A Milano BIM sempre più presente anche nel pubblico - One Team BIM Conference
Un’importante occasione per capire come la modellazione BIM si stia affermando nei settori della progettazione, realizzazione e manutenzione di edifici e infrastrutture a livello sia pubblico che privato.
All’appuntamento milanese della One Team BIM Conference più di 200 operatori dell’edilizia per evidenziare le opportunità della metodologia BIM e alcune best practice.
Ieri a Milano ha avuto luogo il sesto appuntamento della One Team BIM Conference, presso la sede di AssimpredilANCE, con un pubblico di oltre 200 partecipanti. Un’importante occasione per capire come la modellazione BIM si sta affermando nei settori della progettazione, realizzazione e manutenzione di edifici e infrastrutture a livello sia pubblico che privato. L’evento si è aperto con i due interventi di Maurizio Cabras per ANCI e Giovanni Deleo di Ance.
Il primo si è soffermato sull’importanza del risparmio di tempo che si ottiene grazie all’uso degli strumenti BIM nell’ottica della semplificazione delle procedure normative e progettuali: “Per le grandi opere i tempi medi di realizzazione si aggirano sui 15 anni. Il 66% di questo tempo viene oggi impiegato per la progettazione e la predisposizione delle procedure di gara. Il BIM salva questo tempo e lo riduce, garantendo allo stesso tempo maggiore qualità e trasparenza.”
Deleo, invece, ha dato voce all’imprenditoria milanese affrontando il tema dell’importanza della metodologia più che dello strumento: “l’innovazione deve assumere una funzione di leva. Il mero approccio strumentale è inutile, bisogna imparare e conoscere. Il nodo nevralgico va individuato nell’abilità della gestione dei dati, innovativo approccio e paradigma imprescindibile sul piano gestionale anche per il settore dell’edilizia. Solo applicando queste nuove metodologie chi progetta e costruisce può ritornare ad essere gestore e non mero esecutore di un’opera. Dobbiamo innalzare il livello di competenza delle imprese e fare sinergia tra i diversi stakeholder per mettere in rete sapere e informazioni.”
Secondo quanto è emerso dal convegno a Milano si sta già operando in questo senso con successo: in Assimpredil lo sportello BIM messo a disposizione a titolo di servizio gratuito 3 anni fa contava l’interesse di due o tre imprese, oggi quelle coinvolte sono già più di 40 per un totale di 200 dipendenti. Le imprese si stanno attrezzando, formando i propri dipendenti, investendo in strumenti e tecnologie, ma il livello della domanda, soprattutto pubblica, non è molto alto. Poche sono, ad oggi, le stazioni appaltanti in grado di proporre bandi di gara sul BIM.
Riccardo Perego AD di One Team ha ripreso ed evidenziato in modo particolare i vantaggi del BIM come moltiplicatore di risparmio di tempo in merito a tutte le fasi procedurali. “Lavorando con metodo BIM si fatica di più all’inizio per prevedere il maggior numero di azioni possibili in modo tale da arrivare in cantiere già pronti a realizzare l’opera finale, senza dover cambiare il progetto in corsa e avviare troppe varianti. Con il BIM i dati in nostro possesso evidenziano sempre e comunque una notevole riduzione di, tempi, costi e materiali. Se il metodo non funzionasse la gente smetterebbe di usarlo, al contrario notiamo a livello nazionale e internazionale una crescita continua. Basta notare come, nei principali motori di ricerca, la parola BIM abbia triplicato i livelli di presenza negli ultimi anni.
Alcune best practice presentate durante la giornata hanno dimostrato attraverso esempi concreti come la scelta del BIM sia vincente sotto diversi aspetti: dalla velocità alla tracciabilità, alla condivisione per chi lavora con un team di persone provenienti da mondi e discipline diverse.
Il primo ad illustrare alcuni progetti BIM oriented è stato Stefano Ruzzon, BIM manager di One Works, il primo studio di architettura italiano, che conta 160 professionisti, di cui 50 lavorano con BIM e che in soli tre anni è passato da zero a circa l’80% dei progetti realizzati con tecnologia BIM. Attraverso il suo intervento Ruzzon ha illustrato tre diversi progetti curati dallo studio, a livello nazionale e internazionale: un centro culturale e uno dei futuri stadi per i mondiali di calcio a Doha e l’ampliamento dell’Aeroporto Marco Polo di Venezia. Grazie al metodo BIM, lo studio ha potuto lavorare in condivisione da sedi collocate in vari Paesi, unendo diverse competenze e professionalità in tempo reale per realizzare alcune opere di grande complessità evitando errori e intervenendo nella cura e precisione dei dettagli.
