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100 smart city a impatto climatico zero entro il 2030 in Europa: nove sono italiane

La Commissione EU ha annunciato le 100 città dell'UE che parteciperanno alla missione "100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030". 9 sono le città italiane selezionate per questa missione: scopri quali.

Le città in prima linea contro il cambiamento climatico

Le città svolgono un ruolo fondamentale nel raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, l'obiettivo del Green Deal europeo. Occupano solo il 4% della superficie terrestre dell'UE, ma ospitano il 75% dei cittadini dell'UE. Inoltre, le città consumano oltre il 65% dell'energia mondiale e rappresentano oltre il 70% delle emissioni globali di CO2

Poiché la mitigazione del clima dipende fortemente dall'azione urbana, l'Europa sostiene le città nell'accelerare la loro trasformazione verde e digitale.

Le città sono quindi in prima linea nella lotta contro la crisi climatica e la missione EU per le "Città intelligenti e climaticamente neutre" può dare un contributo significativo al Green Deal.

Per raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, la Commissione Europea ha individuato 100 città "pilota" che anticiperanno il termine al 2030 agendo come centri di sperimentazione e innovazione per consentire a tutte le città europee di seguire l'esempio entro il 2050.

 

100 smart city a impatto climatico zero entro il 2030 in Europa: nove sono italiane

 

Attraverso l'EU Cities Mission, lanciata a novembre 2021, la Commissione ha selezionato 100 città in rappresentaza del 12% della popolazione europea. Queste città dovranno raggiungere la neutralità climatica entro il 2030. Per il biennio 2022-2023, attraverso il programma Horizon Europe, sono stati messi a disposizione 360 mln di euro a copertura delle spese iniziali per avviare l'ambiziosa missione. I fondi sono destinati ad avviare percorsi di innovazione e azioni di ricerca che riguarderanno la mobilità pulita, l'efficienza energetica e l'urbanistica verde e offriranno la possibilità di realizzare iniziative comuni e potenziare le collaborazioni in sinergia con altri programmi dell'UE.

Tra i vantaggi che riceveranno le 100 città pilota vi sono la possibilità di ricevere consulenza e assistenza su misura da parte di un'apposita piattaforma della missione gestita da NetZeroCities, nuove opportunità di ottenere sovvenzioni e finanziamenti e la possibilità di aderire a grandi azioni di innovazione e progetti pilota. La missione offre inoltre opportunità di creare reti, consente lo scambio di buone pratiche tra le città e sostiene la partecipazione dei cittadini.

"Ormai la transizione verde è iniziata in tutta Europa, ma c'è sempre bisogno di pionieri che si prefiggono obiettivi ancora più ambiziosi. Queste città ci indicheranno il cammino verso un futuro più sano e potranno contare su tutto il nostro appoggio. Mettiamoci subito al lavoro." ha dichiarato la presidende della Commissione EU, Ursula von der Leyen.

In aggiunta alle 100 città selezionate ce ne sono altre 12 al di fuori dell’Unione Europea ma associate al programma Horizon Europe. Si tratta delle città di Elbasan in Albania, Sarajevo in Bosnia Erzegovina, Reykjavík in Islanda, Eilat in Israele, Podgorica in Montenegro, Oslo, Stavenger e Trondheim in Norvegia, Istanbul e Izmir in Turchia, Bristol e Glasgow nel Regno Unito.

 

Cosa dovranno fare le 100 città europee selezionate per EU City Mission?

Le 100 città selezionate sono chiamate a redigere "Climate City Contract", che comprenderanno un piano globale per la neutralità climatica in tutti i settori, per esempio l'energia, l'edilizia, la gestione dei rifiuti e i trasporti, completo di piani di investimento. Il processo coinvolgerà i cittadini, gli organismi di ricerca e il settore privato. Gli impegni chiari e tangibili assunti dalle città nei contratti cittadini per il clima consentiranno loro di dialogare con le autorità europee, nazionali e regionali, e soprattutto con la popolazione, per conseguire questo ambizioso obiettivo.

