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250.000 morti per un terremoto in Giappone: megaquake preoccupa gli esperti

L’8 agosto 2024, un terremoto di magnitudo 7.1 ha scosso il sud del Giappone, portando per la prima volta a un allarme “megaquake”. Sebbene il rischio di un disastro imminente sia basso, l’avviso evidenzia la costante minaccia di un terremoto devastante lungo la Faglia di Nankai, una zona di subduzione capace di causare enormi danni.

L’8 agosto 2024, alle 16:42 ora locale, un terremoto di magnitudo 7.1 ha colpito il sud del Giappone.

In Italia non se ne è parlato ma il sisma con l’epicentro al largo dell’isola di Kyūshū e ha fatto tremare quasi un milione di persone nella regione.

Sebbene inizialmente si temesse uno tsunami, la situazione si è rapidamente stabilizzata: solo un’onda di piccole dimensioni ha toccato la costa, nessun edificio è crollato e non si sono registrati morti.

Il recente allarme sismico in Giappone ha sollevato preoccupazioni sulla possibilità di un disastro imminente: il Giappone ha infatti emesso per la prima volta un avviso di “megaquake”, suscitando una certa inquietudine. Questo termine fa riferimento a un grande terremoto, potenzialmente catastrofico, che potrebbe essere causato dalla rottura della faglia Nankai, dove una placca tettonica si infila sotto un’altra. 

Gli esperti temono che l’accumulo di stress lungo questa faglia possa portare a un terremoto devastante e a un enorme tsunami.
L’allerta è stata lanciata anche perché il terremoto dell’8 agosto potrebbe essere un “foreshock” (un sisma precursore) di un evento molto più grande, con il potenziale di uccidere fino a 250.000 persone.
Nonostante ciò, gli scienziati ritengono improbabile che il sisma sia il preludio a un disastro. Come afferma Harold Tobin, direttore del Pacific Northwest Seismic Network, “the chances that this actually is a foreshock are really quite low” (le probabilità che questo sia effettivamente un foreshock sono piuttosto basse).

  

Il contesto geologico del Giappone e il rischio di un grande terremoto

Il Giappone, situato in una delle aree più sismiche del mondo, ha una lunga storia di terremoti.

La faglia Nankai è nota per essere responsabile di eventi di magnitudo 8.0 o superiori, detti “megaquakes”.

Ad esempio, un terremoto di magnitudo 7.9 nel 1944 è stato seguito da un altro di magnitudo 8.0 nel 1946, entrambi causati dalla stessa zona di subduzione.

Prevedere quando e dove si verificherà il prossimo grande terremoto è impossibile. Come spiega Judith Hubbard, sismologa della Cornell University, (anche se la probabilità è bassa, le conseguenze sono così gravi) che vale la pena prendere precauzioni.

Secondo gli esperti, il peggiore scenario possibile potrebbe includere uno tsunami di 30 metri, la morte di 230.000 persone, la distruzione di due milioni di edifici e danni economici pari a 1,4 trilioni di dollari.

 

Le nuove strategie di allerta

L’emissione di questo tipo di avviso non significa che un mega-terremoto sia imminente, ma rappresenta un segnale per ricordare alla popolazione di essere preparata.

Questo è particolarmente importante considerando che, nel 2011, il devastante terremoto di Tōhoku, di magnitudo 9.1, fu preceduto da un sisma di magnitudo 7.2, considerato solo in seguito un foreshock.

Il governo giapponese ha quindi adottato nuovi protocolli per segnalare questa possibilità. Avvisi di questo tipo vengono emessi solo per terremoti che si verificano in aree geologiche capaci di generare “megaquakes”, come la faglia Nankai.

Secondo gli esperti, l’obiettivo dell’allerta è preparare la popolazione: “It really is about raising awareness” (si tratta davvero di aumentare la consapevolezza), spiega Adam Pascale, capo scienziato del Seismology Research Centre in Australia.

Che cosa è un megaquake

Un “megaquake” è un terremoto di magnitudo 8.0 o superiore sulla scala Richter. Questi eventi sismici sono estremamente potenti, rilasciando energia pari a centinaia di bombe atomiche e colpendo aree estese. I megaquakes si verificano principalmente lungo le zone di subduzione, dove una placca tettonica scivola sotto un’altra. Questi movimenti accumulano tensioni nel corso di secoli, fino a quando una grande porzione della faglia si rompe improvvisamente, generando un terremoto catastrofico.
Un esempio classico è il terremoto di Tōhoku del 2011, di magnitudo 9.1, che ha causato un devastante tsunami e gravi danni in Giappone. Un megaquake può anche scatenare onde di tsunami alte decine di metri, con conseguenze distruttive su scala globale.
Il rischio di un megaquake è particolarmente elevato in regioni come la Faglia di Nankai in Giappone e la Zona di Subduzione di Cascadia negli Stati Uniti occidentali, dove lo stress accumulato rende inevitabile un futuro evento sismico di questa portata .

L’importanza della preparazione

Grazie a un avanzato sistema di allerta precoce, il Giappone dispone di strumenti tecnologici che potrebbero mitigare le conseguenze di un grande terremoto.

Sistemi di smorzamento nelle strutture edilizie, software che avvisano la popolazione in anticipo e misure automatiche che rallentano treni e bloccano macchinari sono già parte integrante della difesa del paese.

Sebbene la probabilità di un mega-terremoto in seguito al sisma dell’8 agosto rimanga bassa, l’allerta ha comunque innescato azioni di prevenzione, come l’aumento delle scorte di emergenza in ospedali e l’evacuazione di pazienti vulnerabili.

L’allerta giapponese ha spinto anche altre regioni a riflettere sulla propria preparazione.

In particolare, la zona di subduzione di Cascadia, sulla costa nord-occidentale degli Stati Uniti, potrebbe causare un terremoto altrettanto devastante. Secondo Tobin, “What would we do if our subduction zone starts acting weird?” (cosa faremmo se la nostra zona di subduzione iniziasse a comportarsi in modo strano?).

In conclusione, questi avvisi non sono destinati a generare panico, ma a sensibilizzare la popolazione sui potenziali rischi sismici, contribuendo così a salvare vite in caso di eventi catastrofici.


Fonti:

  • Andrews, Robin George. “What Japan’s ‘megaquake’ warning really tells us.” MIT Technology Review, 15 agosto 2024.
  • U.S. Geological Survey (USGS) - Dettagli tecnici sul terremoto dell'8 agosto 2024 in Giappone:
  • Wikipedia - Informazioni sul contesto del terremoto in Giappone e sull'avviso di megaquake:
  • NOAA - Dati sull'allerta tsunami associata al terremoto del 2024
  • Earthquake Track - Coordinate, magnitudo e informazioni tecniche sull'evento sismico:
    [oai_citation:4,7.1 magnitude earthquake near Miyazaki, Japan and Fukuoka, Japan : 2024-08-08 07:42:55 UTC]

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