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Allarme sfruttamento del suolo, Progetto Soil4life: È un elemento vitale, va tutelato

È allarme suoli in Europa, e l'Italia non fa eccezione: il Bel Paese perde circa 2 metri quadri di suolo al secondo a causa della costruzione di nuove case. 

Il suo sfruttamento è stato al centro del convegno conclusivo del progetto europeo Soli4life, coordinato da Legambiente, che chiede una leadership europea per contrastare il fenomeno.


Soil4Life chiede una leadership europea per combattere lo sfruttamento del suolo

La costruzione di nuove case ed edifici costa all’Italia la perdita di circa 2 metri quadri di suolo al secondo, a danno di aree naturali e agricole: un dato che fa riflettere, soprattutto se si pensa a quanto importante sia questa risorsa per le nostre vite. Degradare e consumare il suolo vuol dire infatti ridurre il substrato vitale della nostra specie. Di emergenza suolo si è parlato nel convegno conclusivo del progetto europeo Soil4Life, coordinato da Legambiente e che coinvolge autorevoli partner italiani, francesi e croati.

Una riflessione resa ancora più attuale dalla situazione globale che stiamo vivendo, con i due anni di pandemia che stanno ancora facendo sentire i propri effetti e una guerra in corso. Proprio la situazione grave di crisi delle materie prime e di speculazione sui prezzi delle commodity agricole dovrebbe invece indurci a rivalutare l’importanza strategica del suolo sano come risorsa alla base della resilienza del nostro sistema agroalimentare, e quindi garanzia fondamentale per assicurare la continuità della produzione di cibo.

“Pensiamo che non ci sia più tempo per rinviare la assunzione di un impegno forte e vincolante per dotare l’Europa di una direttiva per la protezione dei suoli, per questo, anche grazie al progetto Soil4life, abbiamo attivato iniziative internazionali di sostegno ed un appello per una leadership europea nella lotta al degrado del suolo”, ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.

Anche perché, purtroppo, lo scenario di degrado del suolo è piuttosto inquietante per un Paese come l’Italia, in cui il 20% dei suoli sono già considerati a rischio desertificazione.

 

Allarme sfruttamento del suolo, Progetto Soil4life: È un elemento vitale, va tutelato

 

Ciafani inoltre fa notare come “da diversi anni si parla di una legge nazionale per fermare il consumo del suolo, ma non si è mai andati oltre la discussione parlamentare. Il progetto Soil4Life che ha permesso a realtà italiane e straniere, impegnate sui diversi aspetti legati al suolo, di confrontarsi e sperimentare metodologie di tutela e valorizzazione di questa preziosissima risorsa, si chiude quindi con un appello alla politica italiana, affinché si porti a compimento un processo legislativo durato già molto più del dovuto.”

Oltre al consumo del suolo, a preoccupare è anche la contaminazione, anch’essa un grande problema, sia quella generata dall’uso di sostanze chimiche in agricoltura sia quella legata ad attività industriali, anche perché le attività di bonifica spesso languono per decenni. È necessario sviluppare le buone pratiche agricole, a partire da quella biologica, e dallo sviluppo della produzione e dell’uso di compost di qualità sui suoli agricoli.

Le attività di Soil4Life hanno valicato i confini nazionali grazie alla collaborazione dei partner francesi di CCIVS e croati di Green Istria. Un gruppo di giovani è stato selezionato per formare il team dei Soil Ambassador i quali, dopo aver partecipato ad un training internazionale sulla protezione e la gestione del suolo, hanno elaborato il "Manifesto per il Suolo": un documento in cui vengono avanzate una serie di richieste ai decisori politici europei per spingerli ad attivarsi per la tutela di una risorsa preziosa per la vita sul pianeta. Il Manifesto per il Suolo è stato tradotto in 12 lingue e pochi giorni fa, nel corso di una conferenza online, è stato presentato all’Unesco, FAO e UE.

La città di Roma e la regione Lombardia sono state al centro del progetto Soil4Life come aree scelte per svolgere attività di ricerca scientifica e monitoraggio dei suoli. Grazie ai partner ISPRA, Politecnico di Milano e Roma Capitale conosciamo meglio il suolo del territorio romano: dopo una raccolta dati è stata elaborata la Carta della Permeabilità di Roma Capitale a cui seguirà la presentazione di un Piano, già elaborato e solo da approvare, da parte dell’amministrazione capitolina. La scelta di concentrarsi su Roma e Milano non è casuale.

Infatti, tra il 2006 e il 2020 sia nell’area metropolitana di Milano sia nel Comune di Roma sono stati consumati oltre 2mila ettari di territorio. Per rendere l’idea della portata del fenomeno basti pensare che a Roma e a Milano il consumo e l’impermeabilizzazione del suolo non si è arrestata nemmeno in periodo di pandemia: tra il 2019 e il 2020 nell’area milanese sono andati persi oltre 123 ettari mentre nella Capitale si è arrivati a quota 93,54 ettari di suolo.