Inoltre, visto che sono state ben 377 le città che hanno mostrato interesse ad aderire alla missione, la Commissione sta predisponendo anche un sostegno per quelle che non sono state selezionate, compreso un sostegno erogato tramite la piattaforma della missione e opportunità di finanziamento nell'ambito del programma di lavoro programma Horizon Europe sulla missione per le città.

 

Decarbonizzazione: sfida necessaria ma non semplice

Marco Mari-Presidente GBC Italia

"Quella della decarbonizzazione e della digitalizzazione è una sfida necessaria ma che non sarà semplice affrontare senza essere disposti ad abbracciare una visione olistica e ad ampliare drasticamente orizzonti culturali e scientifici. In tal senso la modernizzazione della filiera edilizia-real estate è cruciale per raggiungere gli sfidanti obiettivi che si stiamo ponendo a livello europeo e mondiale. Non è un caso che uno dei nove obiettivi prioritari individuati nell’ambito del 7° Programma generale d’Azione dell’Unione Europea in materia di ambiente, Pubblicazione intitolata “Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta” , consista proprio «...nell’aiutare le città a diventare maggiormente sostenibili», ma il punto è come farlo e sopratutto quali strumenti ci possano aiutare ad affrontare la complessità necessaria. GBC Italia da sempre affronta il tema dell’edilizia sostenibile e sta attivamente lavorando anche su scala di quartiere e di città, come testimoniato dal recente position paper intitolato “Sostenibilità Urbana”. Una città, per essere detta sostenibile e dunque anche smart e a impatto climatico zero, dovrebbe essere:

Carbon neutral; A basso consumo di risorse; Resiliente; Verde; Salubre; Accessibile; Inclusiva; e sopratutto non dimenticarsi che a tali dimensioni va affiancata anche quella culturale, per preservare anche gli aspetti culturali di cui tanti edifici, sopratutto nel nostro Paese, sono portatori".

MARCO MARI (presidente GBC Italia)

 

Entro il 2030 in Italia avremo 9 città intelligenti a impatto climatico zero

Sono 9 le città italiane selezionate dalla Commissione EU per questa missione. Per loro l'obiettivo, come già annuciato, sarà quello di trasformarsi in smart city a impatto climatico zero entro il 2030.

  1. Bergamo
  2. Bologna
  3. Firenze
  4. Milano
  5. Padova
  6. Parma
  7. Prato
  8. Roma
  9. Torino

La scelta di Bergamo - commenta il Sindaco Giorgio Gori - tra le 100 città che guideranno la sfida alla neutralità climatica del nostro Continente è una straordinaria opportunità per il nostro sviluppo futuro. Si tratta di un obiettivo particolarmente ambizioso e sfidante, a cui ci siamo candidati con entusiasmo proprio perché l’Amministrazione è determinata (ancora di più dopo l’emergenza Covid19) a mettere al centro delle scelte locali le tematiche ambientali e di progressiva decarbonizzazione. Ringrazio tutte le persone che hanno lavorato perché potesse essere conseguito questo importante risultato, in particolare gli uffici Ambiente e Progettazione Europea del Comune di Bergamo”. Bergamo punta a divenire riferimento per quanto riguarda la gestione dei rifiuti e l'economia circolare, si legge nella nota stampa diffusa dal comune.

 

"È un risultato storico per Bologna - ha commentato il sindaco di Bologna Matteo Lepore - dovremo ridisegnare l’intera città per raggiungere l’obiettivo, con l’aiuto dell’Università, di Hera, Tper, Acer, istituzioni, aziende, cittadini".

Bologna si è detta già pronta a siglare il prima possibile il "Climate City Contract" richiesto dall'EU all'interno del quale saranno formalizzati gli impegni e gli investimenti necessari a raggiungere l’obiettivo dell’impatto climatico zero entro il 2030. Il documento coinvolgerà tutti gli attori cittadini per realizzare una serie di progetti su temi chiave come mobilità e trasporti, efficientamento energetico, illuminazione pubblica, rifiuti, produzione di energie rinnovabili. 

