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Agende digitali, la sfida delle Regioni

Agende digitali, la sfida delle Regioni

Come ridurre le disuguaglianze nella disponibilità e nell’uso delle nuove tecnologie? E’ la sfida a cui le Regioni italiane sono chiamate a contribuire, dopo che lo scorso 13 dicembre è stato convertito in legge il “Decreto Crescita 2.0”, il provvedimento sulla cosiddetta Agenda Digitale Italiana. Il primo passo utile a creare un collegamento finora mancante tra la strategia europea e le esperienze ad oggi maturate a livello nazionale e regionale.

Temi cardine delle agende digitali regionali, come peraltro previsto nell’agenda digitale europea, sono la lotta al “digital divide”, ovvero la riduzione e il superamento del divario nella disponibilità di connettività (la cosiddetta banda larga), nelle conoscenze delle nuove tecnologie informatiche e la promozione della diffusione e dell’uso della rete. Un possibile strumento utile a supportare le Regioni nelle decisioni è rappresentato dalla metodologia Telecom Italia per il “Check-Up Digitale”, applicata in forma sperimentale alla Regione Emilia-Romagna nel corso del 2012.

Ma qual è il ruolo delle Regioni in questo scenario e quale relazione con i livelli europei e nazionali? Se ne parlerà martedì 22 gennaio a Bologna, nel convegno “Agende digitali – Una sfida per le Regioni” (9,30-13 – Sala A Terza Torre, viale della Fiera 8).

Saranno presenti Alfredo Peri, assessore regionale alle Reti di infrastrutture materiali e immateriali, Patrizio Bianchi, assessore regionale a Scuola e Formazione, Gabriele Falciasecca, presidente di Lepida Spa, Oscar Cicchetti Strategy Telecom Italia Spa, Nicola Barone Strategy – Progetti Territoriali Telecom Italia Spa, Lorenzo Broccoli, direttore generale Regione Emilia-Romagna, Gianluca Mazzini, direttore generale Lepida Spa, Agostino Ragosa, direttore generale Agenzia per l’Italia Digitale.