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Abusi edilizi in zona vincolata: demolizione inevitabile, non è ammesso frazionare gli interventi

In caso di abuso edilizio, specie se in zona vincolata, non è possibile scomporne una parte per negare l'assoggettabilità ad una determinata sanzione demolitoria, in quanto il pregiudizio arrecato al regolare assetto del territorio deriva non da ciascun intervento a sé stante bensì dall'insieme delle opere nel loro contestuale impatto edilizio e nelle reciproche interazioni.

In caso di vincolo paesaggistico sull'area, qualsiasi intervento edilizio che risulti idoneo ad alterare il pregresso stato dei luoghi deve essere preceduto da autorizzazione paesaggistica, in sua assenza della quale è soggetto a sanzione demolitoria.

Lo ha ricordato il Consiglio di Stato nella sentenza 2916/2024 dello scorso 27 marzo, relativa al ricorso contro l'ordine di demolizione impartito per alcune opere abusive.

 

Gli abusi edilizi conclamati

In particolare, erano stati realizzati, senza permesso di costruire e in zona soggetta a vincolo paesaggistico:

  • un ampliamento di 15 metri quadrati, per un’altezza di circa 2,80 metri in blocchi di lapil-cemento, pavimentato e rifinito in ogni sua opera con copertura in lamiere coibentate e guaina, mediante l’abbattimento di una parete ad una preesistenza edilizia;
  • un terrazzino adiacente all'ampliamento di 16 metri quadrati, con relativo muro perimetrale di 90 cm. di altezza circa, a cui si accede attraverso una apertura rifinita con infissi di alluminio e ferro;
  • una scala di circa 5 metri completa, al di sotto del piano di campagna.

 

Gli interventi senza autorizzazione paesaggistica in zona vincolata si demoliscono

Palazzo Spada ricorda in primis che "a fronte della pacifica consistenza degli abusi accertati, in relazione a tutti i motivi di gravame assumono rilievo dirimente i consolidati orientamenti secondo cui, in caso di vincolo paesaggistico sull'area, qualsiasi intervento edilizio che risulti idoneo ad alterare il pregresso stato dei luoghi deve essere preceduto da autorizzazione paesaggistica, in assenza della quale è soggetto a sanzione demolitoria" (cfr. ad es. Consiglio di Stato, sez. VI, 08/11/2021, n. 7426).

 

Abusi edilizi in zona vincolata? Senza titolo abilitativo si demolisce: le regole del Testo Unico Edilizia

Per le opere abusive eseguite in assenza di titolo edilizio in aree paesaggisticamente vincolate vige un principio di indifferenza del titolo necessario all'esecuzione degli interventi, configurandosi legittima la demolizione in ogni caso, a prescindere, appunto, dal titolo edilizio (SCIA o permesso di costruire) ritenuto più idoneo e corretto.


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L'intervento edilizio non si può 'frazionare' ma va considerato nel suo insieme

Inoltre, evidenzia il Consiglio di Stato, la valutazione di un intervento edilizio consistente in una pluralità di opere deve effettuarsi in modo globale e non in termini atomistici, in quanto la considerazione atomistica dei singoli interventi non consente di comprendere l'effettiva portata dell'operazione.

Nel caso di abuso edilizio, soprattutto in zone soggette a vincoli, non è possibile considerare separatamente le varie parti coinvolte per escludere la responsabilità di una determinata sanzione demolitoria. Questo perché il danno causato al corretto assetto del territorio deriva non da singoli interventi isolati, ma dall'insieme delle opere e dalle loro interazioni reciproche.

L'abuso edilizio va identificato guardando all'immobile nel suo complesso, senza considerare separatamente gli interventi singoli.

La valutazione complessiva è ancora più importante nel caso in questione, poiché tutte le opere contestate sono state realizzate per l'utilizzo dell'immobile.

In generale, per valutare l'impatto di un intervento edilizio, soprattutto in zone vincolate, è necessario considerare l'insieme delle opere in modo globale. Questo perché valutare le singole parti non permette di comprendere appieno l'impatto complessivo effettivo.

Di conseguenza, i vari interventi eseguiti non possono essere considerati separatamente.

 

Demolizione legittima: ecco perché

In conclusione, la qualificazione dell'amministrazione e del TAR competente è corretta. Le opere abusive individuate, realizzate in zona vincolata, hanno avuto un impatto significativo e devono essere considerate nel loro insieme, soprattutto considerando l'importanza della zona soggetta a tutela.

Si tratta di una serie di interventi, dettagliatamente descritti anche nelle loro dimensioni, che sono stati realizzati in totale contrasto con la situazione preesistente.


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Allegati

Abuso Edilizio

L'abuso edilizio rappresenta la realizzazione di opere senza permessi o in contrasto con le concessioni esistenti, spaziando da costruzioni non autorizzate ad ampliamenti e modifiche illegali. Questo comporta rischi di sanzioni e demolizioni, oltre a compromettere la sicurezza e l’ordine urbano. Regolarizzare tali abusi richiede conformità alle normative urbanistiche, essenziale per la legalità e il valore immobiliare.

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