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2015 Goldman Environmental Prize: per l’Europa vince uno scozzese

Il Goldman Environmental Prize, il più grande premio al mondo che riconosce attivisti ambientali, è andato allo scozzese Howard Wood che ha fondato la prima Area Marina Protetta della Scozia.

 

Il Goldman Environmental Prize, il più grande premio al mondo che riconosce attivisti ambientali, è andato allo scozzese Howard Wood che ha fondato la prima Area Marina Protetta della Scozia.

 

Il Goldman Environmental Prize onora gli eroi ambientali provenienti dai sei continenti: Africa, Asia, Europa, Isole e nazioni insulari, America del Nord e Sud e Centrale. Il Premio riconosce gli individui per gli sforzi sostenuti e significativi per proteggere e migliorare l'ambiente naturale, spesso correndo grandi rischi personali. Attraverso il riconoscimento di questi leader, il Premio si propone di ispirare altre persone comuni ad adottare misure straordinarie per proteggere il mondo naturale.
I destinatari del Premio Goldman si concentrano sulla protezione degli ecosistemi e delle specie in via di estinzione, sulla lotta contro i progetti di sviluppo distruttivi, per promuovere la sostenibilità, influenzando le politiche ambientali e di lotta per la giustizia ambientale. Destinatario del premio 2015 per l’Europa è Howard Wood che ha fondato la prima Area Marina Protetta della Scozia.
Lo stretto del Firth of Clyde una volta era conosciuto per l’abbondante pesca delle aringhe, del merluzzo bianco e del rombo. La piccola pesca tradizionale ha fornito una fonte di sostentamento per generazioni alle famiglie del Clyde e dell’isola di Arran, che erano in grado di pescare in modo sostenibile grazie alle leggi di lunga data che vietavano pratiche da pesca con attrezzi trainati lungo i fondali marini.
Tuttavia, la crescente domanda internazionale di frutti di mare e le lobbying sostenute da potenti interessi sulla pesca commerciale, nel 1980 hanno portato il governo britannico ad abrogare varie misure di protezione dei fondali marini. In seguito ai progressi tecnologici nel settore della pesca, le nuove politiche del settore ittico hanno aperto il Firth of Clyde alle pratiche di pesca più distruttive. La pesca tradizionale è rapidamente crollata e si è passati a sfruttare quel poco restava delle risorse marine in zona: capesante e gamberi. L'industria della pesca commerciale ha iniziato indiscriminatamente a solcare i fondali marini con draghe per raccogliere le capesante, passando ripetutamente sopra la stessa area. Il fondo marino è stato danneggiato e sono stati mutilati coralli e foreste d’alghe, vivai vitali per pesci e crostacei, paralizzando l'habitat necessario per un sano ecosistema marino.
Howard Wood era un adolescente quando la sua famiglia si trasferì di nuovo sull'Isola di Arran, dove suo padre aveva trascorso gran parte della sua giovinezza. Ha lavorato presso il vivaio di famiglia e ha trascorso il suo tempo immergendosi in apnea nelle acque locali, ammirando la vita di mare sottostante. Nel corso di centinaia di immersioni all'anno, ha assistito in prima persona alla distruzione della fauna marina causata dalle pratiche di pesca irresponsabili.
Nel 1989, Don MacNeish, un caro amico che spesso si è unito a lui nelle sue immersioni, tornato da un viaggio in Nuova Zelanda ed entusiasta delle Aree Marine Protette che aveva visto lì, decise con Wood di creare aree simili per la conservazione marina intorno all’isola di Arran.
Wood e il suo amico, utilizzando i propri risparmi personali, nel 1995 fondarono la Community of Arran Seabed Trust (COAST) , composta da un gruppo di cittadini attivisti volontari impegnati a proteggere l'ambiente marino locale. Sebbene Wood non avesse alcuna formazione come attivista ambientale, aveva capito che, in quanto membro della comunità affiatata di Arran, di avere la responsabilità di ripristinare e proteggere una risorsa che era stata una fonte di identità culturale e di sostenibilità economica per le persone dell’isola.
Oltre a un premio in denaro, i vincitori del Premio Goldman riceveranno una scultura in bronzo chiamato Uroboro. Comune a molte culture in tutto il mondo, l'Uroboro, che raffigura un serpente che si morde la coda, è il simbolo del potere della natura che si rinnova.