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4.0 e BIM - Occorre urgentemente il desiderio di cambiare: esiste?

L'acronimo BIM, da certuni considerato una moda passeggera, è assurto recentemente agli onori delle cronache per il ruolo da esso rivestito nell'economia generale del Codice dei Contratti Pubblici, evidenziandone, peraltro, una limitata comprensione da parte di molti Operatori, oltre che generando forti preoccupazioni in essi.+

Nella sostanza, occorre, quindi, delineare con precisione i confini di una questione i cui perimetri segneranno in profondità la natura del Settore delle Costruzioni: per farlo, però, è opportuno definire il significato ultimo della Quarta Rivoluzione Industriale, variamente denominata Advanced Manufacturing oppure Industrie 4.0

Si ode, talvolta, affermare da taluni che il Settore delle Costruzioni debba essere concepito quale uno dei tanti, intercambiabili, settori manifatturieri: il che, evidentemente, non può essere. E' chiaro, però, che questa specificità troppo spesso ha consentito al Comparto di svicolare in maniera elusiva dalla questione cruciale della Cultura Industriale.
Il 4.0, infatti, per quanto non debba essere interpretato letteralmente, pone alcuni fondamentali interrogativi all'Industria delle Costruzioni.

La prima di esse riguarda la possibilità di digitalizzare l'intera Catena di Fornitura, vale a dire la Catena del Valore tutta.

La ragione manifatturiera di ciò risiede, primariamente, nella esigenza di riportare in prossimità (Re-shoring) le produzioni delocalizzate, rendendole meno Labour-Intensive.

Qui, nella trasposizione, dobbiamo chiederci come e in che tempi sia possibile attuare lo stesso provvedimento coinvolgendo Committenza, Professione, Produzione, Distribuzione Commerciale, Esecuzione e Gestione: ovviamente la Modellazione Informativa costituisce una premessa indispensabile per un tale fine.

Non dimentichiamoci, del resto, che minori possibilità occupazionali tradizionali (anche per diplomati e per laureati del Settore) comporta il fabbisogno di nuove Soft Skill.

In secondo luogo, il paradigma industriale prevede che si debba instaurare una Connessione in tempo reale tra i Luoghi Produttivi, fondata sulla Mass Customization e una Relazione tra gli Operatori e le Macchine: palesemente, è immaginabile, al di là di una limitata Automazione e Robotizzazione, sia per i Piccoli e Medi Cantieri, sia per i Grandi, di impostare un sistema di Construction Management basato su logiche geo-spaziali e telemetriche, capaci di relazionare, in tempo reale, tramite opportuna sensoristica, i Luoghi dell'Expediting, incluse le discariche.

Del resto, ormai elmetti a realtà aumentata e giubbetti ad alta visibilità vibrazionali connessi con sensori e piattaforme già consentono di comprendere l'essenza del Mobile Field Construction Management.

Ancora, la Mass Customization si ritrova nella possibilità di rilevare digitalmente e tempestivamente lo stato di fatto o lo stato di realizzazione per diramare alla Progettazione e alla Realizzazione (anche attraverso Digital Fabrication e Additive Manufacturing) l'informazione in grado di concepire e di produrre in tempo reale il pezzo unico adattato e adattivo.

Più volte, inoltre, si è detto, a livello di Processo, della collocazione del BIM Execution Planning entro il Visual Project Execution Planning e della Gamification capace, nel Design Workflow, di simulare e di validare i Comportamenti grazie a Realtà e ad Ambienti Immersivi, per cui non merita andare oltre sulla tematica.

Ma è il Prodotto che suggerisce le più intense riflessioni: l'analogo manifatturiero prevede, infatti, che siano gli elementi intermedi medesimi, dotati di micro e di nano sensori, a informare Operatori e Macchine sul loro assemblaggio personalizzato in tempo reale, sulla scorta delle richieste puntuali della Domanda.

A questo proposito, appare evidente come la sensorizzazione dei Componenti Edilizi e Impiantistici implichi diverse conseguenze:
1) approfondire le modalità di funzionamento e di guasto degli stessi al fine di rendere efficienti le Data Analytics e ottenere retroazioni dai Componenti;
2) guidare gli Operatori nei processi di assemblaggio;
3) instaurare una relazione telemetrica tra il Produttore/Progettista/Costruttori e Prodotti Assemblati o Posati in Opera, impostata sulla garanzia contrattuale e assicurativa di assicurare il mantenimento dei livelli prestazionali nel Ciclo di Vita e nei Contratti di Durata;
4) misurare la Disponibilità degli Spazi attraverso la Servitizzazione dei Componenti e degli Arredi, in grado di essere tempestivamente ispezionati, riparati o sostituiti, nonché instaurare un rapporto bi-direzionale, anche in remoto, tra gli Occupanti e i Contenitori.

Se, pertanto, l'obiettivo immediato della Digitalizzazione è quello di ottimizzare i Processi Decisionali all'interno del Settore delle Costruzioni, il suo scopo ultimo è, invece, quello di immaginare il Prodotto Immobiliare o Infrastrutturale a partire dai Servizi, dai Bisogni e dai Comportamenti.

Si tratta, infatti, di guardare ai Passeggeri descritti da Andrew McNaughton per HS2, ai Pazienti evocati da Peter Barret per NHS, ai Cittadini di Cognity raccontati da Gaia Arzilli.

Occorre urgentemente il desiderio di cambiare: esiste?