Dopo lo scenario internazionale sono stati presi ad esame alcuni progetti realizzati in Lombardia e relativi ad alcune scuole Il primo è stato il caso del Comune di Milano relativo alla demolizione e ricostruzione di una scuola degli anni ’70, presentato dall’architetto Alessandro Stefani (STAIN Engineering S.r.l.) e dall’ ingegner Matteo Dovera (ZP3 S.r.l.): il primo appalto integrato del Comune di Milano per una riqualificazione, interamente sviluppato e gestito in BIM, sia in fase progettuale che in fase realizzativa, in cui tutte le discipline progettuali (architettoniche, strutturali ed impiantistiche) sono state elaborate in BIM su un unico modello federato con inserimento delle informazioni di computo per ogni elemento progettato.
Si è continuato a parlare di scuole anche con l’intervento del sindaco del Comune di Liscate (Mi), Alberto Fulgione, che ha sottolineato come “la scuola sia l’opera pubblica per eccellenza, data la sua funzione educativa a formativa della cittadinanza. Per questo abbiamo voluto realizzare un’opera utilizzando una metodologia innovativa, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche organizzativo. Abbiamo creato un progetto partecipato, insieme al Politecnico di Milano e a quello di Torino e insieme ai cittadini.” La scuola infatti prevede una parte dedicata alla didattica secondo il modello tradizionale, e una parte “aperta” ai cittadini, per ottenere uno spazio da vivere 24 ore e in cui creare cultura a 360 gradi.
Un ultimo esempio illustrato è stato quello della scuola primaria del Comune di Melzo (Mi), un edificio realizzato in tempi record proprio grazie al BIM: solo 6 mesi. Queste erano infatti le tempistiche richieste dalla committenza per un progetto che non si riusciva a concretizzare da diversi anni. “Siamo stati la prima stazione appaltante a realizzare un’opera in BIM in così poco tempo – ha affermato durante il suo intervento Giovanna Rubino, assessore al Comune di Melzo - intervenendo su un progetto realizzato con metodo tradizionale e rimodellandolo grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano. Solo così siamo riusciti a rispettare i tempi e a creare un modello in cui sono registrati tutti gli elementi dell’opera in modo tale da intervenire in modo mirato ed efficiente anche nella manutenzione.”
Bruno Daniotti del Politecnico di Milano e Riccardo Perego di One Team hanno presentato BIMReL, il portale per la gestione della BIM library della Regione Lombardia. L’obiettivo – ha affermato Daniotti – è quello di organizzare una banca dati Opensource attraverso la realizzazione di un portale in diverse lingue per garantire sui progetti trasparenza, qualità e riduzione di tempi e costi. Ogni oggetto avrà una sua scheda con informazioni su prestazioni di efficienza e sostenibilità e le diverse tariffe. Saranno poi a disposizione degli utenti anche modelli BIM aperti da utilizzare e analizzare per approfondire gli aspetti commerciali e tecnici, dossier specialistici per posa in opera, LCA, sicurezza e manutenzione.” Il portale, ideato da Politecnico di Milano, One Team e TraceParts, è in fase di realizzazione e presto sarà pronto per essere utilizzato.
Gli interventi del pomeriggio hanno riguardato le fasi di costruzione ed esecuzione presentando alcune eccellenze dell’uso del BIM. Dal nuovo brand WonderVILLA, che propone la realizzazione di ville di prestigio uniche e dal design contemporaneo utilizzando il metodo BIM al caso studio del nuovo cantiere BIM del Comune di Peschiera del Garda per la costruzione di una residenza composta di due edifici plurifamiliari ad alta efficienza energetica che sono in fase di certificazione Minergie-CH e CasaClima, presentato da Giuseppe Mosconi di Geotecnica srl. Durante la seconda parte è stata poi ripresa l’esperienza della scuola di Viale Puglie a Milano per definire nel dettaglio tutte le fasi che hanno riguardato l’appalto, ponendo l’attenzione sulla tipologia di appalto (Appalto integrato), le richieste della Stazione Appaltante (Comune di Milano), gli obiettivi che si è posta l’impresa e le metodologie per raggiungerli.
La conferenza è stata l’occasione per approfondire anche alcuni strumenti proposti da One Team per l’implementazione del BIM: Autodesk BIM 360, la piattaforma per condividere, risolvere e coordinare con efficienza il progetto ed il cantiere BIM e l’Implementazione del Common Data Environment (ACDat UNI 11337) e l’integrazione di BIM e GIS: l’impatto del BIM nei sistemi informativi territoriali.
Entrambe le sessioni della conferenza sono state concluse con dei momenti di dibattito tra i vari attori del BIM presenti in sala: istituzioni pubbliche, associazioni di categoria, stazioni appaltanti, professionisti della progettazione e imprese di costruzioni.
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