A Milano crescerà un giardino dove sperimentare contemporaneamente le quattro stagioni
Un progetto high-tech di Carlo Ratti Associati per il parco di Citylife
Immaginate di passare, facendo giusto quattro passi, attraverso la primavera, l’estate, l’autunno e poi l’inverno accompagnati proprio da clima e vegetazione diversi. Questo è ciò che si sperimenterà entrando nel Giardino delle quattro Stagioni progettato da Carlo Ratti Associati: un giardino coperto dove la primavera, l'estate, l'autunno e l'inverno coesistono in qualsiasi momento dell'anno grazie ad un innovativo sistema di controllo climatico zero-net-energy .
Il progetto mira a recuperare un rapporto più stretto tra abitanti urbani e cicli della natura e occuperà più di 2500 mq all’interno del nuovo parco del quartiere ex-fiera, la zona riqualificata dal consorzio Citylife e ridisegnata da Zaha Hadid, Daniel Liebeskind and Arata Isozaki.
Il Giardino delle quattro Stagioni, sviluppato sulla base di un concetto di Barbara Römer, fondatrice dello Studio di consulenza creativa Römer, sfrutta un nuovo sistema per il controllo climatico ad alta precisione, attraverso il quale l'energia solare in entrata, raccolta attraverso pannelli fotovoltaici, viene appropriatamente ridistribuita tra le diverse aree stagionali, con zero consumo energetico netto.
Scendendo nel dettaglio, la struttura di copertura del padiglione sarà una membrana di ETFE trasparente e reattiva che utilizzerà sensori per aprirsi e chiudersi al passaggio dei raggi UV in modo da regolare le condizioni ambientali interne. In questo modo si andranno infatti a controllare costantemente due componenti chiave della crescita delle piante - livelli di illuminazione e calore - consentendo alla metamorfosi delle piante di seguire i diversi cicli stagionali nelle diverse aree.
La membrana in ETFE, come precedentemente accennato, sarà ricoperta da celle fotovoltaiche che produrranno energia pulita che, infine, uno scambiatore di calore utilizzerà per “riscaldare l’estate” o “raffreddare l’inverno”.
Attraverso il controllo di luce e calore, il sistema permetterà alle centinaia di specie vegetali di mutare col clima, ma soprattutto ai visitatori di osservare queste trasformazioni che qui non avverranno nel tempo, bensì nello spazio.
Ma come ci si potrà prendere cura delle piante? Tramite una serie di sensori digitali che misurerà la quantità di acqua, temperatura, umidità e nutrienti necessari per ciascuna specie vegetale, sarà la vegetazione stessa a fornire informazioni dettagliate sulle proprie esigenze e sull’atmosfera: sarà come se twittassero il loro stato!
Con questo progetto Carlo Ratti Associati passa dall’Internet of Things, adottato ad esempio nella ristrutturazione della Fondazione Agnelli, inaugurata a Torino lo scorso 15 giugno, dove migliaia di sensori erano utilizzati dagli utenti per controllare in tempo reale le condizioni ambientali e regolare, in modo personalizzato, il clima, all’Internet of Plants. Nel nuovo progetto milanese infatti sono le piante ad essere in connessione con l'uomo e con la struttura che le ospita.
Il Giardino delle Quattro Stagioni tocca la questione del controllo climatico, un tema che Carlo Ratti Associati ha esplorato in diversi progetti negli ultimi anni, tra cui Cloud Cast e Sun & Shade. “Con il cambiamento climatico che diventa sempre più estremo, l’importanza di strategie volte a trovare rimedi crescerà drammaticamente” afferma Carlo Ratti, "Questa –continua- è l’ispirazione alla base del "giardino delle quattro stagioni ", con il quale vogliamo inaugurare una tecnologia per un Internet delle piante, sostenibile ed empatica".
Nel giardino, le persone possono interagire con la natura in diversi modi: negli spazi verdi si può mangiare, si può lavorare, inoltre, si possono celebrare matrimoni nell'area in cui la primavera è eterna…
"Il Giardino delle Quattro Stagioni è anche ispirato alla storica fontana Quattro Stagioni situata nelle vicinanze. Il nostro obiettivo era quello di creare un parallelismo simbolico con il passato, proiettando il tema antico delle quattro stagioni nel futuro, grazie all'adozione di nuove tecnologie sostenibili ", spiega Andrea Cassi, Project Manager di Carlo Ratti Associati.
Crediti di progetto
Progetto: Carlo Ratti Associati per Citylife
Team: Andrea Cassi, Peter Magnus, Chiara Borghi, Gary di Silvio
Il progetto è basato sul concept di Barbara Römer
Sostenibilità ambientale: Ai (Carlo Micono e Giulia Guglielmo)
Construction consultancy: Studio Ceruti
ABOUT CARLO RATTI ASSOCIATI
Carlo Ratti Associati è uno studio di progettazione e innovazione con sede a Torino e filiali a Boston, e Londra. Grazie al ruolo di professore di Carlo Ratti presso il Massachusetts Institute of Technology, lo studio è attualmente coinvolto in molti progetti in tutto il mondo abbracciando tutte le scale di intervento - dal design alla pianificazione urbana – con focus particolare sull'innovazione nell'ambiente costruito.
Tra i progetti più recenti vi è il Future Food District, area tematica all’ Expo di Milano del 2015, la ristrutturazione della Fondazione Agnelli a Torino, il piano di riqualificazione e riconversione del villaggio militare Patrick Henry per IBA Heidelberg, il Pankhasari Retreat nel Darjeeling dell'India e il concept di “Navigando in palestra” a Parigi. Carlo Ratti Associati è l'unico studio di progettazione i cui progetti sono stati inclusi due volte nell'elenco delle migliori invenzioni dell'Anno da TIME Magazine - rispettivamente con il Digital Water Pavilion nel 2007 e The Copenhagen Wheel nel 2014. Negli ultimi anni lo studio è stato coinvolto nel lancio di start-up, tra cui Makr Shak, società che produce il primo sistema a barre robotizzato al mondo, e Superpedestrian, produttore della Copenaghen Wheel.
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