Infrastrutture | Sostenibilità | AIS - ASSOCIAZIONE INFRASTRUTTURE SOSTENIBILI
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AIS alla fiera Ecomondo: Infrastrutture concretamente sostenibili e a misura di comunità locali

Il 9 novembre in occasione della fiera ECOMONDO a Rimini presso Cisambiente (Pad. C1 - Stand 300-201) AIS presenterà due strumenti innovativi per rendere concretamente attuabile la sostenibilità nell’ambito della progettazione e realizzazione di un’infrastruttura. Il Presidente Lorenzo Orsenigo ha inoltre dichiarato l'importanza di una nuova sostenibilità per le infrastrutture e del ruolo degli ingegneri per rispondere agli effetti della crisi climatica, come quelli accaduti in Toscana.

Per infrastrutture concretamente sostenibili a misura di comunità locali

La riduzione della CO2, una sempre maggiore attenzione al riciclo, sia nel corso di una costruzione che rispetto all’utilizzo dei materiali utilizzati, costituiscono, insieme a un contenimento dei consumi energetici e un’implementazione delle fonti rinnovabili, obiettivi prioritari a livello europeo. É in questo ambito che quanto avviene in un cantiere assume una rilevanza particolare. Saper realizzare e gestire questa fase produttiva del processo edilizio, dimostrando risultati misurabili, deve fare la differenza.

É con questa finalità che 103 tecnici delle principali stazioni appaltanti, società di ingegneria, imprese di costruzioni, produttori e società di servizi italiane, aderenti ad AIS, l’Associazione italiana per la sostenibilità delle infrastrutture, hanno contribuito a mettere a punto un documento metodologico e un sistema di rating che nel corso di quest’anno si sta affermando come uno strumento efficace soprattutto per le grandi infrastrutture.

Il programma della giornata (9 novembre)

Il 9 novembre - ospiti di CISA spa azienda fortemente impegnata nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale - dalle 11.30 alle 13.00 verrà fatto il punto da parte di aziende come SNAM, RFI e Italferr, TELT e ASPI, sull’efficacia di quanto contenuto nel position paper sul Cantiere sostenibile. Nel corso della mattina verranno illustrati i primi risultati e portati a conoscenza degli operatori del mercato e delle istituzioni, evidenziando come un suo sempre maggiore ricorso sia destinato a modificare gli stessi capitolati di appalto.

Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.00, AIS presenterà un altro position paper pubblicato da meno di un mese, dedicato allo Stakeholder engagement, ovvero all’importanza di stabilire e gestire un dialogo continuativo con le comunità locali e con i diversi portatori di interessi sui territori, al fine di ridurre drasticamente resistenze e contenziosi rispetto ad opere ad elevato impatto.

Rigasificatori, centrali energetiche, ma anche strade o opere legate alla gestione dei rifiuti sono solo alcuni esempi di situazioni di conflitto, che potrebbero essere superati se si seguisse un percorso virtuoso di confronto costante secondo metodologie e modalità condivise.

Il documento verrà illustrato sia per quanto riguarda l’innovazione relativa all’approccio e all’iter, che nella sua dimensione operativa, grazie alla messa a punto di un vero e proprio manuale di istruzioni per l’uso lungo l’intero iter procedurale, dall’individuazione del bisogno alla pianificazione, alla predisposizione del progetto e alla sua approvazione, fino alla fase della costruzione e della gestione una volta terminata l’opera e messa a disposizione degli utenti finali. Il documento sarà altresì oggetto di un confronto tra i curatori del posizion paper e alcuni rappresentanti di RFI, di ASPI e di Terna.

Gli effetti della crisi climatica sulla Toscana: "un'emergenza nell'emergenza"

Le immagini impressionanti degli effetti della crisi climatica sulla Toscana sono un richiamo fortissimo a quella che possiamo definire un’emergenza nell’emergenza: la necessità di fare presto per mettere in sicurezza il territorio, interrogandoci con quali mezzi e procedure. Il territorio del nostro Paese con la sua fitta rete infrastrutturale è sottoposto a minacce crescenti, legate all'obsolescenza delle strutture e alla probabilità di eventi atmosferici straordinari. Per affrontare la fragilità del nostro Paese bisogna intervenire sul territorio rafforzandolo, e ovviamente tali competenze sono proprie dell’ingegneria civile.

Purtroppo, e questo è un primo allarme, già oggi il numero di ingegneri addetti è gravemente insufficiente a soddisfare le richieste ed esigenze in tema di protezione dai rischi. E in futuro potrebbe essere ancora peggio: basti pensare che al Politecnico di Milano in dieci anni c’è stata una diminuzione di laureati magistrali in Ingegneria Civile di quasi il 30%. A livello nazionale Ingegneria civile ed ambientale e scienze e tecniche registrano un calo costante e per il momento inarrestabile: nel 2010, la quota di laureati di primo livello del settore civile ed ambientale era prossima al 40% di tutti i neo-ingegneri, ora si attesta sul 15%.

"Mancano ingegneri e occorre una nuova cultura della sostenibilità per le infrastrutture": Presidente di AIS, Lorenzo Orsenigo

“Occorre ripensare – dichiara il Presidente di AIS Lorenzo Orsenigo - il modo con cui progettare le infrastrutture: come associazione abbiamo prodotto un position paper a cui hanno lavorato oltre 100 professionisti espressi da 30 tra i principali operatori del Paese, con indicazioni e proposte, delle vere e proprie linee guida, per raggiungere livelli sempre maggiori di concreta sostenibilità relativamente a 11 ambiti, dal consumo di acqua, alla riduzione dell’impronta carbonica, alla digitalizzazione, aspetto quest’ultimo a cui sono legate importantissime potenzialità di controllo e tutela dei territori ma anche grandi sfide quali quella dell’evoluzione delle amministrazioni pubbliche”.

AIS comprende player di primo piano con 80 aziende tra stazioni appaltanti, società di ingegneria, imprese di costruzioni, produttori di materiali e tecnologie, società di servizi, impegnate nella realizzazione delle più importanti infrastrutture in Italia, e che esprimono complessivamente oltre il 2% del PIL nazionale.

“Oggi per potersi definire sostenibiliconclude Orsenigo – le infrastrutture devono essere sottoposte a progettazione e preferibilmente a manutenzioni predittive rispetto a quelle ordinarie. Occorre non solo ridurre, in fase di realizzazione, l’impatto dell’opera sul clima ma anche aumentarne il livello di resilienza ai cambiamenti climatici, perché oggi vanno considerati nuovi parametri di progettazione non solo dell’infrastruttura in quanto tale ma legati al territorio e alle sue potenziali criticità".

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