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A Torino, Carlo Ratti rinnova la Fondazione Agnelli inaugurando l’OFFICE 3.0

A Torino, Carlo Ratti rinnova la Fondazione Agnelli inaugurando l’OFFICE 3.0

Inaugurata lo scorso 15 giugno la nuova sede della Fondazione Agnelli ottenuta dalla ristrutturazione della storica villa di via Giacosa a Torino, di fronte al Castello del Valentino. Il palazzo, che fu la dimora del Senatore Agnelli, aveva già ospitato la sede della Fondazione Agnelli  fino al 2011. Carlo Ratti Associati ha trasformato lo storico edificio torinese in uno spazio aperto alla città e alle scuole, dedicato all'innovazione, alle nuove imprese, alla sperimentazione e alla tecnologia. Un luogo ibrido, con un ampio spazio di coworking gestito da Talent Garden, pensato per favorire la condivisione di idee e di progetti, dove la Fondazione torinese ora prosegue i suoi programmi incentrati sull'istruzione, mettendo inoltre a disposizione delle scuole alcuni laboratori, in cui, tra l'altro, si impara con l'ausilio di robot.

 

Un nuovo corpo aggettante in vetro è stato aggiunto al complesso, e al suo interno ospita una caffetteria accessibile ai cittadini del quartiere di San Salvario. Le scale della villa storica sono ora illuminate da un nuovo lucernario e decorate dall’installazione La congiuntura del tempo dell’artista Olafur Eliasson.
Con la riprogettazione dell’edificio Carlo Ratti Associati ha dato vita ad uno tra “i primi esempi al mondo di architettura digitale e responsiva”, mettendo a punto nei 3mila metri quadri destinati al coworking il modello “Office 3.0″.
Grazie a un uso avanzato delle tecnologie Internet of things (IoT), la nuova sede della Fondazione Agnelli si presenta come uno spazio in grado di adattarsi in tempo reale ai bisogni dei propri utenti. Negli spazi interni sono stati inseriti pannelli mobili in vetro, tende di assorbimento acustico e divisori pieghevoli in pannelli di legno per favorire un’ampia gamma di riconfigurazioni sulla base delle mutevoli necessità inoltre, Carlo Ratti Associati ha collaborato con Siemens Italia per dotare l’edificio di centinaia di sensori digitali, in grado di monitorare variabili tra cui la posizione delle persone nell’edificio, la temperatura in ogni stanza, la concentrazione di anidride carbonica e la disponibilità delle sale riunioni.

 

In particolare, tramite una app per smartphone, ciascun utente sarà dotato di una “bolla termica e luminosa personalizzata”; potrà infatti andare ad agire sul sistema di controllo dell’edificio (Building Management System, BMS) selezionando i propri livelli di temperatura e luce preferiti. Grazie a una serie di ventilconvettori a controsoffitto, attivati dalla presenza e dal movimento delle persone, il sistema è in grado di seguire gli occupanti mentre si muovono nell’edificio, creando appunto la “bolla termica” individuale. Una volta che una persona lascia una stanza, l’ambiente ritorna da solo in modalità standby, risparmiando energia. 
Ciò è possibile grazie all’indoor positioning system sviluppato dalla piattaforma Desigo CC di Siemens che permette di geo-localizzare gli utenti nel complesso  azionando automaticamente le risposte personalizzate degli impianti tramite l’app per smartphone . 

 

Un’altra possibilità fornita dalla App è quella di prenotare spazi e servizi – dalle sale riunioni alle scrivanie condivise. Gli utenti possono rendere nota la propria posizione all’interno dell’edificio. In questo modo non soltanto diventano possibili migliori interazioni tra colleghi, ma si predispone anche un terreno di prova per ricerche sui legami tra il design degli spazi di lavoro e i livelli di produttività. Nel futuro prossimo, analizzando le statistiche d’uso dell’edificio, sarà possibile capire come le persone si comportano in un determinato spazio e come questo può andare a influire sulla creatività. 
Se il lavoro è diventato sempre più digitale, perché dovremmo preoccuparci di andare in ufficio?”, si è chiesto Carlo Ratti. “La risposta chiave a questa domanda è l'interazione umana. L'idea centrale dietro il progetto della Fondazione Agnelli è quella di integrare le tecnologie digitali all'interno dello spazio fisico, migliorando le relazioni tra le persone e con l’edificio in cui abitano, favorendo l'interazione e la creatività. Questo è ciò che chiamiamo Office 3.0”.

 

I vantaggi economici che l’IoT può portare nell’architettura sono evidenti: “Oggi molta energia va persa per il riscaldamento o il condizionamento di edifici vuoti”, spiega Carlo Ratti. “Sincronizzando l’uso dell’energia con l’occupazione umana dello spazio possiamo creare un’architettura più sostenibile e responsabile, abbattendo teoricamente il consumo energetico del 40%”.
L’intervento di Carlo Ratti Associati nella riconfigurazione della Fondazione Agnelli dimostra come il sistema dell’IoT possa essere applicato non soltanto a nuove costruzioni ma anche al patrimonio esistente.
Un edificio storico si è trasformato in uno spazio in grado di adattarsi in tempo reale ai bisogni dei propri utenti infatti grazie all’uso delle app è capace di riconoscere la presenza degli occupanti e di andare eventualmente in stand-by e sempre tramite app, le persone possono interagire con i colleghi, prenotare le sale riunioni e regolare l’ambiente secondo un grado di personalizzazione senza precedenti

Tipologia: ristrutturazione spazio multiuso
Design: Carlo Ratti Associati
Team di progetto: Carlo Ratti, Saverio Panata, Antonio Atripaldi, Francesco Strocchio, Andrea Cassi, Valentina Grasso, Mariachiara Mondini, Andrea Riva, Nicola Scaramuzza
Sviluppo tecnico: Siemens Italia – divisione Building Technologies
Paesaggio: Louis Benech
Café design: Simmetrico
Design d’interni degli uffici di Fondazione Agnelli: Natalia Bianchi Studio
Strutture ed esecuzione: Studio Ferraresi
Design meccanico, microclimatico e BEMS: Paolo Lazzerini (Studio Lazzerini)
Illuminotecnica: Roberto Pomè
Consulenza storica: Michele Bonino
Gestione coworking: Talent Garden
Area: 3.000 mq