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Accesso ai fondi europei per i professionisti: il PD assicura l'equiparazione

Accesso ai fondi europei Fse, Fesr, Pon e Por: l'emendamento Pd alla Legge di Stabilità lo aveva cancellato, ma sarà disciplinato nel Jobs Act degli autonomi. Parola dell'onorevole Pd Alessia Rotta firmataria dell'emendamento che aveva suscitato le critiche feroci della associazioni di categoria

Tanto tuonò che piovve. O meglio, dopo la retromarcia sui fondi europei (Fse, Fesr, Pon e Por) il cui accesso alle PMI era inizialmente stato equiparato anche ai professionisti prima dell'emendamento PD che invece escludeva questi ultimi, ora pare che si arriverà ad una soluzione 'intermedia': la possibilità di usufruire, per i professionisti, delle risorse Fse, Fesr, Pon e Por non sarà cancellata ma disciplinata nel Jobs Act degli autonomi.

Lo ha annunciato la stessa firmataria dell'emendamento 'della discordia', Alessia Rotta (Pd) a margine della discussione sul disegno di Legge di Stabilità per il 2016, al momento al vaglio della Commissione Bilancio della Camera prima di approdare in Aula la prossima settimana.

Il motivo dell'emendamento presentato è che la formulazione della norma non è chiara e sembra riservata solo alle professioni regolamentate, cioè quelle che prevedono un percorso formativo riconosciuto e l'iscrizione ad un Albo. Si rischierebbe quindi l'esclusione dei professionisti associativi, vale a dire quelli non tutelati dall'appartenenza ad un Albo, che non seguono un corso di studi ad hoc e non hanno una Cassa previdenziale specifica. Per questo si è deciso - ha detto l'On. Rotta - di regolamentare la questione in sede di Jobs Act autonomi.

Le cose non stanno come hanno scritto le associazioni - ha precisato dalla sua pagina Facebook la stessa Rotta -. L'emendamento presentato al Senato escluderebbe infatti i lavoratori non ordinistici e limita l'accesso ai bandi europei, escludendo i bandi della Pubblica amministrazione. Si creerebbe, come al solito una discriminazione tra professionisti di serie A e di serie B. Per fare una norma più completa pensiamo sia corretto inserire la questione in una legge complessiva”.

Il contenitore dovrebbe essere il Jobs Act dei lavoratori autonomi, collegato alla Legge di Stabilità 2016. La norma dovrebbe intervenire anche sulle tutele dei liberi professionisti, come maternità e congedi parentali, e sulla possibilità di dedurre dal reddito le spese per la formazione e l’aggiornamento professionale.