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Calcestruzzi leggeri ... possono essere strutturali

Un altro articolo Massimiliano Berti, un tecnico del settore che coniuga la sua conoscenza e passione per il calcestruzzo attraverso la pubblicazione di un suo BLOG internazionale dal titolo "PRACTICALLY CONCRETE". Con Massimiliano riprenderemo alcuni suoi post, lo coinvolgeremo in alcuni approfondimenti, e gli chiederemo, visto che risiede in Danimarca, anche qualche informazione su come il ccalcestruzzo è "trattato" nei Paesi nordici.

CALCESTRUZZI LEGGERI STRUTTURALI

Peso proprio! Questo è il problema! Tutti sanno che il calcestruzzo è un materiale piuttosto pesante (quanto pesante? Scopritelo nel mio post “Il peso del calcestruzzo”), diciamo parecchio più di 2000 Kg/m³… quindi cosa si può fare quando si tratta di sopraelevare una struttura esistente, magari un po’ vecchiotta, oppure ristrutturare solai o tetti durante un risanamento o un consolidamento di un edificio di valore storico, oppure realizzare un balcone o una qualsiasi altra struttura a sbalzo e così via?

 

La risposta è “Calcestruzzi leggeri strutturali”.

Il loro peso è normalmente in un range da 1600 Kg/m³ a 2000 Kg/m³ con valori di resistenza alla compressione compresi fra Rck 18 e Rck 50 (Fck 16-45).

Questi speciali calcestruzzi leggeri si ottengono sostituendo gli aggregati grossi (e talvolta anche le sabbie o parte d’esse) con argilla strutturale espansa. 

Questo particolare tipo di aggregato è prodotto per cottura dell’argilla a circa 1200 °C diventando così una sorta di clinker. Il risultato finale è un aggregato dalla forma pressoché sferica costituito da celle chiuse e vetrificate.

Sebbene altamente rigido ed indeformabile, questo materiale particolarmente leggero risulta chimicamente inerte, refrattario alle alte temperature e con valori di resistenza termica interessanti.

E’ possibile produrre svariate miscele con differenti gradi di lavorabilità addirittura fino ad SCC (potete leggere anche i miei due post “Self compacting concrete” e “Self compacting concrete – controlli e suggerimenti”), svariati valori di Rck (Fck), differenti classi di esposizione (dettagli sul mio post “La durabilità del calcestruzzo”).

Sicuramente i calcestruzzi leggeri strutturali sono la soluzione quando è indispensabile la riduzione del peso della struttura passando anche attraverso la riduzione del peso del calcestruzzo. Ma è necessario valutare alcuni pro e alcuni contro. 

Alcuni pro:

  • Riduzione del peso intorno al 30% (grande aiuto nelle zone sismiche)
  • Minor conducibilità termica
  • Superiore resistenza al fuoco
  • Migliore assorbimento acustico
  • Miglior comportamento in condizioni di gelo/disgelo
  • Miglior comportamento in condizioni di gelo e disgelo
  • Migliore durabilità nei confronti dell’attacco da anidride carbonica e aerosol marino

Alcuni contro:

  • Minor duttilità rispetto ai calcestruzzi tradizionali
  • Minor resistenza a flessione e trazione (circa 10-20%)
  • Impossibile avere bassi valori di permeabilità
  • Maggiore la resistenza a compressione, maggiore il peso proprio

E’ bene ricordare che i calcestruzzi leggeri strutturali sono uno dei migliori alleati in caso di edifici che poggiano su terreni con scarsa portanza ed ogni volta che la struttura da realizzare si trova in un’area dove possono accedere solo mezzi con carichi limitati.

Solo un piccolo suggerimento: durante le fasi di costipazione per vibrazione, va ricordato che l’effetto della vibrazione si propaga meno rispetto che nei calcestruzzi convenzionali, quindi andranno evitate lunghe soste dell’ago vibrante, piuttosto è meglio immergerlo più spesso e più rapidamente per avere buoni risultati e assenza di bleeding e segregazione (più dettagli nei seguenti post disponibili su www.p-concrete.com “La compattazione del calcestruzzo”, “La segregazione del calcestruzzo”, “Il bleeding del calcestruzzo” e “La qualità del calcestruzzo è un lavoro di squadra”).

 


Questo articolo fa parte della collaborazione di INGENIO con Massimiliano Berti, un tecnico del settore che coniuga la sua conoscenza e passione per il calcestruzzo attraverso la pubblicazione di un suo BLOG internazionale dal titolo "PRACTICALLY CONCRETE". Con Massimiliano riprenderemo alcuni suoi post, lo coinvolgeremo in alcuni approfondimenti, e gli chiederemo, visto che risiede in Danimarca, anche qualche informazione su come il calcestruzzo è "trattato" nei Paesi nordici.

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