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Accordo UE su Intelligenza Artificiale: nuove norme per proteggere i diritti e stimolare l'innovazione

Le nuove regole europee per l’intelligenza artificiale stabilite dall'Unione Europea segnano un momento cruciale nel panorama tecnologico globale. Il 9 dicembre 2023, Bruxelles è diventata il fulcro di un evento storico che ha visto l'approvazione dell'AI Act, una legislazione pionieristica dedicata ai sistemi di intelligenza artificiale. Questo articolo, scritto da Andrea Dari, esplora in dettaglio gli obiettivi, le salvaguardie e le implicazioni di questo accordo rivoluzionario, mettendo in luce come l'Unione Europea si stia posizionando come leader nell'innovazione responsabile e nella protezione dei diritti umani nell'era digitale.

Accordo storico UE sull'Intelligenza Artificiale


9 dicembre 2023. Nella giornata odierna Bruxelles ha testimoniato un momento storico nell'ambito dell'intelligenza artificiale (IA).

Dopo intensi negoziati durati oltre 36 ore, le istituzioni dell'Unione Europea hanno finalmente raggiunto un accordo sull'AI Act, la prima legislazione a livello mondiale dedicata ai sistemi di intelligenza artificiale.

Questo annuncio, divulgato dal Commissario Europeo al Mercato Interno Thierry Breton, segna un importante passo avanti nel tentativo di equilibrare l'innovazione tecnologica con i diritti fondamentali, la democrazia, lo stato di diritto e la sostenibilità ambientale.

 Il testo descrive la fase successiva all'accordo provvisorio riguardante il nuovo regolamento dell'Unione Europea. Nei prossimi giorni, si proseguirà con il lavoro tecnico per finalizzare i dettagli di questo regolamento. Dopo il completamento di questa fase, il testo di compromesso verrà presentato per l'approvazione al Comitato dei Rappresentanti Permanenti degli Stati Membri (Coreper). L’accordo prevede che l’atto di AI si applichi due anni dopo la sua entrata in vigore, con alcune eccezioni per disposizioni specifiche.

Obiettivi e salvaguardie dell'AI Act della UE

L'AI Act mira a stabilire un quadro di sicurezza per l'uso dell'IA, enfatizzando la protezione dei diritti umani e la promozione dell'innovazione.

Tra le misure adottate, si evidenziano:

Limitazioni all'Identificazione Biometrica

L'accordo introduce restrizioni sull'uso dei sistemi di identificazione biometrica in spazi pubblici, richiedendo autorizzazioni giudiziarie e definendo chiaramente i reati per i quali possono essere utilizzati.

L'impiego di queste tecnologie sarà circoscritto a casi come la ricerca di vittime di rapimento, la prevenzione di minacce terroristiche o l'identificazione di sospetti di gravi crimini.

Divieti specifici sull’uso dell’Intelligenza Artificiale

Vengono vietate pratiche come la categorizzazione biometrica basata su caratteristiche sensibili (credenze politiche, religiose, razza), la raccolta indiscriminata di immagini per creare database di riconoscimento facciale, il riconoscimento delle emozioni sul posto di lavoro e nelle scuole, il social scoring, e l'uso di IA per sfruttare vulnerabilità individuali.

Le sanzioni previste

Le sanzioni per le violazioni della legge europea sull'intelligenza artificiale (AI) sono stabilite come percentuali del fatturato annuo globale dell'azienda colpevole o come un importo fisso, scegliendo il maggiore tra i due. Le ammende sono dettagliate come segue:
- Fino a 35 milioni di euro o il 7% del fatturato per violazioni delle applicazioni AI proibite.
- Fino a 15 milioni di euro o il 3% del fatturato per le violazioni degli obblighi previsti dalla legge sull’AI.
- Fino a 7,5 milioni di euro o l'1,5% del fatturato per la fornitura di informazioni non corrette.
Per le PMI e le start-up, sono previsti massimali di ammende più proporzionati in caso di violazione. Inoltre, individui o entità possono presentare reclami alle autorità di vigilanza del mercato competenti per mancata conformità alla legge sull’AI, con la garanzia di un trattamento adeguato del reclamo secondo le procedure dell'autorità.

