Algoritmi, modellazione 3D e la tecnica della pietra precompressa per il completamento della Sagrada Familia
La Sagrada Familia sarà completata entro il 2026 grazie all’ausilio della modellazione digitale e di nuove tecnologie costruttive: l'intervista ad Arup
La Sagrada Familia sarà completata entro il 2026 grazie all’ausilio della modellazione digitale e di nuove tecnologie costruttive.
La realizzazione della basilica, progettata da Antoni Gaudì, è rimasta incompiuta per oltre un secolo e tra qualche anno, in occasione del centenario della morte del famoso architetto spagnolo, finalmente sarà ultimata.
Al completamento di uno dei monumenti simbolo della città di Barcellona, sta lavorando anche Arup a cui la Fondazione della Sagrada Familia ha affidato la progettazione delle restanti sei torri.
L'Ing. Fabio Tradigo, Responsabile di Arup University Italia, ha raccontato ai microfoni di Ingenio come si è intervenuti per la realizzazione delle guglie mancanti.
Il completamento della Sagrada Familia: la sfida ingegneristica e le scelte progettuali
Da sette anni Arup collabora con la Sagrada Familia Foundation e il team di architetti spagnolo 2BMFG al progetto per l’ultimazione delle guglie dell'opera di Gaudì.
Una grande sfida ingegneristica che, come spiegato dall’Ing. Fabio Tradigo, Responsabile di Arup University Italia, ha portato il team ad avvalersi dei più innovativi sistemi di modellazione numerica e 3D.
L’edificio infatti non sarebbe stato in grado di reggere il peso delle sei torri previste nel progetto originale dovendo queste essere costruite in cemento con rivestimento in pietra.
Grazie alla tecnologia, Arup e i suoi partner hanno sviluppato una nuova tecnica edilizia che utilizza pannelli in pietra precompressa come elemento strutturale primario.
«Nel 2014 siamo stati contattati dalla Fondazione della Sagrada Familia che ci ha messo difronte a una sfida abbastanza ardua, ossia quella di completare il 40 per cento della costruzione della Sagrada Famiglia in dieci anni» ha raccontato l’Ing. Tradigo nell’intervista a margine della prima edizione del Forum Ingegneria 4.0 promosso da CSPFea e FEA Engineering.
«Per riuscire nell’impresa abbiamo utilizzato soluzioni digitali innovative - ha aggiunto nella seconda parte dell’intervista - i blocchi di forma unica sono stati tagliati al laser sulla base della modellazione 3D e siccome la pietra non resiste a trazione è stata adottata la precompressione».
Un chiaro esempio di come l’innovazione faciliti la risoluzione di intrinseche sfide strutturali.
«Ovviamente la tecnologia non basta - ha detto l’Ing. Tradigo - serve sempre il fattore umano e la capacità di un professionista di accrescere le proprie competenze anche dal punto di vista culturale».
«Il digitale e la tecnologia aiutano - ha aggiunto l’Ing. Tradigo raccontando ai microfoni di Ingenio la mission di Arup University - ma è indispensabile coltivare una cultura di innovazione ed eccellenza nelle persone ed è proprio quello di cui Arup University e Arup in senso lato, si occupano tutti i giorni».
La costruzione delle torri della Sagrada Familia: l'intervista all'Ing. Fabio Tradigo
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