Abuso Edilizio | Edilizia | Titoli Abilitativi
Data Pubblicazione:

Abusi edilizi ante 1967: quando le prove evitano la demolizione

Laddove il privato porti a sostegno della propria tesi sulla realizzazione dell'intervento prima di una certa data elementi rilevanti e non equivoci (aerofotogrammetrie, dichiarazioni sostitutive di edificazione o altre certificazioni attestanti fatti che costituiscono circostanze importanti), il Comune è tenuto a valutarli debitamente

Se si riesce a provare con documentazione certa che un'opera edilizia risaliva a un periodo precedente alla legge 765/1967 - e addirittura alla legge 1150/1942 -, l'eventuale ordinanza di demolizione va annullata perché siamo di fronte ad un manufatto che non necessitava, fuori dal centro abitato, del permesso di costruire per essere assentito.

Lo ha chiarito il Consiglio di Stato nella sentenza 9582/2024 del 29 novembre, relativa al ricorso contro l'ordinanza di demolizione di un manufatto adibito a deposito, dei “muri di contenimento” e di una tettoia, relativi al medesimo fabbricato, ingiunta da un comune e confermata dal TAR competente.

 

Le prove della risalenza delle opere

Il ricorrente lamenta l'omesso esame, da parte del giudice di primo grado, di due documenti utili ai fini della prova dell'anteriorità del locale adibito a deposito sia alla l. 765/1967 che alla l. 1150/1942 (segnatamente, la ricevuta del 3/03/1936 e la relazione di stima economica del 10/02/1966).

 

Onere e tipo di prove: quali sono i documenti che 'reggono'

Palazzo Spada accoglie il ricorso, partendo da lontano: si ricorda infatti come, per costante giurisprudenza, l’onere della prova della datazione dell’opera realizzata sine titulo incombe sul privato (cfr., ex multis, Cons. Stato, sez. VII 24/03/2023 n. 30111; sez. VI, 12/10/2020, n.6112).

La prova deve essere rigorosa e fondarsi su documentazione certa e univoca e comunque su elementi oggettivi.

 

Il comune deve valutare le prove

In omaggio ai principi di ragionevolezza, proporzionalità e logicità e allo scopo di scongiurare l’imposizione di un onere probatorio impossibile da adempiere, avuto riguardo alla risalenza nel tempo dei manufatti, laddove il privato porti a sostegno della propria tesi sulla realizzazione dell’intervento prima di una certa data elementi rilevanti e non equivoci (aerofotogrammetrie, dichiarazioni sostitutive di edificazione o altre certificazioni attestanti fatti che costituiscono circostanze importanti), il Comune è tenuto a valutarli debitamente, non potendosi limitare a fornire elementi incerti in ordine alla data di presumibile realizzazione del manufatto.

 

Abusi edilizi ante 1967 e onere della prova: quando è ribaltabile sul comune

Se il proprietario o esecutore dell'abuso edilizio fornisce prove sufficienti per dimostrare che l'opera risale a prima del 1967 e quindi non necessitava di alcun titolo abilitativo, spetta al comune fornire elementi di prova contraria in mancanza dei quali l'ordinanza di demolizione deve essere annullata per difetto di istruttoria.


Scopri tutto su Ingenio!

 

Le prove fornite

Nel caso di specie, a sostegno della tesi dell’anteriorità al 1967 del manufatto adibito a deposito l’appellante ha fornito, sia in sede procedimentale che nel giudizio di primo grado, una serie di documentazione certa e rigorosa, e cioè:

  • i) l’istanza datata 25 settembre 1979 con cui l’allora proprietario chiedeva la concessione per la ricostruzione di manufatto crollato- ma già esistente- adibito a legnaia e deposito attrezzi agricoli di dimensioni coincidenti con quelle dell’attuale deposito, salva l’altezza interna che è passata dai precedenti 2,50 metri agli attuali 3,00 metri;
  • ii) l’istanza datata 17 ottobre 1985 con cui il medesimo proprietario chiedeva al Sindaco il rilascio di copia della licenza o un attestato della concessione edilizia richiesta in data 25 settembre 1979 per la ricostruzione del locale;
  • iii) la nota del Sindaco del 24 ottobre 1985 che, in riscontro all’istanza sopra indicata, attestava l’avvenuto rilascio in data 25 ottobre 1979 da parte della C.E.C. del parere favorevole alla ricostruzione del deposito;
  • iv) le aerofotogrammetrie del 1955 e del 1974 dalle quali, nonostante sfocatura dell’immagine, si apprezza la presenza di un manufatto sulla medesima particella su cui insiste oggi il deposito per cui è causa. Ad esse si aggiunge il fotogramma del 5 dicembre 1980 che conferma la localizzazione di un fabbricato sulla medesima particella.

Inoltre rilevano, in particolare, in quanto provenienti dalla stessa amministrazione, la ricevuta rilasciata dal Comune in data 3 marzo 1936 per la costruzione della legnaia e quella dell'esattoria comunale, con bolli e timbri, del 29 marzo 1939 relativa a “terreno con abitazione” e “attiguo forno con deposito, entrambe afferenti al deposito sito sul terreno di proprietà dell’appellante.

Queste prove confermano, quindi, che il deposito era esistente, con basi in muratura e sostegni in legno, quanto meno dal 1936 e che è stato ricostruito, a seguito di crollo, nell'anno 1979 con una volumetria leggermente inferiore (altezza 2,50, anziché 3,00) e con sostegni in muratura, anziché in legno.

Tale intervento di ricostruzione dei sostegni in legno crollati rientra, inoltre, tra gli interventi di manutenzione straordinaria contemplati dall’art. 31 lett. b) l. 457/1978 e assoggetti ad autorizzazione per silentium ai sensi dell’art. 48 della medesima legge.

I rilievi del comune, basati su elementi incerti, fanno propendere Palazzo Spada per il difetto di istruttoria e di motivazione dell'ordinanza di demolizione con riferimento sia all'accertamento dell'epoca di realizzazione del manufatto e sia alla sussistenza di idoneo titolo edilizio ai sensi della legge 457/1978.

Il ricorso è accolto e il deposito è salvo.

Allegati

Abuso Edilizio

L'abuso edilizio rappresenta la realizzazione di opere senza permessi o in contrasto con le concessioni esistenti, spaziando da costruzioni non autorizzate ad ampliamenti e modifiche illegali. Questo comporta rischi di sanzioni e demolizioni, oltre a compromettere la sicurezza e l’ordine urbano. Regolarizzare tali abusi richiede conformità alle normative urbanistiche, essenziale per la legalità e il valore immobiliare.

Scopri di più

Edilizia

Esplora il mondo dell'edilizia, il settore dedicato alla progettazione, costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e infrastrutture. Scopri come la normativa italiana, come il Testo Unico dell'Edilizia (D.P.R. 380/2001) e le Normative Tecniche per le Costruzioni (NTC), regolano le pratiche edilizie per garantire sicurezza e qualità. Approfondisci il significato etimologico del termine "edilizia" e come le leggi locali e regionali influenzano la costruzione e gestione degli immobili.

Scopri di più

Titoli Abilitativi

In questa area troverai tutte ultime novità sulle normative e sulle sentenze relative ai titoli abilitativi per realizzare interventi di nuova costruzione o su edifici esistenti.

Scopri di più

Leggi anche