eventi atmosferici violenti, abbiano comunque portato a devastazioni diffuse e a ingenti perdite nel 2020, è stato anche il terzo anno consecutivo senza un solo grande evento come, ad esempio, l'uragano Harvey nel 2017.

Anche il cambiamento climatico è sceso, ed è ora al 9° posto. Tuttavia, la necessità di combattere i cambiamenti climatici rimane più importante che mai, dato che il 2020 è stato l'anno più caldo mai registrato.

Allianz Risk Barometer: la top 10 dei rischi in Italia

In Italia, per la prima volta in assoluto, gli incidenti informatici si classificano come il più importante rischio per le aziende a livello locale. L'interruzione di attività è al secondo posto e rimane una sfida fondamentale, mentre la pandemia entra quest'anno direttamente al 3° posto.

 

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L'indagine ha anche analizzato i principali pericoli suddivisi per comparto economico. 

A esempio, a livello globale, le principali paure rilevate nei settori dell'ingegneria, dell'edilizia e del real estate, riguardano l’interruzione di attività (44%, in aumento rispetto al 36% del 2020), seguita dalle catastrofi naturali (35%) e dalla pandemia (new entry, 35%).

Top 5 rischi in ingegneria, edilizia e real estate a livello globale

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Tutti i risultati dell'Allianz Risk Barometer 2021:

>>> La top 20 dei rischi aziendali mondiali

>>> Rapporto completo

>>> Risultati dei singoli paesi e del settore industriale

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