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Agenzie ambientali: con la nuova riforma controlli più trasparenti ed efficienti

Grazie al via libera di Montecitorio l’Italia si dota un nuovo sistema nazionale delle agenzie, integrato, omogeneo ed autorevole in grado di tutelare cittadini e ambiente, dare certezze a italiani e imprese e favorire un’economia più avanzata, innovativa e pulita.

Nasce il Sistema nazionale a rete con livelli essenziali prestazioni.
 
Dopo la legge sugli ecoreati e il collegato ambientale, ieri 15 giugno, il ddl sulle agenzie ambientali è diventato legge.
Grazie al via libera di Montecitorio l’Italia si dota un nuovo sistema nazionale delle agenzie, integrato, omogeneo ed autorevole in grado di tutelare cittadini e ambiente, dare certezze a italiani e imprese e favorire un’economia più avanzata, innovativa e pulita.
 
È così che commenta subito Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente della Camera e firmatario della proposta di legge aggiungendo che con la nuova regolamentazione “si potenziano le strutture, si adottano i Livelli Essenziali di Prestazioni Tecniche Ambientali (LEPTA) omogenei in tutto il territorio; si avvia un coordinamento nazionale affidando all’ISPRA un ruolo centrale e si istituisce il Sistema Informativo Nazionale Ambientale”.
 
La riforma delle Agenzie ambientali rappresenta un importante tassello sul fronte della prevenzione. Fino ad oggi infatti poteva accadere che si riscontrassero modalità di applicazione diverse per Regione. Ora con la nuova legge, viene istituito un Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente, di cui fanno parte l'Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e le Agenzie regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano per la protezione dell'ambiente. A coordinare l’attività del Sistema nazionale ci sarà ISPRA che sarà dotato di piena autonomia e sottoposto alla vigilanza del ministero dell'Ambiente.
 
Al sistema nazionale saranno affidati il monitoraggio dello stato dell'ambiente e della sua evoluzione, il controllo delle fonti e dei fattori di inquinamento, l'attività di ricerca, di trasmissione ai diversi livelli istituzionali e di diffusione al pubblico dell'informazione ambientale, il supporto tecnico-scientifico per l'esercizio di funzioni amministrative in materia ambientale, l'attività istruttoria per il rilascio di autorizzazioni e per l'irrogazione di sanzioni, l'attività di supporto nell'individuazione, descrizione e quantificazione del danno ambientale.
 
Alla base del nuovo sistema ci sono i livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali (Lepta), che rappresentano «i livelli qualitativi e quantitativi di attività garantite in modo omogeneo a livello nazionale» da Agenzie e Ispra. Sarà un Dpcm, entro un anno, a definire i criteri di finanziamento e i relativi aspetti organizzativi, gestionali e finanziari, riferibili a costi standard per tipologia di prestazione.
 
 
 
GALLETTI. “Il nuovo testo – spiega Gianluca Galletti, Ministro dell’Ambiente – rende finalmente uniformi sul territorio e omogenee sotto il profilo tecnico le attività di controllo sull’ambiente. Attraverso un Sistema nazionale a rete in cui un ruolo strategico è attribuito a Ispra, e con i cosiddetti Lepta, ovvero i livelli essenziali delle prestazioni ambientali cui dovranno adeguarsi le agenzie, si attua un vero e proprio ripensamento dell’attuale sistema, scandito da una diversità di approcci da Regione a Regione e da una grande frammentarietà che indebolisce di fatto la protezione dell’ambiente”.
“Altre importanti novità introdotte dal provvedimento – nota Galletti – sono il Sistema informativo nazionale ambientale e la rete dei laboratori accreditati: si rafforzano dunque in maniera evidente la trasparenza e la qualità scientifica dei controlli”. “Non dimentichiamo che riforma – prosegue Galletti – è anche una vera risposta di legalità, perché farà entrare in funzione con maggiore efficacia gli ecoreati. Il governo e il Parlamento – conclude – hanno insomma affermato ancora una volta nei fatti la centralità dell’ambiente nella grande sfida di sviluppo dell’Italia”.
 
ISPRA. “Questa legge ha dichiarato Bernardo De Bernardinis, Presidente dell’ISPRA e del Consiglio Federale appena istituito -cristallizza una situazione che di fatto già era in essere, estendendo in maniera formale i compiti di ricerca finalizzata e sperimentazione anche alle Agenzie regionali e provinciali. Si istituisce così un Sistema paritario distribuito per garantire la condivisione dei dati e delle informazioni attraverso attività di reporting, oltre alle attività di natura ispettiva, di vigilanza e controllo”.

LEGAMBIENTE. Positivo anche il commento di Legambiente. A dare spiegare le motivazioni Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente chesottolinea come “grazie a questa legge, d’ora in avanti si avranno controlli ambientali più omogenei, trasparenti ed efficaci su tutto il territorio nazionale e si potrà contrastare in maniera efficace l’inquinamento rafforzando allo stesso tempo l'applicazione della legge sugli ecoreati. Solo rafforzando il sistema dei controlli ambientali, si potrà ristabilire veramente quel clima di fiducia nei cittadini verso le istituzioni preposte ai controlli e facilitare la riconversione ecologica del sistema produttivo del Paese. Siamo convinti, però, che occorra garantire più risorse economiche al sistema, certe e costanti nel tempo, da investire nel personale, negli strumenti di analisi e nelle attività di monitoraggio e di informazione”. 

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