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Affidamenti sotto soglia: OICE promuove l'apertura del MIT ma chiede modifica del Codice Appalti

OICE giudica positivamente l’apertura alla concorrenza del MIT sugli affidamenti sotto soglia, ma "va corretto il codice appalti, anche per i requisiti troppo restrittivi". Presentati i dati dell'Osservatorio: a novembre registrate 581 procedure per un valore complessivo di 32.6 mln.

Lupoi: "Evitare requisiti troppo restrittivi per accesso a gare di ingegneria e architettura"

OICE ha espresso una posizione favorevole riguardo all'apertura alla concorrenza promossa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) sugli affidamenti sotto soglia. Tuttavia, ha sottolineato la necessità di correggere il codice degli appalti, evidenziando requisiti troppo restrittivi e l'opportunità di ripristinare alcune norme cancellate.

La circolare del MIT, emanata il 20 novembre, ha consentito alle stazioni appaltanti di utilizzare, per gli affidamenti sotto la soglia UE, procedure ordinarie e ristrette, oltre a negoziate e affidamenti diretti. Giorgio Lupoi, Presidente di OICE, ha accolto positivamente questa iniziativa, ritenendo che promuova l'apertura al mercato e la concorrenza, in linea con i principi del d.lgs. 36. Tuttavia, ha evidenziato una disparità tra la teoria e la pratica, con numerose stazioni appaltanti che pubblicano avvisi anche per affidamenti al di sotto dei 140.000 euro, nonostante il dettato dell'articolo 50 del decreto 36 sia spesso disatteso.

Lupoi ha inoltre sollevato la questione dei requisiti eccessivamente restrittivi per l'accesso alle gare di ingegneria e architettura. Mentre il decreto 36 impone la richiesta di requisiti su tre anni, molte amministrazioni li chiedono su periodi più lunghi, come 5 o 10 anni, applicando principi pro concorrenziali europei. Lupoi ha ribadito l'importanza della concorrenza per garantire la qualità e ha sottolineato la necessità di modifiche legislative per correggere le attuali discrepanze.

Secondo Lupoi, sebbene le dichiarazioni del Ministero siano corrette, sarebbe preferibile intervenire con una modifica legislativa che autorizzi esplicitamente l'utilizzo delle procedure ordinarie, replicando la clausola presente nel precedente codice. Questa sarebbe anche un'opportunità per affrontare la cancellazione di norme di dettaglio per gli affidamenti di servizi di ingegneria, avvenuta con il mancato inserimento delle linee guida Anac 1/2016 negli allegati al codice.

L'OICE ha sottolineato la necessità di affrontare queste anomalie con urgenza, auspicando un intervento correttivo sul decreto 36.

L'Associazione ha approfittato dell'occasione per presentare i dati dell'Osservatorio OICE relativi al mese di novembre nel settore dei servizi tecnici. Nel corso del mese, sono state registrate 581 procedure, rappresentanti l'89,9% del totale, per un valore complessivo di 32,6 milioni, pari al 20% del totale. Di particolare rilievo è che, nella fascia sotto i 225.000 euro, gli affidamenti diretti costituiscono il 95% del totale "sotto soglia" e l'83,6% dei 32,6 milioni complessivi, secondo i dati provenienti dagli open data Anac.

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