È un risultato di cui siamo molto soddisfatti, che consolida i rapporti di collaborazione con il Comune e le altre istituzioni coinvolte: l’Università di Bologna è stata parte di questo percorso sin dalle prime fasi e ora siamo pronti a continuare a lavorare insieme verso l’obiettivo comune della neutralità climatica”, dichiara la prorettrice vicaria Simona Tondelli. “Sarà un’occasione per fare della città di Bologna un laboratorio di sperimentazione e innovazione sulla sostenibilità con un doppio impegno: generare nuova conoscenza su questi temi e contribuire all'implementazione concreta delle soluzioni individuate”.

Infine, come riporta il Corriere, "un ruolo chiave lo avrà la riqualificazione energetica dell’edilizia sociale e pubblica, considerando che a Bologna le emissioni di gas serra dagli edifici rappresentano il 70,5% del totale".

 

"Di fronte alle oltre 400 candidature europee consideriamo questa una vittoria per Firenze - ha commentato il sindaco Dario Nardella -. Da un lato è un riconoscimento delle politiche della mobilità, del trasporto pubblico, ambientali e sociali poste in essere in questi anni; dall'altro è un fortissimo stimolo a potenziare tutte le azioni possibili per proseguire sulla riduzione delle emissioni di CO2 della nostra città, fino allo straordinario obiettivo dell'azzeramento". "Ho proposto al ministro Cingolani - ha continuato Nardella - di organizzare al più presto un incontro con le 9 città italiane selezionate per condividere le strategie e mettere a punto anche un sostegno economico del governo che si sommerebbe a quello già previsto dall'Unione Europea al fine di garantire il più possibile il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo dati".

 

"La partecipazione di Milano all’iniziativa “Cities Mission” potrà migliorare la capacità della città di attrarre investimenti privati e ulteriori fondi europei oltre a favorire l’accesso del capoluogo lombardo ai bandi previsti dal PNRR nazionale" si legge nelle righe del comunicato stampa diffuso dal Comune di Milano.

 

Per la città di Parma, invece, la Commissione Europea ha analizzato il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, la promozione della ciclabilità, i lavori di efficientamento energetico degli edifici pubblici ed il piano di rinnovo di gran parte della flotta del trasporto pubblico locale e i progetti da realizzare entro il 2030 come la nuova Area Verde per limitare l’accesso ai veicoli nell’area urbana, lo sviluppo di una piattaforma di gestione della città in tempo reale ed il proseguimento degli interventi di efficienza energetica e sismica negli edifici scolastici, riporta la nota stampa del Comune.

 

Matteo Biffoni, sindaco di Prato ha dichiarato: “Ancora una volta passiamo dalle parole ai fatti. Prato è stata selezionata tra le 100 città europee (solo 9 italiane) dalla Commissione Ue, per finanziare le strategie di carbon neutrality entro il 2030, grazie a scelte politiche e amministrative serie e competenti in tema ambientale e di transazione ecologica. Un risultato che nasce dai progetti avviati da tempo, come il Piano urbano di mobilità sostenibile, il Paesc, la forestazione urbana, Prato Urban Jungle, l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati, il piano Smart City solo per citarne alcuni. Un riconoscimento importante, concreto, che porterà Prato ad essere avanguardia in Europa”.

 

Stefano Lo Russo, sindaco di Torino ha dichiarato: "È stata premiata la capacità di Torino di avanzare proposte di valore e di grande qualità. Appena insediati ci siamo messi subito al lavoro per non farci sfuggire l'opportunità di poter avere risorse disponibili sull'ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini. È una grande sfida quella della sostenibilità ambientale e le Città ricoprono un importante ruolo per costruire comunità più green. Questo riconoscimento è motivo di grande orgoglio per Torino e per i tutti i torinesi".

Nel capoluogo piemontese il lavoro sarà sviluppato coinvolgendo il Politecnico, l’Università di Torino, la ESCP Business School e i numerosi attori dell’ecosistema locale presenti sulle due piattaforme di Torino City Lab e Torino Social Impact.

A questo LINK tutte le info sulla missione dell'EU per Città intelligenti e climaticamente neutre

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