Alcune considerazioni sulle procedure di progetto per strutture resistenti al carico da esplosione
INTRODUZIONE
I drammatici fatti di cronaca dell’ultimo decennio hanno costretto ad una profonda riflessione sulla reale sicurezza delle nostre costruzioni nei confronti del carico da esplosione. Basti pensare ai numerosissimi attacchi terroristici che si susseguono in tutto il mondo o agli incidenti industriali e domestici che mietono vittime anche nel nostro Paese. Come ben definito da Genova-Silvestrini [ 1 ] “Con il termine esplosione si indica una violenta reazione, tipica degli esplosivi, caratterizzata da un forte sviluppo di gas e calore e conseguente aumento di volume dei prodotti di reazione”. Risulta evidente come il fenomeno sia complesso e di conseguenza non si dispone di modelli di calcolo in grado di prevedere in maniera globale i suoi effetti sulle strutture. Ad esempio la fenomenologia è completamente diversa a seconda che la propagazione del fenomeno avvenga a velocità subsonica (deflagrazione- onda di pressione) o supersonica (detonazione-onda d’urto). Nel primo caso elementi quali grado di confinamento e congestione dell’ambiente in cui avviene l’esplosione sono parametri chiave per valutare gli effetti dell’evento; nel secondo non hanno alcuna influenza.