Abuso Edilizio
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Abusi edilizi: i cittadini possono avere accesso ad atti e documenti del comune

ANAC: anche nel caso di documentazione inerente un abuso edilizio, il cittadino avrà diritto di essere messo al corrente delle decisioni assunte dal soggetto pubblico nei limiti delle disposizioni che regolano la trasparenza amministrativa.

E' possibile ottenere l'ostensione, da parte degli uffici tecnici comunali, di atti e documenti relativi ad un abuso edilizio.

Lo ha precisato l'ANAC nell'atto del presidente prot. n. 4111/2023 dello scorso 26 settembre, interessante perché l'Autorità per l'Anticorruzione interviene a tutela del diritto di conoscibilità di un atto particolare, quello inerente, appunto, l'abuso edilizio.

Documenti su abusi edilizi: perché è possibile richiederli

L'ANAC evidenzia che, in riferimento al procedimento di accertamento dell'abuso edilizio, la segnalazione presentata dal privato costituisce un'attività d'impulso all’azione procedimentale del Comune, il quale interviene nell'esercizio di un pubblico interesse.

L'esponente, quindi, non assume il ruolo di “parte” del procedimento, in quanto non risulta titolare di una situazione giuridicamente rilevante.

Tuttavia, quest’ultimo - in qualità di cittadino - avrà diritto di essere messo al corrente delle decisioni assunte dal soggetto pubblico nei limiti delle disposizioni che regolano la trasparenza amministrativa.

L'esigenza di trasparenza nell'ostensione di documenti e atti

L'ANAC, in ogni caso, ricorda che è l'amministrazione a dover effettuare un bilanciamento degli interessi coinvolti, contemperando l'esigenza di trasparenza dell'azione amministrativa con la tutela di interessi superiori.

I tre tipi di accesso civico

Il caso specifico 'serve' all'ANAC per riepilogare le tre tipologie di accesso documentale oggi esistenti:

  • accesso civico "semplice": la norma impone la pubblicazione dei provvedimenti adottati dagli organi d'indirizzo politico e dai dirigenti esclusivamente in forma di "elenchi". In ogni caso gli enti possono decidere di pubblicare i provvedimenti in forma integrale, sebbene debitamente omissati nel rispetto della disciplina della  privacy;
  • accesso civico generalizzato: serve per accedere ai dati e ai documenti e alle informazioni detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli per i quali è stabilito un obbligo di pubblicazione. In tal caso, l'amministrazione valuta se accogliere o rigettare la richiesta esclusivamente al ricorrere di uno dei limiti previsti dall’art. 5 bis d.lgs. n. 33/2013. Tra i motivi del diniego, possono esserci - precisa ANAC in una nota - la sicurezza pubblica e l'ordine pubblico; la sicurezza nazionale; la difesa e le questioni militari; le relazioni internazionali ecc. o dalla  tutela degli interessi privati come la protezione dei dati personali, la libertà e la segretezza della corrispondenza;
  • accesso civico documentale: è previsto dalla legge 241/1990, in base alla quale il privato che chieda di conoscere un atto amministrativo deve dimostrare di essere titolare di un "interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso", dovendosi escludere che l'istituto possa tradursi in un strumento di controllo generalizzato sull'operato dell'amministrazione. Questo tipo di accesso onsente una conoscenza in profondità, sebbene limitata ai dati "pertinenti".

L'ATTO DEL PRESIDENTE E' SCARICABILE IN ALLEGATO PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE

Allegati

Abuso Edilizio

L'abuso edilizio rappresenta la realizzazione di opere senza permessi o in contrasto con le concessioni esistenti, spaziando da costruzioni non autorizzate ad ampliamenti e modifiche illegali. Questo comporta rischi di sanzioni e demolizioni, oltre a compromettere la sicurezza e l’ordine urbano. Regolarizzare tali abusi richiede conformità alle normative urbanistiche, essenziale per la legalità e il valore immobiliare.

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