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Allarme Valtellina: manca la manutenzione del territorio. Appello alla politica

L’Ordine degli Ingegneri di Sondrio lancia un allarme sulla situazione di dissesto idrogeologico del territorio valtellinese.

scaramellini-marco.jpgA parlare di mancata manutenzione è Marco Scaramellini, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Sondrio che in un'intervista su "La Provincia di Sondrio" ribadisce l’urgenza di mettere in atto azioni di manutenzione delle opere idrauliche e di difesa del suolo.

Secondo il Presidente Scaramellini, da tempo impegnato in una vera e propria opera di divulgazione per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche sul tema della manutenzione del territorio, il tema è molto urgente ovunque ma ancor di più in un ambiente interamente montano come quello di Valtellina e Valchiavenna.

“I disastri – continua Scaramellini - si verificano essenzialmente per due ordini di motivi, uno del tutto imprevedibile, mentre per il secondo i rimedi ci sono. Il primo è il meteo, nei confronti del quale si può fare ben poco. Ma il secondo fattore a cui si devono danni e vittime è la mancata manutenzione, e su questo invece si può intervenire. Per questo dico che prevenire è meglio che curare”. 

Chi si occupa della manutenzione?

“Ciascuno di noi provvede alla manutenzione della propria casa, in modo che mantenga la sua efficienza e conservi il proprio valore - osserva il presidente dell’Ordine -. Quando invece si parla di strutture e infrastrutture pubbliche, la logica si ribalta. Non si parla mai di prevenzione e manutenzione, ma sempre e soltanto della costruzione di nuove grandi opere. Nella nostra provincia il fenomeno è diventato evidente dopo l’approvazione della Legge Valtellina: sono state realizzate molte opere, ma si è fatto pochissimo per mantenere in efficienza i manufatti. La legge in sé è stato un ottimo esempio di gestione del territorio e ha portato in Valle ingenti risorse. Ora però le risorse sono finite e si teme per il futuro».

Qualcosa sembrava che si fosse mosso quando, recentemente, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, assieme ai rappresentanti delle altre professioni tecniche, era stato contattato dal Governo per la realizzazione di “#Italiasicura”, progetto di studio nato proprio con l’obiettivo di individuare le linee guida da seguire per diminuire i rischi di esondazioni e di frane. E alla definizione delle linee guida si è in effetti arrivati. Peccato però che, al momento, lo studio sia rimasto lettera morta e che alle intenzioni non siano ancora seguite delle iniziative concrete. «Purtroppo quello che constatiamo in questo ultimo periodo alimenta diverse perplessità sul lavoro di #Italiasicura – conclude Marco Scaramellini -. A questo punto la politica deve prendere un impegno serio davanti alla nazione, nella speranza che i temi legati alla sicurezza in rapporto ai fenomeni naturali restino estranei alla competizione elettorale. È il caso di precisare che l’invito che rivolgiamo alla politica va direttamente al Governo e non ai rappresentanti degli enti locali che devono fare i conti con i continui tagli alle proprie risorse imposti dall’alto». 

Fonte: La Provincia di Sondrio

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