Implicazioni per sistemi ad alto Rischio

L'accordo stabilisce requisiti rigorosi per i sistemi di IA considerati ad alto rischio, inclusi quelli utilizzati in contesti elettorali o per influenzare il comportamento degli elettori.

Tali sistemi dovranno sottostare a valutazioni di impatto sui diritti fondamentali.

Inoltre, i cittadini avranno il diritto di presentare reclami e richiedere spiegazioni riguardo le decisioni prese da questi sistemi.

Sostegno all'Innovazione

Un aspetto chiave dell'accordo riguarda il sostegno all'innovazione e alle piccole e medie imprese (PMI).

Inoltre, sono state aggiunte nuove disposizioni che consentono di testare i sistemi di AI in condizioni reali, nel rispetto di specifiche condizioni e salvaguardie.

Il regolamento esclude dalla sua applicazione i sistemi impiegati unicamente per finalità militari o di difesa. Analogamente, l'accordo stabilisce che il regolamento non riguarderà i sistemi di intelligenza artificiale usati esclusivamente a fini di ricerca e innovazione, così come non si applica a coloro che fanno uso di AI per scopi personali e non professionali.

 Per facilitare l'uso dell'intelligenza artificiale (AI) da parte delle autorità preposte all'applicazione della legge, pur mantenendo la protezione dei dati sensibili, sono state apportate modifiche alla proposta della Commissione. Tra queste, una procedura d'emergenza permette alle forze dell'ordine di usare strumenti AI ad alto rischio non ancora conformi alle valutazioni di conformità in situazioni urgenti. Al contempo, si sono introdotti meccanismi specifici per prevenire abusi dei sistemi AI e proteggere i diritti fondamentali.

Riguardo all'uso dei sistemi di identificazione biometrica a distanza in tempo reale in spazi pubblici, l'accordo stabilisce condizioni chiare e limitate per il loro impiego. Queste eccezioni si applicano soltanto in casi specifici, come la ricerca di vittime di reati gravi, la prevenzione di minacce terroristiche reali o prevedibili e la ricerca di persone sospettate di reati seri. Ulteriori salvaguardie sono previste per limitare l'uso di tali eccezioni e garantire la protezione dei diritti fondamentali.

Ufficio AI della Commissione Europea

Per assicurare il rispetto delle nuove regole europee sull'intelligenza artificiale (AI), verrà creato un Ufficio AI all'interno della Commissione Europea. Questo ufficio avrà il compito di supervisionare i modelli avanzati di AI, promuovere standard e pratiche di test, e garantire l'applicazione delle regole in tutti gli Stati membri. Un gruppo di esperti indipendenti fornirà consulenza sull'AI, aiutando nello sviluppo di metodologie per valutare i modelli di AI e monitorando i rischi per la sicurezza. Il Comitato di AI, composto da rappresentanti degli Stati membri, agirà come organo di coordinamento e consultivo, giocando un ruolo chiave nell'attuazione del regolamento. Sarà inoltre istituito un forum consultivo che coinvolgerà varie parti interessate per fornire competenze tecniche al Comitato per l’AI.

Conclusioni sulle regole UE per l’intelligenza artificiale

Questo accordo rappresenta un passo significativo nell'affrontare le sfide poste dall'IA, cercando di bilanciare il progresso tecnologico con i valori etici e i diritti umani.

Mentre l'Europa si posiziona come leader nell'innovazione responsabile nel campo dell'IA, il mondo osserva attentamente, riflettendo su come tali regolamentazioni potrebbero plasmare il futuro dell'intelligenza artificiale a livello globale.

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