600 mln di euro dal PNRR per l'ammodernamento delle reti fognarie e la depurazione delle acque

L'investimento è in linea con gli obiettivi di efficienza e utilizzo responsabile delle risorse

Nell'ambito delle iniziative volte a migliorare l'infrastruttura idrica e adottare pratiche sostenibili, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha recentemente annunciato l'adozione di decreto che destina 600 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a progetti volti a migliorare le reti fognarie e i sistemi di depurazione in Italia.

Il decreto ministeriale, firmato ad agosto, ha delineato un piano ambizioso che coinvolge 176 proposte progettuali. Questi progetti mirano all'ammodernamento delle reti fognarie esistenti e all'adeguamento dei sistemi di depurazione per garantire un servizio più efficiente e sostenibile per i conglomerati urbani del paese. L'obiettivo principale di questa iniziativa è affrontare le carenze dei sistemi idrici obsoleti, una sfida che non solo migliorerà l'accesso all'acqua pulita, ma aiuterà anche a evitare procedure di infrazione da parte dell'Unione Europea.

La decisione di investire 600 milioni di euro in questi progetti rientra in un piano più ampio del PNRR, volto a promuovere l'economia circolare e a garantire un uso sostenibile delle risorse. Questo investimento è in linea con gli obiettivi di efficienza e di utilizzo responsabile delle risorse, come sottolineato dalla Corte dei Conti in una deliberazione specifica.

Uno dei punti salienti di questa iniziativa è il suo impatto positivo sull'ambiente. Come ha dichiarato il viceministro all'Ambiente e alla Sicurezza Energetica, Vannia Gava, "Le innovative progettualità renderanno più efficace la depurazione delle acque scaricate in aree marine ed interne e trasformeranno gli impianti in vere e proprie 'fabbriche verdi' per il riutilizzo del refluo a scopi irrigui e industriali."

Questo significa che non solo si migliorerà la qualità delle acque reflue trattate, ma si promuoverà anche il riutilizzo delle acque depurate per scopi agricoli e industriali, riducendo così la pressione sulla risorsa idrica fresca e contribuendo alla sostenibilità ambientale.

Inoltre, l'investimento di 600 milioni di euro avrà un impatto significativo sull'economia nazionale, creando opportunità di lavoro e sostenendo lo sviluppo delle imprese locali coinvolte nei progetti di ammodernamento delle reti fognarie e dei sistemi di depurazione.