Abitare in Italia 2024: 980.000 famiglie pronte all’acquisto, ma 3 su 5 affrontano difficoltà economiche
Nel 2024, 980.000 famiglie italiane possono permettersi l’acquisto di una casa, mentre 580.000 puntano all'affitto. Tuttavia, per molte famiglie il sogno della proprietà resta lontano a causa della crescente inflazione e dell’incertezza economica.
Le famiglie italiane e l’abitare: tra aspirazioni e realtà economiche
Nel 2024, sono 980.000 le famiglie italiane con una domanda reale e sostenibile di acquisto abitativo, segnando un incremento rispetto al 2023. Allo stesso tempo, 580.000 nuclei mostrano interesse per il mercato della locazione, con una disponibilità sostenibile rispetto al reddito percepito.
Il contesto economico e la “casa impossibile”
In un clima economico ancora caratterizzato dalle difficoltà, la cosiddetta “casa-impossibile” rimane una metafora calzante per la situazione che vivono molte famiglie italiane. L’inflazione ha progressivamente ridotto il reddito disponibile, costringendo 3 famiglie su 5 a confrontarsi con risorse finanziarie limitate o appena sufficienti. Questo contesto ha accentuato le difficoltà di acquisto della casa, particolarmente per le famiglie unipersonali e quelle numerose, mentre il mercato delle locazioni mostra un trend di crescita dei canoni che supera l’aumento dei prezzi di vendita.
Il “17° Rapporto sull’Abitare 2024” di Nomisma, con il supporto di CRIF, è stato presentato giovedì 7 novembre nella sede di Confindustria a Roma, e ha fotografato un settore immobiliare sempre più polarizzato tra famiglie che puntano alla proprietà e quelle che scelgono, o sono costrette a scegliere, l’affitto.
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Un clima di fiducia in chiaroscuro
L’indagine evidenzia un clima di fiducia meno positivo rispetto al 2023: mentre migliorano le opinioni sulla sicurezza lavorativa e sull’apertura delle banche alla concessione di credito, peggiorano invece le prospettive economiche complessive, complice anche l’incertezza generata dai conflitti internazionali in corso. La fiducia nei partiti politici continua a risultare tra le componenti più deboli. Nonostante questo, la casa resta un bene molto ambito dalle famiglie italiane, percepita non solo come abitazione ma anche come un’opportunità di investimento stabile.
Compravendite e locazioni: un mercato in evoluzione
Sebbene 3 milioni di famiglie dichiarino interesse per l’acquisto nei prossimi 12 mesi, sono 980.000 quelle che possono effettivamente permettersi una compravendita, un dato elevato rispetto alle circa 700.000 transazioni immobiliari attese per il 2024. Parallelamente, l’affitto si conferma l’unica soluzione possibile per il 59,3% delle famiglie in locazione, in aumento rispetto al 56% del 2023.
Nomisma rileva che l’offerta di immobili in affitto, soprattutto a prezzi accessibili, continua a essere insufficiente, penalizzando così le famiglie alla ricerca di soluzioni sostenibili. Solo l’11% delle famiglie multiproprietarie è disposta ad affittare a medio termine, riflettendo una minore propensione verso la locazione tradizionale.
Il ruolo dei mutui e la sostenibilità finanziaria delle famiglie
L’accesso ai mutui per l’acquisto di abitazioni ha mostrato segnali contrastanti. Se da un lato nel primo trimestre 2024 si è registrato un calo del 15,1% nelle transazioni assistite da mutuo, nel secondo trimestre c’è stata una ripresa con un aumento del 3,9%. Nel complesso, il volume di nuovi mutui è diminuito meno drasticamente rispetto all’anno precedente, con un totale erogato di 19,8 miliardi di euro nel primo semestre 2024.
Il Rapporto evidenzia un miglioramento della sostenibilità finanziaria delle famiglie: solo il 4,3% dichiara difficoltà nel pagamento delle rate, in calo rispetto al 6% del 2023. Anche la quota di famiglie che teme difficoltà future nel pagamento del mutuo è diminuita, segno di una maggiore fiducia nella propria stabilità economica.
Un cambiamento necessario per il mercato immobiliare
Luca Dondi di Nomisma commenta: “Per molte famiglie italiane, il sogno di possedere una casa rimane complesso, sebbene vi sia una crescente consapevolezza dell’importanza del comfort abitativo. L’acquisto di una casa è una prospettiva che si allontana soprattutto per le famiglie con maggiore fragilità economica, mentre per molti la locazione diventa l’unica via percorribile. Ci auguriamo che l’accesso al credito possa in futuro tornare a sostenere il desiderio di proprietà, oggi accantonato per necessità.”
Fonte: Nomisma
Immobiliare
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